Discussione generale
Data: 
Lunedì, 21 Luglio, 2025
Nome: 
Andrea De Maria

Doc. VIII, n. 5 e Doc. VIII, n. 6

Grazie, Presidente. Presidente, colleghi, la Camera dei deputati ha fatto e continua a fare la sua parte per dare un importante contributo al contenimento e alla riduzione dei cosiddetti costi della politica. Il conto consuntivo della Camera dei deputati per l'anno 2024 attesta che siamo in presenza di un'opera di contenimento dei costi e di un'attendibilità delle stime e delle valutazioni delle previsioni di spesa. Un rigore e una gestione finanziaria che hanno permesso agli organi della Camera di continuare ad adempiere ai propri compiti istituzionali in un contesto economico difficile. Un ringraziamento particolare va all'amministrazione della Camera per il lavoro così qualificato e competente.

Colleghi, la relazione introduttiva del Collegio dei questori sul bilancio interno non è mai stata e non deve limitarsi a essere soltanto una relazione tecnica. Per questa ragione sento la necessità di cogliere questa occasione per introdurre alla nostra riflessione e al nostro confronto alcune considerazioni che ritengo utili a restituire dignità e autorevolezza all'istituzione di cui facciamo parte, alla democrazia parlamentare e anche al nostro lavoro di singoli deputati. Per questo, la prima riflessione che voglio fare è più generale sul ruolo del Parlamento.

La discussione del bilancio della Camera, infatti, è un'occasione per esaminare lo stato di salute della stessa Camera e la sua attività legislativa. Su questo ritengo importante alcune considerazioni che voglio proporre con l'intenzione oggettiva e doverosa di esaminare nel merito e quantitativamente la produzione normativa.

Come è stato ricordato prima di me, essendo al giro di boa della XIX legislatura, secondo me, è opportuno ragionare su quanto conti la Camera nelle decisioni che si assumono nella stessa attività legislativa. Ormai siamo anche a un tempo sufficiente per avviare qualche riflessione sulla funzionalità di questa istituzione che, nel 2020, è passata da 630 a 400 deputati. Mi pare che, invece, questa riflessione, questa verifica non sia stata finora fatta. Le ragioni di fondo di quella riduzione, che io peraltro sostenni, furono la riduzione delle spese, una migliore funzionalità della Camera e la valorizzazione del rapporto tra eletto ed elettore, ma non è andata così. A guardare i dati, che sono offerti dal Servizio studi della Camera, la voce del Parlamento è diventata negli ultimi anni sempre più debole. La nostra prima funzione, ovviamente, è quella legislativa, ma nei fatti l'iniziativa in materia legislativa si sposta via via - e sta accadendo da diversi anni - sul Governo. Se si va a esaminare, infatti, quanta parte dell'attività legislativa, oltre a passare dal Parlamento, origina effettivamente dal Parlamento, il quadro diventa veramente allarmante. L'iniziativa delle leggi è per tre quarti del Governo in termini di atti. A giugno 2025 le leggi di iniziativa parlamentare approvate alla Camera erano solo il 28,8 per cento, di fronte a più del 70 per cento di atti di iniziativa governativa, mettendoci dentro le leggi di conversione dei decreti e i disegni di legge governativi. Si può dire, quindi, che si è consolidato uno spostamento della funzione legislativa nei fatti sul Governo.

Un'anomalia ulteriore, segnalata dal Servizio studi di Montecitorio, è costituita dal fatto che molti decreti-legge approvati in breve tempo rinviano a un atto successivo gli adempimenti necessari per l'attuazione. Il Parlamento quindi continua nei fatti ad essere esautorato nella sua attività legislativa e continua a non svolgere pienamente il controllo sulla gestione del bilancio dello Stato e degli enti a cui lo Stato contribuisce in via ordinaria. Molti di questi cambiamenti sono ormai stabili e richiedono interventi correttivi che il Parlamento stesso potrebbe adottare per rimediare a relativi inconvenienti. Non è più pertanto rinviabile una discussione sui nuovi spazi e sulle funzioni che il Parlamento deve individuare, come il perfezionamento e il rafforzamento del Parlamento come strumento di conoscenza, razionalizzazione e semplificazione, codificazione.

