Esame di questioni pregiudiziali
Data: 
Martedì, 24 Novembre, 2020
Nome: 
Stefano Ceccanti

A.C. 2779

Grazie, Presidente. Viene voglia di trattare queste pregiudiziali iniziando da un noto detto che si usa soprattutto in Toscana e che ha due varianti; una, è: “Dove vai? Son cipolle”, l'altra è: “Dove vai? Porto cipolle”, per dire che questo strumento non c'entra niente con i problemi sollevati. I problemi sollevati in particolar modo dal parere del Comitato per la legislazione sono veri, in particolare il problema dei cosiddetti decreti Minotauro che si mangiano altri decreti precedenti e così via; tutti veri, ma un conto è presentare dei problemi e un altro conto è la scelta dello strumento con cui uno li fa valere. Se c'è un decreto sulla proroga dell'emergenza, quando è che io dovrei presentare una pregiudiziale?

Quando sono convinto che non si debba prorogare l'emergenza e non perché ci sono i “decreti Minotauro”, perché se l'emergenza c'è e bisogna prorogarla, il decreto-legge va fatto e non bisogna presentare delle pregiudiziali. Questa è logica minimale, che dovrebbe animarci tutti quanti.

Se si ritiene che sia necessario prorogare l'emergenza, è ovvio che si debbano prorogare tutta una serie di misure, quelle che ereditiamo da tutti i vari decreti-legge, a cominciare dal n. 19 e dal n. 33 del 2020, che in altre condizioni riterremmo eterogenee, perché vanno a colpire vari settori dell'attività pubblica e privata; ma se è una proroga dell'emergenza, questa proroga non può che dispiegarsi in maniera generalizzata, e quindi l'uso del criterio dell'eterogeneità in questo caso non funziona.

Ma per di più, non abbiamo noi costantemente richiesto che tutte queste misure, e soprattutto quelle che limitano la libertà, debbano essere introdotte soprattutto con norma primaria e di legge, e non solo affidate ai DPCM? Perché l'alternativa a emanare i decreti-legge sarebbe procedere quasi solo per DPCM, che è una cosa che tutti noi abbiamo criticato.

Allora, non neghiamo i problemi, anche l'altro grande problema di equilibrio istituzionale del monocameralismo di fatto, per cui siamo costretti, come in questo caso, quando ci arriva un testo per secondi a non poterlo emendare: concentriamoci su questi problemi veri con strumenti giusti, e lasciamo perdere le cipolle, che non c'entrano niente. Votiamo contro, quindi.