Ambiente
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GRAVEMENTE INSUFFICIENTI ANCHE GLI AIUTI AI TERRITORI COLPITI DA ALLUVIONE
La maggioranza di destra ha approvato alla Camera il cosiddetto decreto Energia, nonostante le proteste del Partito democratico e di tutte le opposizioni per l’ennesimo decreto legge, per l’insopportabile contrazione dei tempi necessari a un dibattito approfondito sul merito delle norme, e per la gravissima forzatura di un emendamento approvato in commissione con un vero e proprio blitz notturno, il quale assegna poteri commissariali sulla gestione del ciclo dei rifiuti al presidente della regione Sicilia.
Il provvedimento, sulla carta, si pone un duplice obiettivo: da un lato aumentare la sicurezza energetica e incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili e dall’altra aiutare e sostenere i territori dell'Emilia-Romagna, della Toscana e delle Marche colpiti da gravi fenomeni alluvionali.
Purtroppo, però, li fallisce entrambi.
Non solo manca completamente l’ambizione per contrastare i cambiamenti climatici con una politica energetica seria e robusta, ma questo decreto non è nemmeno coerente con le conclusioni raggiunte dalla COP28. Manca l'attenzione alle micro, piccole e medie imprese, che devono anch'esse poter vivere la transizione energetica come un'opportunità di sviluppo e di crescita, e manca l'attenzione nei confronti delle famiglie, abbandonate nel passaggio dal servizio di maggior tutela al mercato libero senza un'informazione corretta e diffusa. La campagna che sarebbe dovuta partire a luglio non c'è ancora e non ha stanziamenti sufficienti.