Discussione sulle linee generali - Relatore
Data: 
Lunedì, 3 Aprile, 2017
Nome: 
Marco Fedi

A.C. 3980-A

 

Grazie, signora Presidente, signor rappresentante del Governo, sottosegretario Amendola, colleghi deputati, il disegno di legge oggi all'esame dell'Aula riguarda la ratifica e l'esecuzione di accordi bilaterali di cooperazione in materia culturale, scientifica, tecnologica e dell'istruzione conclusi con sette Paesi: la Repubblica Ceca, gli Emirati Arabi Uniti, Malta, Montenegro, Senegal, Repubblica Slovacca e Slovenia. Quanto all'Accordo con la Repubblica Ceca, segnalo che durante l'iter in Commissione esso è stato stralciato, in quanto nel frattempo è entrata in vigore la legge di autorizzazione alla ratifica di tale specifico Accordo bilaterale, frutto dell'iniziativa legislativa in sede parlamentare del collega Di Stefano, finalizzata ad accelerare il percorso di ratifica nelle more della presentazione dell'identico disegno di legge.

Da tale intervento soppressivo è derivata l'esigenza di modificare in modo significativo la norma relativamente alla copertura finanziaria dell'intero provvedimento. Prima di procedere nella ulteriore illustrazione del provvedimento, ribadisco anche in questa sede quanto già lo stesso presidente della Commissione affari esteri, onorevole Cicchitto, ha più volte ripetuto, e cioè l'esigenza che cessi la prassi, sempre più frequente, che vede accorpare in un unico disegno di legge un numero elevato di accordi, accomunati tra loro dalla materia, ma assai disomogenei quanto a Paesi.

Tale prassi, che ha il significativo vantaggio di accelerare il processo di ratifica degli accordi, pregiudica, però, e penalizza il senso politico ed istituzionale dell'esame parlamentare, che è riferito più alla materia, pur rilevante, che all'analisi delle relazioni tra l'Italia e i singoli Paesi firmatari. Tale analisi è di fatto resa superflua dalla necessità di non pregiudicare l'iter del provvedimento nella sua interezza per ragioni che magari concernono uno o più Paesi in esso coinvolti. In attesa di un eventuale intervento normativo di metodo che acceleri il percorso di ratifica senza però colpire la portata dall'esame parlamentare, e anche tenuto conto delle delicate implicazioni di carattere costituzionale, auspico che nel frattempo si possa procedere ad una sensibile riduzione del numero di accordi accorpati e ad una loro selezione - ad esempio per aree geografiche - distinguendo blocchi di accordi con Paesi europei, ad esempio, da quelli di altri continenti. Inoltre, a tale prassi si dovrebbe ricorrere, per lo più in via d'eccezione, per accordi risalenti nel tempo e quindi divenuti urgenti. Per il resto, signora Presidente, chiedo l'autorizzazione a depositare il testo della relazione, che è molto completa e dettagliata e copre tutti gli accordi che sono inclusi in questo disegno di legge di ratifica, auspicandone una rapida approvazione da parte di questo ramo del Parlamento.