Grazie, Presidente. Rappresentanti del Governo, Ministro Giorgetti, colleghi deputati, la scomparsa dell'onorevole Roberto Maroni è un evento che ci colpisce e ci addolora. La sua è una figura che ha attraversato gli ultimi trent'anni della vita politica di questo Paese. Era entrato in questa Camera per la prima volta proprio nel 1992 e ha lasciato un segno profondo. Non potrebbe essere diversamente: parlamentare per sei legislature, quattro volte Ministro, uomo delle istituzioni e poi presidente di regione Lombardia, la sua terra.
Un avversario politico per noi, un uomo che abbiamo criticato, ma di cui riconosciamo e onoriamo la schiettezza, l'onestà e il coraggio. Era fiero nel sostenere le sue opinioni, che certo non potevamo condividere e che abbiamo contrastato sempre nel rispetto verso il suo ruolo e la sua competenza, più ancora nel rispetto verso la sua persona, perché l'idea di politica che lo animava ha sempre avuto la “P” maiuscola, il che rende ancora più triste la sua perdita in un tempo in cui forse non è più così scontato pensare all'impegno politico come a qualcosa che è motivato anzitutto da un ideale e che richiede passione, studio e autorevolezza.
Quando se ne va un avversario è sempre difficile riordinare i pensieri: da una parte, rimane il ricordo delle tante volte in cui ci si è scontrati, in cui la diversità delle idee di riferimento ha posto distanze anche vaste; ma, dall'altra, restano vive la stima personale e l'ammirazione per quelle qualità di lavoro e di impegno che fanno di un uomo politico uno che va ascoltato anche quando le cose che dice possono essere non condivisibili.
Permangono soprattutto i ricordi, le tante volte in cui ci si è incontrati magari qui in Transatlantico o fuori da queste Aule, in contesti diversi, in cui è stato possibile dismettere, almeno per qualche momento, gli abiti a volte scomodi della politica militante e prendersi il tempo per guardarsi negli occhi, confrontandosi come individui e, allora, trovarsi vicini in quanto persone. Per cui la politica è, anzitutto, dedizione e servizio alla comunità, alle istituzioni, in qualche modo, anche riscoprendo che, accanto a quella del lavoro quotidiano, ci sono altre dimensioni, le famiglie, i figli e soprattutto il confronto quotidiano che ciascuno di noi deve poter fare con se stesso e con i propri limiti, insieme alla consapevolezza che davanti a certi episodi della vita, come la malattia che lo ha così duramente colpito, si è davvero tutti uguali. Un avversario, dicevo, un avversario degno di stima, da tenere caro, perché ci fa del bene, ci aiuta a riordinare il nostro pensiero e a farlo più coerente, più limpido e più sincero, una personalità politica che certamente ci mancherà, a noi del Partito Democratico, così come a tutta quest'Aula. Nel caso dell'onorevole Roberto Maroni sono davvero profondi i motivi per rimpiangerne la presenza. Per questo, Presidente, mi permetta, attraverso di lei, di rivolgere, a nome del gruppo del Partito Democratico, al gruppo e a tutta la comunità politica della Lega, le nostre sentite condoglianze e il nostro più sincero cordoglio.