Giustizia

Processo penale: una riforma coraggiosa e innovativa

02/08/2021
La riforma della giustizia penale può consentire una rilevante contrazione dei tempi dei processi, nella salvaguardia delle garanzie sia delle vittime che della difesa. 
Viene evitata ogni deriva giustizialista e ogni rischio di impunità. 
Nessun processo, infatti, andrà in fumo, sia per reati comuni, sia per quelli di maggior allarme sociale come quelli di mafia e di terrorismo. 
Viene promossa la digitalizzazione del processo penale e potenziato l’ufficio per il processo con mille nuove assunzioni. 
Con una norma transitoria, fortemente voluta dal Partito democratico per consentire la copertura degli organici delle Corti di Appello e la piena operatività dell’Ufficio del Processo, è previsto che le nuove norme in materia di improcedibilità trovino applicazione solo nei procedimenti di impugnazione che hanno ad oggetto reati commessi a partire dal 1° gennaio 2020. Per questi procedimenti, peraltro, se l’impugnazione è proposta entro la fine del 2024, i termini di durata massima dei giudizi sono rispettivamente di 3 anni per l’appello e di 1 anno e mezzo per il giudizio di Cassazione
Si rimodulano, inoltre, i termini di durata massima delle indagini rispetto alla gravità del reato e si stabilisce che il Pm possa chiedere il rinvio a giudizio dell’indagato solo quando gli elementi acquisiti consentono una “ragionevole previsione di condanna”.

Dossier

Interventi in aula

Comunicati stampa