Esame e votazione di questioni pregiudiziali
Data: 
Mercoledì, 2 Luglio, 2014
Nome: 
Matteo Richetti

A.C. 2486

Signor Presidente, intervengo non senza qualche difficoltà in questo dibattito perché in realtà io faccio fatica ad intravedere le ragioni dell'incostituzionalità. 
Ci vedo, piuttosto, un provvedimento che va verso la piena attuazione della Costituzione. Infatti, non vorrei che sfuggisse a nessuno di noi la portata della discussione che abbiamo davanti. Dicevo di piena attuazione perché all'articolo 97 della nostra Costituzione è previsto che i pubblici uffici siano organizzati secondo disposizioni di legge che assicurino il buon andamento e l'imparzialità della pubblica amministrazione. Noi o inquadriamo questo provvedimento in questo tipo di obiettivo o ci limitiamo ad elementi di dettaglio. 
Io ho apprezzato che il collega Bragantini abbia messo l'appunto, abbia messo l'accento su questioni di metodo, aprendo anche a riflessioni di merito che possono essere condivisibili. Però, collega Bragantini, visto che ogni tanto accorciamo anche le distanze tra di noi, discutere sull'urgenza di un provvedimento sulla pubblica amministrazione è chiedersi come se fosse giusto intervenire su una frana, visto che sono vent'anni che la terra è in smottamento. Sì, io penso che sia giusto intervenire sulla frana, perché – non che il pubblico impiego rappresenti la frana di questo Paese – è un impegno assunto in maniera ufficiale dal Governo in quest'Aula. È la necessità urgente di un cambio di paradigma, anche per nostre responsabilità. 
Diciamolo a tutta quest'Aula: chi ha stereotipato in questi anni l'idea del pubblico impiego linkandolo al termine «improduttivo» si è preso una bella responsabilità, perché ha fatto dimenticare agli italiani che quando si parla di pubblica amministrazione si parla di persone che prendono a cuore il sapere, la cura, la sicurezza, la giustizia. O noi guardiamo a questo tipo di discussione, sapendo che questo siamo chiamati a riordinare, oppure discuteremo nel dettaglio, ed è importante. 
Io sugli elementi di merito non mi soffermo, perché sono legittimi, ma attengono alla discussione di merito ed è difficile individuare incostituzionalità circa provvedimenti che riordinano le sezioni distaccate dei TAR, ed è difficile ravvisare incostituzionalità sui provvedimenti che riguardano il contributo unificato. Certo, avrei preferito che Colletti avesse ricordato che, oltre al contributo unificato, con il processo civile telematico riduciamo anche qualche onere e qualche bollo. Ma può succedere qualche elemento di dimenticanza. Il tema è la sfida centrale che abbiamo davanti a noi. 

E se vogliamo stare agli elementi di merito e risponderci perché è urgente – permettetemi il richiamo forse troppo squisitamente politico e troppo poco tecnico –, non possiamo continuare un giorno a commentare i dati allarmanti sulla disoccupazione e il giorno dopo chiedere in quest'Aula di bloccare le riforme, perché le due cose vanno insieme. Bisogna che cominciamo a dircelo. Siccome oggi si apre un semestre nel quale chi si prende impegni a fare le riforme ha anche possibilità di fare investimenti pubblici, smettiamola di raccontarla, perché a un certo punto lo streaming finisce, i riflettori si spengono e rimane il lavoro che siamo in grado di produrre per questo Paese. E il lavoro che siamo in grado di produrre per questo Paese si misura proprio in questo: nella capacità di produrre quel cambiamento che libera energia e risorse. 
Allora, forse dovremmo chiederci insieme se è costituzionale aprire nella pubblica amministrazione un turnover reale che dà opportunità di impiego ai giovani e allora forse commentare in maniera un po’ coerente i dati sulla disoccupazione. È costituzionale finalmente applicare il fatto che chi va in pensione ci rimane e le opportunità sono per chi è fuori dal mercato del lavoro ? Io credo che a queste domande dovremmo tentare di dare una risposta e, confortato dal fatto che abbiamo l'esercizio di una supplenza nel caso che il Capo dello Stato avesse impedimenti – ma Colletti si è candidato a svolgere una supplenza impegnativa, grazie al cielo l'ordinario sta bene e svolge lui quel tipo di funzione –, voglio ricordare che il Partito Democratico non voterà contro questa pregiudiziale per spirito di partito. Ma voterà contro questa pregiudiziale perché non è sufficiente spiegare che, poiché queste cose le fa dopo vent'anni il Governo Renzi, questo è un motivo sufficiente per non votarle (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).