Non è poi a mio avviso più rinviabile un'ulteriore riforma del Regolamento della Camera, dopo il primo passo che abbiamo compiuto poco tempo fa in questa legislatura, peraltro pensando che il nostro Regolamento non preveda, a differenza di altre democrazie europee, uno Statuto delle opposizioni.

Tornando strettamente al nostro bilancio, il secondo punto su cui vorrei soffermarmi è quello relativo alla società CD-Servizi Spa; l'hanno fatto già alcuni colleghi che mi hanno preceduto. A chi non ha seguito la discussione di questi mesi vorrei ricordare che la CD-Servizi Spa è una società in house interamente partecipata dalla Camera, costituita nel 2024. La Camera trasferisce a questa società, solo per la gestione di alcuni servizi, 15 milioni di euro all'anno.

L'analisi svolta dall'Ufficio di Presidenza e la discussione che ne è scaturita hanno fatto emergere in questi mesi aspetti che noi riteniamo debbano essere approfonditi. Le risposte che in quella sede sono state fornite non sono risultate, a nostro avviso, idonee a risolvere le criticità relative ai costi di manodopera, agli oneri connessi al modello organizzativo, ai costi di funzionamento, ai costi per forniture.

Noi riteniamo - i colleghi dell'Ufficio di Presidenza si sono adoperati per questo - che la Camera, anche durante la discussione del bilancio, debba essere messa nella condizione di conoscere pienamente, attraverso una relazione dettagliata sull'andamento gestionale della società e sul conseguimento degli obiettivi programmati, lo stato dell'arte. Le informazioni relative agli acquisti, all'attività svolta e alla gestione dei costi del personale assumono un rilievo cruciale in quanto direttamente incidenti sul bilancio della Camera. La richiesta - che, come è stato peraltro ricordato anche nel dibattito, poco fa, dall'onorevole Della Vedova, abbiamo formalizzato attraverso un ordine del giorno - non risponde pertanto a un adempimento puramente formale. Noi riteniamo che l'Assemblea debba essere messa nelle condizioni di conoscere e valutare l'andamento di questa società.

Con il nostro ordine del giorno, pertanto, al fine di fornire a tutti i deputati le necessarie informazioni, chiediamo di allegare congiuntamente al bilancio consuntivo della Camera dei deputati il bilancio periodico di verifica della CD-Servizi Spa, relativo alle entrate e alle spese della società, distinte secondo la loro natura e provenienza, con riguardo sia alla gestione complessiva che a quella dei singoli servizi, con particolare riferimento all'assetto organizzativo e all'inquadramento contrattuale del personale e relativo costo. Stiamo parlando di risorse pubbliche e, come ci è stato ricordato nella relazione al bilancio che voteremo, non vorremmo che emergessero nel tempo dati in controtendenza rispetto a una gestione finanziaria stabile.

Passo poi a indicare altri ordini del giorno presentati, che rispondono a nostro avviso all'impostazione di fondo che ho fin qui ricordato, per una migliore funzionalità dell'attività della nostra Assemblea e dei gruppi parlamentari.

