Discussione generale
Data: 
Giovedì, 28 Dicembre, 2023
Nome: 
Chiara Gribaudo

A.C. 1627​ e A.C. 1627​/I

Grazie, Presidente. La seconda legge di bilancio del Governo Meloni, se possibile, è anche peggio della prima. Se l'anno scorso vi eravate limitati a qualche sprazzo sovranista, qua e là, e a un impianto sostanzialmente in linea col Governo Draghi, quest'anno, che avete fatto tutto voi - si vede, diciamo -, ne è uscito un capolavoro. Nessuna prospettiva di crescita per il Paese e nessuna delle vostre fantomatiche promesse elettorali - dalla flat tax all'abolizione della Fornero messe a terra -, ma una legge di bilancio di mance e mancette, senza visione di futuro. Salvini e Meloni facevano a gara in campagna elettorale a chi ripeteva più volte che avrebbe cancellato la riforma Fornero. L'anno scorso c'era la scusa che erano arrivati tardi, ma, dopo più di un anno di Governo, non solo non hanno cancellato la Fornero, ovviamente, ma il problema è, che a differenza di tutti gli anni precedenti e posteriori alla riforma Fornero, avete creato un caos, inasprendo le regole e non consentendo, soprattutto a chi svolge lavori più gravosi, di poter andare in pensione prima.

Guardate non lo dice la Gribaudo o il Partito Democratico, ma lo dice la relazione tecnica della vostra legge di bilancio: lo scorso anno avete fatto una stima di 60.000 persone che nel 2023 sarebbero andate anticipatamente in pensione e per il prossimo anno la vostra relazione tecnica stima che, con le nuove regole di quota 103, di Ape sociale e Opzione donna andranno in pensione 32.000 persone. Questo significa, di fatto, un dimezzamento della platea dei beneficiari: altro che abolizione della riforma Fornero!

Ora due sono le cose: il Ministro dell'Economia, preso atto che la sua maggioranza non intende seguire la sua linea politica né sul MES, né sulle pensioni, né sul superbonus, si dimette, oppure mente Salvini sulla pelle degli italiani e soprattutto delle italiane. Ebbene, sì, colleghi e colleghe perché un'altra cosa che dice la relazione tecnica del vostro Ministro è che con i nuovi criteri di Opzione donna saranno poco più di 2.000 le lavoratrici che potranno sostanzialmente accedere ad Opzione donna, quella che voi avete riformato e non potremo nemmeno più chiamarla Opzione donna, per la verità. Saranno davvero pochissime rispetto a una platea - pensate l'ultima prevista dalla legge di bilancio, quella di Draghi - che prevedeva e dava questa possibilità ad oltre 17.000 donne in questo Paese.

Voi avete fatto un disastro, una discriminazione nella discriminazione. Qualcuno può pensare che magari non vi siete occupati di questo perché avete deciso di concentrarvi sui giovani, magari inserendo una pensione di garanzia per i più giovani oppure reintroducendo il mutuo prima casa per le coppie, invece no, anche in questo caso non solo non avete fatto niente ma avete deciso di tassare i beni igienico-femminili e quelli per i neonati, come dire: siete giovani, siete famiglie, vi tasso ancora di più, altro che dare un aiuto e una prospettiva. Sulle donne davvero avete dato il peggio di voi, a dimostrazione che non basta avere la prima donna Premier per essere dalla parte delle donne. In questa di legge di bilancio lo avete dimostrato e non solo per l'IVA sui prodotti igienico-sanitari. Lo voglio ribadire con forza: la cosa gravissima è che riguardo agli unici soldi a disposizione delle donne, per di più delle donne vittime di violenza - una piaga, lo voglio ricordare in quest'Aula, che ci dice che in media ogni tre giorni una donna viene uccisa per mano di un uomo in questo Paese -, voi che cosa fate, voi che cosa avete fatto dopo che il 25 novembre abbiamo avuto le piazze piene più che mai e manifestazioni, anche in seguito al femminicidio di Giulia Cecchettin e alle parole del padre, che hanno commosso tutti e che dovevano spingere a una serietà diversa, io credo, le istituzioni? Ebbene, lo voglio dire con chiarezza, c'è stato uno spettacolo imbarazzante su un'educazione all'affettività che non credo vedrà la luce molto presto, delle leggi sostanzialmente inutili nonostante la volontà delle opposizioni di dare un contributo e lo abbiamo fatto con gli strumenti a nostra disposizione, cioè gli ordini del giorno, ma nella legge di bilancio si potevano inserire risorse, ma voi che cosa avete fatto? Voi avete fatto una cosa drammatica, avete deciso sostanzialmente di non occuparvene. E lo voglio ribadire: i soldi a favore delle donne vittime di violenza li hanno voluti le opposizioni, le opposizioni unite perché sui temi veramente importanti serve l'unità del Paese. E noi abbiamo dimostrato - dall'opposizione, non dal Governo - di essere più responsabili di voi, ancora una volta.

