Discussione generale
Data: 
Mercoledì, 20 Marzo, 2024
Nome: 
Piero De Luca

razie, Presidente. Il prossimo Consiglio europeo è chiamato ad assumere decisioni fondamentali. La nostra preoccupazione è che l'Italia, con voi al Governo, non sia in grado di giocare davvero un ruolo da protagonista o, meglio, non lo sia più. Partendo proprio dal conflitto in Ucraina, permetteteci ancora una volta di cogliere l'occasione di questo dibattito per rivolgere un pensiero di solidarietà e un abbraccio alla popolazione ucraina , alla popolazione rimasta in Patria e ai tanti rifugiati - oltre 8 milioni - presenti in Europa, soprattutto donne e bambini. Siamo con voi e non vi lasceremo soli, questo è il messaggio che lanciamo come Partito Democratico, ancora una volta, e chiediamo al Governo una cosa semplice ma netta: ribadire gli impegni e le posizioni assunte dal nostro Paese da due anni a questa parte e continuare a condannare con fermezza l'aggressione grave, inammissibile e ingiustificata della Russia, perché la posta in gioco sono i valori di libertà, democrazia e rispetto dei diritti umani in Ucraina ma nell'intera Europa. Lo ricordiamo a tutti ma chiediamo a voi di ricordarlo soprattutto ad alcuni vostri alleati, come al suo amico Orbán, Presidente, che per mesi ha bloccato nuovi sostegni economici proprio all'Ucraina. Senza l'aiuto dell'Europa e senza l'aiuto della comunità internazionale l'Ucraina oggi non esisterebbe più come Stato sovrano e non parleremmo più di un'azione per la pace ma di una trattativa per gestire una resa. Questo sarebbe stato, per noi, intollerabile. Per questo non possiamo permetterci né ambiguità né stanchezza nel sostegno al popolo e alle istituzioni ucraine, sostegno indispensabile per indurre il regime russo a un immediato cessate il fuoco e al ritiro delle forze militari. È in questo contesto che va rilanciato, allora, lo sforzo per un rinnovato e più incisivo impegno diplomatico per una pace giusta e sicura. Il nostro obiettivo è la pace, questo deve essere chiaro a tutti, a livello europeo ed internazionale .

Come può l'Italia, però, sostenere davvero questo sforzo per la pace se ogni giorno il vostro Vice Presidente del Consiglio rilascia dichiarazioni imbarazzanti, quantomeno? Come possono credervi, come potete essere credibili a livello internazionale ed europeo se una parte del Governo si complimenta con Putin per la vittoria in elezioni che sono state chiaramente condizionate e non libere davvero? Abbiamo un'idea di democrazia diversa, Presidente. Non è democratico un regime che elimina candidati, che limita la libertà di stampa, che esclude osservatori internazionali , non è democratico un regime responsabile della morte degli oppositori, come Aleksej Navalny, cui rivolgiamo un pensiero commosso. Abbiamo un'idea diversa.

Allora, avete il dovere di chiarire qual è la posizione politica del Governo: quella del Ministro e Vice Premier Tajani, che è al suo fianco, o quella del Ministro e Vice Premier Salvini, che ora ha abbandonato l'Aula e i lavori? Lei ha il dovere di chiarire qual è la posizione del Governo, perché altrimenti queste tensioni e queste divisioni ci indeboliscono, come sta accadendo, a livello internazionale ed europeo. So che lei non lo condivide, perché già l'abbiamo detto, ma è l'amara verità: sono lontani i tempi in cui l'Italia con Mario Draghi guidava la delegazione con Scholz e Macron verso Kiev. Siamo, oggi, purtroppo, una copia sbiadita di quell'Italia. Siamo finiti nell'irrilevanza internazionale, anche rispetto a ciò che succede in altri teatri di crisi.

L'altro oggetto del dibattito sarà relativo a ciò che accade nel contesto del Medio Oriente. Al riguardo, ribadiamo ancora una volta che l'aggressione del 7 ottobre, per quanto ci riguarda, è una vera e propria azione terroristica e va condannata in quanto tale, con tutta la forza possibile, ed esprimiamo la piena vicinanza, ancora una volta, alla popolazione d'Israele e il più profondo cordoglio per le vittime di quel barbaro attacco accaduto il 7 ottobre scorso. Vi invitiamo a lavorare per chiedere la liberazione incondizionata, ovviamente, degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Al tempo stesso, però, dobbiamo pretendere che la difesa di Israele venga effettuata nel pieno rispetto del diritto internazionale umanitario. Bisogna fare ogni sforzo possibile per proteggere la popolazione civile palestinese, innocente e inerme. Sarebbe un errore drammatico e grave aggiungere ulteriori vittime innocenti palestinesi alle vittime innocenti israeliane, questo è il messaggio che dobbiamo chiarire, ancora una volta, anche in sede di Consiglio europeo. Vi invitiamo, allora, ad assumere ogni iniziativa per un cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza, per aprire valichi umanitari, per l'avvio di un'iniziativa di de-escalation e per una conferenza di pace che ponga fine al conflitto attraverso una soluzione politica, quella dei “due popoli, due Stati”. Non vi sono altre strade percorribili.

