Data: 
Mercoledì, 24 Febbraio, 2021
Nome: 
Graziano Delrio

Grazie, Presidente. Con Franco Marini l'Italia ha perso uno dei suoi figli migliori, per tanti di noi, in quest'Aula e fuori, un caro amico, un maestro. Nella sua lunga vita pubblica, come lei ha ricordato, nei tanti ruoli che ha ricoperto, nel sindacato, nella politica, nelle istituzioni, ha sempre avuto, credo, come riferimento, un'ossessione vera verso la giustizia sociale; un'ossessione che era anche frutto delle sue origini umili, da famiglia operaia, frutto della sua passione nel sindacato. Franco Marini aveva una sincera passione per gli ultimi ed è una lezione ancora oggi fortissima per ognuno di noi, per tutti noi che sediamo in quest'Aula, credo. Aveva un altissimo senso delle istituzioni, a cui sommava un desiderio insopprimibile verso l'unità; credeva fortemente nell'unità: nell'unità sindacale, nell'unità nelle lotte dei lavoratori, nell'unità nella politica, nell'unità nelle istituzioni. E proprio in questo periodo in cui l'unità è stata invocata dal nostro Presidente della Repubblica, che ha definito, appunto, Marini un uomo onesto e autentico, proprio in questo momento la sua lezione ci è particolarmente cara: unità, giustizia sociale, impegno verso i più bisognosi, dialogo. Marini è patrimonio davvero non solo di noi democratici, che dobbiamo a lui il lavoro, l'intuizione, la forza di vedere creato un partito che fosse, appunto, unità di diverse provenienze, capacità di unità di diversi riformismi, ma sempre animato dal desiderio insopprimibile verso l'uguaglianza e verso i diritti degli ultimi. Ai suoi familiari, ai suoi amici, a quanti l'hanno conosciuto e gli hanno voluto bene, i deputati e le deputate democratiche si stringono nel ricordo e nell'affetto. Grazie, Franco, rimani con noi, sei sempre stato con noi e ci accompagnerai ancora.