Ambiente
RISORSE NON SONO ADEGUATE ALLE NECESSITA'
ALTRE VITE SPEZZATE, SERVE LA LEGGE CONTRO IL CONSUMO DI SUOLO
Questo provvedimento dispone interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi eccezionali verificatisi nel territorio dell’isola di Ischia a partire dal 26 novembre 2022.
Frane e allagamenti hanno causato l’isolamento di diverse località, l’evacuazione di numerose famiglie dalle loro abitazioni – 1.500 sfollati, che si aggiungono a quelli del terremoto –, danneggiamenti alle infrastrutture viarie, ai manufatti stradali e agli edifici pubblici e privati, nonché danni alla rete dei servizi essenziali di rilevante entità e diffusione.
Drammatico il bilancio in vite umane, dodici persone sono decedute, tra queste quattro bambini.
Una tragedia che ci obbliga a ricordare come il nostro sia un paese fragile, segnato dal dissesto idrogeologico, da un consumo di suolo dissennato, dall’abusivismo edilizio.
“Non è possibile per questo dimenticare – hanno dichiarato, all’indomani della calamità naturale, la capogruppo del PD-IDP alla Camera Debora Serracchiani e la deputata Chiara Braga, responsabile transizione ecologica PD – quanto sia stata sbagliata e dannosa la scelta del condono fatta nel 2018 dal primo governo Conte e supportata dal M5S e dalla Lega, con il voto favorevole di Fratelli d’Italia e l’astensione di Forza Italia”.
Con l’articolo 25 del decreto-legge n. 109 del 2018 si stabilì infatti che tutte le pratiche di condono pendenti dovessero essere evase nei successivi sei mesi, applicando esclusivamente le norme del condono del 1985, il condono Craxi-Nicolazzi.
Ciò consentiva di condonare migliaia di abusi edilizi mai sanati e che sarebbero stati insanabili per i condoni successivi. Significava sanare abusi realizzati in aree a rischio idrogeologico, con la beffa di finanziare con risorse pubbliche dei cittadini italiani la ricostruzione di immobili abusivi anche in aree pericolose ed anche a beneficio di soggetti condannati in via definitiva per reati di stampo mafioso, esclusi invece ad esempio dal condono del 2003.
L’effetto fu l’applicazione impropria proprio a Ischia del condono più permissivo di sempre con il blocco di tutte le pratiche di abbattimento degli immobili abusivi.
Lo stanziamento di 40 milioni di euro in quattro anni fatto da questo decreto, però, risulta esiguo e non corrispondente rispetto alle richieste del Commissario delegato per l’emergenza, come è stato più volte ribadito nel corso dell’esame parlamentare.
Per questi motivi il PD-IDP, come ha annunciato il capogruppo in Commissione Ambiente, Marco Simiani, si è astenuto nel voto finale sul disegno di legge, giudicando le risorse e le norme introdotte, grazie anche al lavoro del PD-IDP, un’apertura della maggioranza e del suo governo, insoddisfacente e parziale ma che almeno ha dato un senso ad un decreto, come uscito dal Consiglio dei Ministri, altrimenti completamente inutile.
La nostra speranza è che dopo questa tragedia, l’indignazione generale aiuti ad approvare finalmente la legge contro il consumo di suolo, ad attuare il Piano di adattamento ai cambiamenti climatici, e a contrastare ogni nuovo condono dando 3 invece strumenti e risorse a sindaci e prefetti per abbattere gli immobili abusivi. Solo così si potranno evitare nuove catastrofi e nuovi lutti.