Discussione generale
Data: 
Mercoledì, 26 Giugno, 2024
Nome: 
Maria Anna Madia

Grazie, Presidente. Colleghi, io vorrei ricordare alla Presidente Meloni che il suo gruppo politico in Europa, dopo le elezioni europee, è il quarto gruppo politico dopo i popolari, dopo i socialisti e dopo i liberali. Lo dico alla Presidente perché questa è la democrazia. Lei Presidente, ha fatto una campagna elettorale scaltra; una campagna elettorale che - per quanto mi riguarda - non è stata una campagna elettorale né dritta né chiara.

È stata una campagna elettorale figlia di molte, moltissime, troppe ambiguità. La prima: il fallimento della politica sovranista, che ha dovuto portare sulle spalle Di quale politica sovranista? Di quella che lei, Presidente, ci ha raccontato nei tanti anni di opposizione e poi, ancora, nella campagna elettorale che l'ha portata, dopo le elezioni politiche, a diventare Presidente del Consiglio.

Cito un tema fra tutti: quello dell'immigrazione. Solo promesse mancate. Guardi, Presidente, io lo dico, al di là di cosa penso io e di cosa pensano i vari gruppi politici. Questa è la realtà: sono state fatte agli italiani promesse che non potevano essere mantenute.

Poi, la seconda ambiguità. La seconda ambiguità è quella dello slalom, che abbiamo visto fare a Giorgia Meloni: uno slalom un po'imbarazzante tra von der Leyen, Vox, Abascal e Le Pen. Era una specie di gioco di prestigio, in cui la volontà della Presidente era solo quella di non far capire, a chi l'avrebbe votata, dove Fratelli d'Italia si sarebbe collocata in Europa.

Vede, Presidente Meloni, lei, quando rappresenta l'Italia in Europa, ha tre grossi problemi.

Il primo è un alleato di Governo che, seppur uscito molto ammaccato da queste elezioni europee, continua a strizzare l'occhio a Vladimir Putin: si chiama Matteo Salvini.

Il secondo grosso problema è costituito da amici europei e una famiglia politica europea in contrasto con l'idea di Europa solida, integrata, fedele ai suoi valori fondativi. Io vorrei ricordare alla Presidente, che ha condiviso lunedì con Viktor Orbán la priorità del contrastare l'inverno demografico, che per ora qui in Italia noi abbiamo solo un fallimento su questo tema della sua politica con Eugenia Roccella. Infatti, l'ultimo rapporto di Save the Children - lo legga, Presidente, si intitola “Le equilibriste: la maternità in Italia nel 2024” - ci dice che, nell'ultimo anno, la natalità è calata ulteriormente e che l'età media di chi diventa madre si è alzata ulteriormente.

Poi, Presidente, il terzo grande problema che lei ha quando ci rappresenta in Europa: un alleato americano che osteggia l'Unione europea e che non difende il Patto atlantico.

Lei oggi qui ci deve dire come si tengono insieme queste cose senza ambiguità.

Vede, Presidente, la questione è e rimane molto semplice e, siccome io riconosco a Giorgia Meloni che - almeno a parole - è una Premier che ama parlare chiaro, io oggi vorrei una risposta: Presidente, lei è una donna di Stato, siede nella sedia del Presidente del consiglio in quest'Aula; lei ci deve dire dove sta schierando l'Italia, se sta schierando l'Italia tra gli euroscettici o tra i sistemi democratici ed europeisti, perché, se le alleanze dell'Italia sono più facili con i Paesi che non rispettano lo Stato di diritto dell'Unione europea, la questione è molto seria e dobbiamo porcela con una certa urgenza e una certa fretta.

Si stanno definendo - forse è troppo tardi - si sono già definiti gli assetti e i programmi di questa legislatura. Lei, Presidente, continua a dirci che l'Italia avrà un ruolo di rango in Europa; io lo spero; le chiedo: avrà un portafoglio di peso? Avrà un portafoglio di peso almeno pari alla forza e all'autorevolezza di quello che ha avuto - e lo ringrazio - Paolo Gentiloni  in questi anni o noi stiamo puntando alla delega per la sburocratizzazione? Dopo il suo vuoto intervento di oggi, purtroppo, è una domanda che mi faccio.

Lei non pensa che, per avere un portafoglio di peso in Europa, anziché parlare di tecnocrazia e di complotti - di cui, peraltro, dovrebbe parlare con chi ha alla sua sinistra, il Ministro Tajani - per ottenere ciò che merita l'Italia, sarebbe giusto dire, una volta per tutte, che con Orbán, con Le Pen, con la sua famiglia politica di estrema destra, lei non ha nulla a che fare?

Vede, Presidente, in Europa non è come in Italia. In Europa, prima di tutto, non funziona quello che lei ha cercato di fare. Io ho visto che lei ha cercato anche trasformismi, ha cercato di fare il calcio mercato, ma lì non funziona così.

Seconda cosa: in Europa non pensi che non aver condannato quello che tutti noi abbiamo visto in quel servizio di Fanpage, dove si vedeva la giovanile del suo partito inneggiare al nazifascismo, non abbia avuto un peso.

In Europa non è come in Italia, Presidente! In Europa non è come in Italia. Non riesce a tenere tutto insieme senza squarciare il velo del tempio, magari regalando alla Lega la bandierina dell'autonomia e pazienza se cala la qualità della scuola pubblica e della sanità pubblica nel nostro Sud.

Fino ad ora, lei, Presidente, non ha risposto alla domanda delle domande e l'ambiguità genera diffidenza e la diffidenza genera altra ambiguità. Non sto parlando di fatti teorici, perché, quando io le chiedo dove sta schierando l'Italia, glielo chiedo sullo Stato di diritto: lei è d'accordo alla condizionalità sui fondi europei, per cui nessuna risorsa europea a chi incatena i detenuti?

Lei, Presidente, dove schiera l'Italia nella transizione ecologica? Tra chi vuole arretrare dagli obiettivi che ci chiedono le nuove generazioni o tra chi considera quegli obiettivi come obiettivi comuni su cui cercare delle risorse comuni con un'azione politica all'altezza del voto delle nuove generazioni?

Lei, Presidente, dove schiera l'Italia sull'immigrazione? Ha detto che è d'accordo con Viktor Orbán, quindi lei è per “l'ognuno faccia per sé”, isolando l'Italia, che, per i suoi confini geografici, è naturalmente un Paese di prima accoglienza?

Presidente, in politica estera, lei dove schiera l'Italia? Con chi cerca le alleanze per sostenere il popolo e il Governo ucraino?

Presidente - concludo - per rispondere a tutte queste domande, semplifico la vita alla Premier Meloni; basta che risponda a una domanda, che le ho già fatto e la ripeto: dove schiera l'Italia? Lei è una donna di Stato. Tra gli euroscettici o tra i sistemi democratici ed europeisti.