Il Consiglio si occuperà, poi, anche della questione migratoria, che purtroppo è un altro settore di enorme criticità per l'Europa intera ma anche per il vostro Governo. Per anni vi abbiamo sentito, anche all'opposizione, invocare politiche dei porti chiusi, battaglie navali, Risiko, blocchi navali. Una volta al Governo, vi siete resi conto che siete in presenza, però, di un fenomeno strutturale ed epocale, che va affrontato con serietà e responsabilità, non con la propaganda.

E dopo un anno, quasi un anno e mezzo, di gestione fallimentare delle politiche, sia di integrazione sia di gestione del fenomeno, con il 50 per cento degli sbarchi raddoppiati e misure tanto inefficaci quanto disumane, ora, da qualche mese, fate un'inversione di rotta e chiedete più aiuto all'Europa: misure comuni, misure solidali. Mi verrebbe da dire: bene, meglio tardi che mai. Il problema è che finora non avete ottenuto alcun risultato sui tavoli europei e sapete perché? Perché per avere più solidarietà, meccanismi di redistribuzione europei e politiche integrate è necessario convincere anzitutto i vostri alleati sovranisti, che sono i più acerrimi nemici di maggiori sforzi comuni nelle politiche migratorie. Dovete convincere loro e, invece, finora avete preferito difendere il rapporto politico con i vostri alleati piuttosto che gli interessi dell'Italia, dei nostri cittadini e dell'intera Europa.

Se mi consente, peraltro, quando si troverà a incontrare, ancora una volta immagino, Orbán, gli chieda anche che sia assicurato il pieno rispetto dei diritti umani dei nostri connazionali in Ungheria . Non abbiamo sentito alcuna parola di condanna vera, ferma e forte per il trattamento disumano e degradante riservato a Ilaria Salis. A nostro avviso, bisognava fare di più in quest'anno, signor Presidente del Consiglio. L'abbiamo detto in ogni occasione: ci sono strumenti legati alla rete giudiziaria europea per ottenere la possibilità che venga eseguita la misura cautelare in Italia di questa nostra connazionale. Dunque, bisogna fare di più!

Sull'immigrazione, insomma, ci vuole un salto di qualità dell'azione politica. Gli accordi, quello che abbiamo visto con l'Albania, sono il simbolo e il segnale del vostro fallimento. Centinaia di milioni di euro per una soluzione che non affronta alcuno dei problemi che abbiamo sul tavolo, così come gli accordi che abbiamo visto con la Tunisia e che lei si è prestata a stipulare con l'Egitto sono inefficaci. Lavori a Bruxelles, Presidente, e non si distragga a Tirana, non si distragga in altre capitali per ottenere soluzioni europee a un problema drammatico qual è quello delle migrazioni. Peraltro, anche lì - lei l'ha ricordato - noi diamo sostegno a questa battaglia. Quando lei incontrerà al-Sisi, però, chieda qualcosa di più importante: chieda piena collaborazione, davvero fino in fondo, per avere verità e giustizia per Giulio Regeni . Questa è una battaglia che dobbiamo affrontare tutti insieme, come Paese.

Mi avvio a conclusione. Il Consiglio europeo si occuperà di agricoltura e anche di governance economica. Sulle riforme in materia economica bisogna essere credibili…però - chiudo -, su un aspetto. Per essere credibili bisogna attuare il Piano nazionale di ripresa e resilienza, signora Presidente del Consiglio. I dati che la Corte dei conti ha emanato in tutto il Paese, nelle scorse ore, so che irritano, ma sono i dati reali: siete indietro, in modo clamoroso, con l'attuazione del Piano. Questa è la verità ! Il MIT, il Ministero di Salvini, è al 15 per cento della spesa rispetto alle risorse ottenute e avete fatto tagli drammatici, certificati, su settori decisivi per noi, quali quello della sanità e quello degli asili nido. State sbagliando strada e il PNRR, siccome ieri l'abbiamo ascoltata al Senato, non è arrivato per caso. Non è arrivato perché gli indicatori economici del Paese erano distrutti. No, è arrivato perché ci abbiamo lavorato noi, come democratici e progressisti in Italia e a Bruxelles, perché c'era un grande democratico, David Sassoli, che ha lavorato per creare un Piano, il Next Generation, che non era mai esistito finora! Noi l'abbiamo ottenuto e abbiamo portato 200 miliardi in Italia.  Voi avete votato contro quel Piano, qui in Aula, il 15 luglio 2020. È di questo che dobbiamo parlare.

Allora, vi chiediamo - e chiudo davvero - serietà e responsabilità, perché è solo in Europa che possiamo ottenere risposte in grado di difendere la nostra economia, i nostri diritti, la nostra libertà e la nostra democrazia. È lì che dobbiamo lavorare.