Illustrazione
Data: 
Venerdì, 5 Ottobre, 2018
Nome: 
Elena Carnevali

Grazie, signora presidente e Governo. Interveniamo, peraltro, in un momento particolarmente drammatico che voglio ricordare qui, perché la Calabria sta affrontando un'emergenza dovuta a una condizione di maltempo e di nubifragi che hanno visto perdere la vita a una donna, a un bimbo di sette anni e un altro bimbo è disperso e, quindi, anche in quel territorio, si sta affrontando una situazione particolarmente difficile, con strade chiuse, un ponte anche in quel territorio che è crollato e questa interpellanza ricorda, peraltro, come dalla tragedia del ponte Morandi non ci sia cittadino che, nel momento in cui attraversa un ponte, non avverta un sentimento di preoccupazione.

Vengo da un territorio, insieme al collega Fragomeli, da una zona in cui ponti, viadotti, manufatti sospesi ce ne sono tanti, per via di una conformazione del territorio. Da quasi un mese abbiamo la chiusura di un ponte, San Michele, che unisce peraltro due province, quella bergamasca e quella lecchese, che è chiuso per interventi di manutenzione straordinaria, sta provocando molti disagi, un ponte che prima della chiusura vedeva 20 mila attraversamenti al giorno di veicoli al di sotto delle 3,5 tonnellate. Lo dico perché proprio due anni fa, il 28 ottobre 2016, ad Annone, in provincia di Lecco, si è verificato un crollo di un ponte lungo la strada provinciale 49, sovrastante la strada statale 36 del lago di Como e dello Spluga; a seguito di quel passaggio, il passaggio di un TIR in trasporto eccezionale, perse la vita Claudio Bertini, di Civate. Proprio a seguito di quell'evento, su iniziativa dei parlamentari, a prima firma del collega Fragomeli, approvammo una risoluzione, in Commissione trasporti, che porta la data del 24 maggio del 2017, che impegnava l'allora Governo a promuovere dei tavoli tecnici in ambito regionale, coinvolgendo gli enti territoriali interessati al fine di produrre entro l'anno un sistema digitalizzato su base regionale, supervisionato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per raccogliere i dati di censimento delle infrastrutture sospese, dei viadotti, dei cavalcavia, in particolare prevedendo che fosse riportato l'anno di costruzione e la portata dell'infrastruttura, lo stato, lo storico degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché a prevedere questa struttura telematica, cosiddetta open data, che consentisse l'inserimento delle informazioni in tempo reale, così da garantire la possibilità anche di far conoscere quali sono gli interventi emergenziali, piuttosto che quelli programmati, di manutenzione e una condivisione e consultazione delle medesime informazioni da parte degli enti territoriali che sono coinvolti e dai soggetti che ne sono interessati.

Il Governo, con un decreto ministeriale che porta la data del 15 giugno 2017, ha definito peraltro le misure in tema di autorizzazione alla circolazione dei veicoli eccezionali e dei trasporti in condizioni di eccezionalità. Questa direttiva in base, appunto, all'articolo 5.1 del codice della strada e della normativa vigente del settore, affronta i temi della realizzazione e della pubblicazione del catasto delle strade, con le informazioni necessarie e le caratteristiche relative alla percorribilità delle stesse, alle modalità con cui deve essere svolta l'istruttoria preventiva sulle richieste di autorizzazione, la necessità di un coordinamento tra gli enti proprietari delle strade e delle opere d'arte interessate al transito, le eventuali prescrizioni o le particolari cautele e accorgimenti tecnici da imporre per l'autorizzazione ai fini della salvaguardia e della sicurezza delle persone e del patrimonio statale e della circolazione. Soprattutto in materia di trasporto eccezionale, è stato previsto che, quando gli enti proprietari o gestori di strada risultassero essere diversi da quelli che autorizzano il trasporto o nel caso in cui non siano disponibili e pubblicate le indicazioni aggiornate di percorribilità, di cui a questo catasto delle strade, è stato escluso il principio di silenzio assenso, proprio per garantire la sicurezza dei cittadini ed evitare di percorsi drammatici, come peraltro appunto quello di Annone, ma purtroppo ne dovremmo ricordare altri. L'interpellanza di oggi viene proprio seguito da un dibattito che peraltro c'è stato dopo il dramma di Genova, dopo quello che abbiamo ricordato in apertura e intende, quindi, chiarire quali sono gli intendimenti del Governo su tale delicata materia, che investe la sicurezza dei manufatti, a garantire quindi anche gli operatori economici certezze di circolazione dei trasporti, compresi quelli eccezionali. Si rende sempre più urgente e imprescindibile anche l'individuazione dei corridoi specifici per il trasporto eccezionale, al fine di superare quelle criticità che spesso incontrano per gli itinerari che vengono scelti con un indubbio non solo aggravio di competenza, ma di mortificazione di un comparto, in particolare il comparto nostro, che è manifatturiero. È necessario, ad esempio, che i diversi enti proprietari e concessionari si coordiinino tra loro, perché l'attuale frammentazione delle competenze alla fine risulta essere davvero un ostacolo sia per gli interventi di sicurezza da effettuare sui manufatti sia rispetto al regime di transitabilità. E non è una questione che riguarda solo il Nord, per lo sblocco dell'Adriatico considerando il suo tessuto produttivo, ma riguarda anche il Mezzogiorno, dove l'abbiamo purtroppo visto ancora oggi, alla criticità dei manufatti va aggiunta anche una minore capacità della rete viaria a sostenere percorsi alternativi.

Per tutte queste ragioni, al Governo chiediamo di sapere innanzitutto quale sia lo stato di realizzazione del catasto delle strade, in riferimento quindi ai manufatti sospesi e, in particolare anche sul trasporto eccezionale, quali siano i tempi per la piena operatività della struttura telematica open data che è finalizzata a raccogliere in tempo reale le informazioni sulle infrastrutture necessarie e interessate, se da parte del Ministero vi sia una previsione anche di un intervento normativo per quel che concerne il processo di autorizzazione dei transiti dei suddetti trasporti, con l'obiettivo di rafforzare sia la sicurezza sulle strade sia la sicurezza dei cittadini in particolare, e quella degli operatori economici.