Lo dico anche perché su un altro capitolo fondamentale, come quello della spesa sanitaria, avete dimostrato che non siete all'altezza. Ve l'abbiamo detto in tutte le salse: mettere qualche milione in più per il rifinanziamento del livello del fabbisogno sanitario nazionale standard nel 2024 non significa aumentare la spesa sanitaria, non significa tagliare le liste d'attesa, non porterà a un aumento di stipendio per medici, infermieri e operatori sanitari e probabilmente non coprirà nemmeno i costi dell'inflazione. Era importante continuare ad alzare il rapporto tra PIL e spesa sanitaria perché in un Paese che invecchia lo Stato ha il dovere di garantire il diritto alla vita, il diritto alla salute, cercando di ridurre le disuguaglianze. Per questo, insieme alle altre opposizioni, avevamo chiesto che venissero stanziati 4 miliardi in favore del Fondo sanitario nazionale, di cui almeno 2 impiegati proprio per abbattere le liste d'attesa.

L'orizzonte di questo Governo invece sempre più guardare al modello delle regioni in cui governate, quello lombardo-piemontese, dove è in atto un vero e proprio smantellamento della sanità pubblica. In Piemonte, un bambino, per avere una visita oculistica, aspetta un anno, per avere una visita cardiologica, con impegnativa urgente, fino a luglio 2024, mentre in Campania ci si mette poco più di un mese. Lo voglio ricordare, perché in quelle regioni lì, in quelle dove governate da cinque anni, questi sono i risultati: la sanità pubblica smantellata, nonostante - lo voglio ringraziare - tutto il personale medico-sociosanitario si fa in quattro con turni massacranti. Noi, in Piemonte, abbiamo addirittura alcuni assessori, pensato un po', del centrodestra, che pensano di regalare bottiglie di spumante, anziché occuparsi di promuovere contratti decenti o un piano di assunzioni straordinario. Ecco, questo sembra essere l'orizzonte di impegno del centrodestra. Avete liquidato gli scioperi di medici e infermieri con grande facilità, una facilità disarmante, perché eravate troppo presi a commentare gli errori degli influencer o gli invitati alle vostre feste. Ecco, la verità è che avete deciso di non aiutare gli eroi della pandemia, le persone che ci hanno aiutato e che sono gravate da turni estenuanti e da stipendi troppo bassi. Sono preoccupata, perché non avete fatto niente nemmeno sul fronte della crescita. Siete riusciti addirittura a sopprimere l'ACE, l'Aiuto alla crescita economica, l'agevolazione fiscale che premiava chi reinveste nelle proprie aziende, questo a dimostrazione del fatto che, in questa manovra, non c'è niente che guardi ai diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione, sul tema della salute, della sanità; avete tagliato sulla scuola, ma non investite nemmeno sulla crescita. Come se non bastasse, naturalmente, avete distribuito, invece, mance e mancette; penso a quelle legate al Ministero del Ministro Lollobrigida, che, dopo aver fermato i treni dove gli serve, naturalmente, aveva anche bisogno di aumentare il proprio staff o addirittura agli studi per dimostrare che il ponte sullo Stretto di Messina è fondamentale, salvo poi Salvini non andare a rispondere nelle aule competenti su dove si prendano quei soldi e perché sia così importante quell'opera. E cosa succede? Succede che, anziché finanziare le opere incomplete in questo Paese - penso al mio Piemonte: abbiamo il Colle di Tenda e tanti valichi internazionali bloccati - non inserite le risorse per completare quell'opera, perché siete presi da questo ponte sullo Stretto di Messina. Forse sarebbe il caso di completare le opere che servono a questo Paese e non invece sprecare e continuare a rilanciare su progetti che sappiamo non portano al bene del Paese.

Insomma, Presidente, la manovra che doveva essere chiusa e consegnata in tempo per festeggiare ad Atreju, i dieci anni dalla nascita di Fratelli d'Italia, ha finito per mettere in luce le tante contraddizioni di questa destra-centro al Governo: uscite dal vittimismo, uscite dall'essere commentatori seriali di cronache o di influencer. Ci avete spiegato che eravate pronti, ma avete dimostrato che così non era, solo che a pagarne il prezzo saremo tutti noi, gli italiani e le italiane di cui troppo spesso parlate e vi riempite la bocca, ma che avete dimostrato che solo per logiche di potere, su cui siete bravissimi, soprattutto sulla propaganda e sull'occupazione di posti e poltrone, dimostrate ancora una volta che non avete a cuore le sorti del Paese, ma avevate solo una voglia di riscatto culturale, che è ancora tutto da dimostrare, perché la storia, in queste istituzioni e in giro per il paese, ci racconta ben altro, quella storia che cercate di calpestare, ma che noi non vi consentiremo di fare.