Presidente, care colleghe, cari colleghi, vorrei rinnovare, anche a nome del gruppo del Partito Democratico, il cordoglio per le vittime della tragedia di Ischia, un pensiero e una preghiera per le famiglie e per una comunità ferita e provata da tanto dolore. La nostra vicinanza si unisce al ringraziamento ai soccorritori, alla Protezione civile, ai Vigili del fuoco, alla straordinaria generosità dei volontari e a tutte le istituzioni da subito impegnate a salvare altre vite in pericolo, a sostenere i superstiti, a raccogliere timori e preoccupazioni di chi guardava con angoscia l'area coinvolta.
Non è facile oggi parlare di chi ha perso la vita ad Ischia nelle prime ore di sabato, giovani vite, troppo giovani per non colpire i nostri pensieri, soprattutto in un'area del Paese dove non sempre i giovani riescono a trovare un futuro, ma chi resta ama la propria terra, la propria isola, Ischia, appunto, isola, come dice l'origine del nome, amata fin dall'antichità per la sua unicità, per il clima, per le sue acque che sono insieme ricchezza e fonte di pericolo, una terra che ha accolto da sempre popoli e genti diverse, che poi sono divenuti comunità, una comunità forte e coraggiosa, come ha dimostrato mettendosi al servizio degli altri e accogliendo chi ha visto distruggere la propria casa, la scuola, il luogo di lavoro. Perché la frana di Casamicciola non ha distrutto soltanto vite e fabbricati, ha provato a cancellare la storia e il futuro, quello che noi dobbiamo restituire agli abitanti per onorare chi oggi non c'è più.
Quello che è successo ad Ischia ci ricorda, ancora una volta, che l'Italia è un Paese fragile, esposto al rischio idrogeologico, segnato dal consumo di suolo e dall'abusivismo edilizio, ma anche che la crisi climatica già oggi impatta in maniera drammatica sulle nostre vite, provocando danni, morti e distruzioni. Il Governo ha giustamente dichiarato lo stato di emergenza e si è impegnato a intervenire con alcune prime risorse per aiutare la popolazione di Ischia. Dall'opposizione verificheremo e sosterremo scelte che vanno in quella direzione, ma incalzeremo il Governo a fare tutto ciò che serve per Ischia e per gli altri territori colpiti da calamità, da ultimo, le Marche.
Chiediamo di agire per rafforzare la prevenzione del dissesto idrogeologico e per destinare alla lotta ai cambiamenti climatici e alla cura del territorio le risorse necessarie, evitando di indirizzarle a investimenti inutili o peggio dannosi. Diamo subito un segnale chiaro e unitario, destiniamo tutte le risorse a disposizione del Parlamento per la conversione della legge di bilancio al contrasto al dissesto idrogeologico, evitando di disperderle in mille rivoli. Poi, vigileremo, perché non siano più promossi, sotto qualsiasi forma o dicitura, condoni di alcun genere. Il condono su Ischia del 2018 fu una scelta sbagliata e dannosa. In Parlamento, come Partito Democratico, insieme alle altre opposizioni di centrosinistra e alle tante voci dell'ambientalismo, contrastammo duramente quella norma che niente aveva a che fare con il decreto Genova.
Ma questo Paese ha visto in passato altre pagine buie, altri condoni, ecco perché è preoccupante che solo a pochi giorni dalla tragedia di Ischia si torni a parlare di abusivismo leggero, come se ci fosse un abusivismo che possa ferire meno il territorio, le persone, le vite. Questo, però, Presidente, non è il tempo delle polemiche, ma della fermezza e della chiarezza, sì, del dire quello che non si può fare e quello che si deve fare insieme. No a nuovi condoni, no a sentenze mediatiche contro i sindaci; sì, invece, a strumenti e risorse che consentano ad amministratori e prefetti di fare gli abbattimenti degli immobili abusivi. Serve uno sforzo immediato per rafforzare la cultura della prevenzione, per dotare tutti i comuni di piani di emergenza e di Protezione civile. Serve l'impegno a far diventare le opere contro il dissesto le uniche vere opere di preminente interesse nazionale, a rafforzare le strutture tecniche e amministrative di regioni, comuni e Autorità di distretto, serve attuare il Piano di adattamento ai cambiamenti climatici, approvare finalmente una legge nazionale per fermare il consumo dissennato di suolo che è tornato a crescere e che aggrava la fragilità del nostro territorio.
Queste sono le uniche promesse che vanno mantenute davvero e il modo in cui, come Partito Democratico, intendiamo onorare le vittime e la comunità ferita di Ischia, perché le parole che oggi pronunciamo in quest'Aula non siano vuote, ma cariche di impegno e responsabilità.