Per quanto riguarda i gruppi parlamentari, crediamo sia giusto affrontare alcuni aspetti, il primo relativo al personale: queste professionalità sono state oggetto, negli anni, di ripetuti interventi da parte dell'Ufficio di Presidenza e del Collegio dei questori e sarebbero auspicabili ulteriori iniziative volte a salvaguardare i livelli occupazionali, le competenze e le professionalità acquisite nel tempo, a tutelare il potere d'acquisto dei loro redditi, a garantire l'accesso ai servizi di mensa self-service presso Palazzo Montecitorio, e al servizio bar dipendenti Montecitorio, attualmente precluso per alcuni collaboratori dei gruppi parlamentari. Sempre per quanto riguarda i gruppi parlamentari, a nostro avviso, una riflessione va avviata sull'impatto che l'intelligenza artificiale generativa avrà sulla nostra attività. La Camera dei deputati, la scorsa settimana, ha presentato i primi tre prototipi basati sull'intelligenza artificiale generativa, sviluppati a seguito della manifestazione di interesse promossa dal Comitato di vigilanza sull'attività di documentazione, presieduto dalla collega Ascani, che voglio ringraziare per il prezioso lavoro svolto.

L'iniziativa, avviata nel febbraio 2024, mira a valorizzare l'uso dell'intelligenza artificiale come strumento innovativo a supporto dei lavori parlamentari, della trasparenza istituzionale e del dialogo con i cittadini. I prototipi selezionati sono stati valutati sotto il profilo funzionale, architetturale e di sicurezza da focus group tecnico-scientifici.

I tre modelli presentati sono: “Norma”, assistente virtuale per l'analisi della produzione legislativa; “MSE”, sistema di scrittura assistita per emendamenti parlamentari; “Depuchat”, chatbot per facilitare l'accesso dei cittadini alle attività dei deputati. I tre modelli consentiranno a deputati e deputate di essere accompagnati con maggiore facilità nella fase di costruzione e preparazione degli emendamenti, accedendo a fonti interne della Camera.

La Camera dei deputati rappresenta, nel panorama delle istituzioni parlamentari, una delle esperienze più avanzate di utilizzo delle tecnologie digitali a supporto del lavoro delle istituzioni, attraverso l'integrazione, nei diversi processi di lavoro, delle soluzioni più innovative.

Con un nostro ordine del giorno, chiediamo di supportare i gruppi parlamentari per migliorare l'esperienza formativa del personale nell'applicazione delle tecnologie di intelligenza artificiale, in particolare di quella generativa, anche al fine di promuovere un livello sempre più alto di trasparenza e di conoscenza dell'attività svolta dai deputati, dagli organi parlamentari e dalle istituzioni nel loro complesso, e di contribuire, quindi, a rafforzare il rapporto con i cittadini e con la partecipazione democratica.

La politica ha sempre avuto una forte dimensione simbolica comunicativa. Oggi il rapporto fra politica e comunicazione ha raggiunto livelli di interdipendenza sempre maggiori.

A proposito di comunicazione, una riflessione va fatta sull'attuale sala conferenze stampa di Montecitorio - anche questa riflessione è oggetto di un nostro ordine del giorno -, una struttura che, in certe circostanze, non risulta adeguata a ospitare alcuni eventi programmati, per capienza, collocazione, disposizione e strumentazione multimediale. Servirebbe una sala conferenze stampa in un ambiente più adeguato, ampio e meglio attrezzato, in grado di migliorare la qualità del lavoro dei parlamentari, del personale e degli operatori, rendendo un servizio migliore a chiunque voglia assistere, in presenza o da remoto. Per queste ragioni, come ricordavo, abbiamo presentato un ordine del giorno dove chiediamo una diversa collocazione della sala conferenze stampa, con un'adeguata e sapiente disposizione della strumentazione multimediale, e comunque che venga ripristinato l'utilizzo dell'attuale sala stampa nei giorni di lunedì e venerdì.

Concludo, Presidente, rimarcando l'importanza di alcuni rilievi, che ho cercato di esporre sinteticamente, in particolare sulla CD-Servizi Spa.

Preannuncio, quindi, l'espressione del voto favorevole del mio gruppo sui documenti del bilancio, anche coerentemente alle considerazioni e agli apprezzamenti che ho fatto nel corso di questo intervento. Valuteremo, poi, successivamente, alcuni ordini del giorno di cui si è parlato anche qui, che sono stati preannunciati dai colleghi e che vedremo nel loro testo.