Economia
Contro la manovra delle promesse mancate serve un cambio di rotta!
Mille NO alla manovra delle tasse e delle bugie: il popolo democratico scende nelle strade d'Italia il 12 gennaio!
Ecco perché la manovra del Governo è dannosa
- Taglio di 1 miliardo di euro agli investimenti
- Aumento di 7 miliardi di euro di tasse alle imprese
- Aumento di 1 miliardo di euro delle tasse locali (IMU, TASI e IRPEF)
- Tagli alle pensioni di 1.200 euro
- Raddoppio delle tasse per il volontariato
- Tagli a ricerca, cultura e editoria
- Tagli di 2,3 miliardi di euro alle Ferrovie
- Tagli ai fondi per musei, cinema, teatri, biblioteche
- Condono fiscale per gli evasori
- Meno trasparenza per gli appalti pubblici
LE NOSTRE PROPOSTE
MENO TASSE
- Meno tasse alle imprese che assumono e più soldi in tasca ai dipendenti;
- Per le piccole e medie imprese e le ditte individuali: entrata in vigore dell’imposta sul Reddito d’impresa al 24%;
- Per lo sviluppo: ripristino dell’Aiuto alla Crescita Economica a chi aumenta il capitale aziendale.
PIÙ WELFARE
- Per sostenere il reddito: 3 miliardi di euro in più per il reddito di inclusione; 5 miliardi in più alle famiglie con figli a carico;
- Per le pensioni: no a quota 100; sì all’Ape social permanente; pensione a 63 anni per chi fa lavori usuranti;
- Per la formazione: ripristino alternanza scuola lavoro; credito di imposta per la formazione 4.0; taglio dele tasse a chi forma dipendenti.
PIÙ INVESTIMENTI
- Per le imprese: ripristino dell’iperammortamento e del credito di imposta per ricerca e sviluppo; estensione di Impresa 4.0 all’agricoltura;
- Per le infrastrutture e il territorio: ripristino di Italia Sicura con un investimento di oltre 3 miliardi di euro.
Movimento 5 Stelle e Lega bloccano l’Italia
Il Governo dei 5 Stelle e della Legaha tradito tutte òle promesse fatte in campagna elettorale. La maggioranza in Parlamento ha approvato una manovra blocca Italia.: aumentano le tasse; si fermano gli investimenti; si tagliano le pensioni e i fondi per le infrastrutture, la scuola e la cultura. A pagare il conto più salato sono i lavoratori, i pensionati, le impresee addirittura il mondo del volontariato. Gli onesti sono stati umiliati e i furbi difesi con i condono fiscale e con meno trasparenza negli appalti. Per approvare questa pessima Legge Conte, Di Maio e Salvini hanno tenuto fermo il Paese per mesi, facendo aumentare lo spread, bruciando miliardi di euro e mortificando la democrazia.