Discussione sulle linee generali
Data: 
Lunedì, 10 Dicembre, 2018
Nome: 
Andrea Rossi

A.C. 523-A ed abbinate

Grazie, Presidente. Intanto, per suo tramite, mi consenta di poter ringraziare il sottosegretario Salvatore Giuliano che, per conto del Governo, si è fatto latore, in tempi molto rapidi, di quella che è stata una nostra proposta e ha dimostrato come, attraverso la consapevolezza da parte di diverse forze politiche del Parlamento di operare nella giusta direzione rispetto a una proposta condivisa, si possa ovviamente arrivare in quest'Aula con una proposta di legge delega, in questo caso, che ci consenta di dare una risposta puntuale al mondo dello sport e al mondo della scuola; una risposta molto puntuale - lo sottolineo - e che, però, sicuramente è una proposta che porta alcune risposte che questo settore necessitava di avere ormai da diversi tempi.

Voglio anche ringraziare, di conseguenza, il relatore Mariani, il collega Marin e tutti gli altri colleghi della Commissione che, appunto, si sono fatti interpreti e protagonisti di questo percorso che è avvenuto, come dicevo prima, in tempi abbastanza brevi.

Con questa proposta di legge di delega penso che noi diamo forza a quella che è la Carta europea dello sport. In particolar modo, ci sono due articoli della Carta europea dello sport, gli articoli 1 e 5 che vorrei qui leggere, in cui si trovano in pratica le ragioni, in questa Carta europea, anche di questa legge delega.

All'articolo 1, che riguarda lo scopo della Carta, si dice che bisogna: “Garantire a tutti i giovani la possibilità di beneficiare di programmi di educazione fisica per sviluppare le loro attitudini sportive di base”, mentre l'articolo 5 - “Creare la base” - ci dice: “garantendo la formazione di insegnanti qualificati, in tutte le scuole”, “incoraggiando la creazione di legami adeguati tra le scuole o altre istituzioni scolastiche, i club sportivi scolastici e i club sportivi locali” e “favorendo l'educazione all'etica sportiva per tutti gli studenti fin dalla scuola elementare” ed è quello, appunto, che si cerca di fare attraverso questa proposta di legge delega.

Come dicevo, noi oggi diamo forza a un settore come quello dello sport, come ricordava bene il relatore Mariani nella sua relazione iniziale. Purtroppo, tale materia non sempre ha avuto la necessaria attenzione, la necessaria capacità di poter essere ascoltata e non sempre ha avuto anche la necessaria attenzione economica, perché il tema dello sport troppo spesso - e questo lo sa anche chi ha avuto la possibilità di fare l'amministratore nelle sue esperienze passate - è uno di quei temi, appunto, che è sempre stato relegato, purtroppo, un po' come una delega di serie B.

Invece, attraverso quest'intervento specifico di legge delega noi ridiamo quel giusto valore sociale allo sport. Diciamo che lo sport quindi, attraverso questo intervento, trova la sua giusta attenzione, anche perché - non dimentichiamocelo - stiamo parlando di un mondo composito, di un mondo che vede la presenza di oltre 10 milioni di atleti iscritti tra le diverse federazioni sportive nazionali e tra gli enti di promozione sociale. È un mondo, inoltre, che si relaziona con oltre 165 mila società presenti sul territorio italiano. Quindi, stiamo parlando, appunto, di qualcosa di straordinario per la sua presenza sul nostro territorio.

E allora noi siamo nelle condizioni, attraverso questo intervento, di dare forza a una richiesta, a una richiesta, appunto, di valorizzazione di questa realtà e sono due i filoni sui quali noi abbiamo cercato di costruire questa proposta.

Il primo filone è, appunto, quello dell'educazione motoria per la valorizzazione dell'individuo, la valorizzazione dello sport per dare forza e valore all'individuo e alle sue potenzialità; l'altra è la valorizzazione di una professionalità che in questo Paese è riconducibile ai laureati in scienze motorie, che troppo spesso non sono stati ascoltati e a cui invece noi riusciamo, attraverso questo intervento, a dare una risposta rispetto ad un grido d'aiuto che in diverse occasioni è stato rivolto anche al Parlamento.

Non dimentichiamoci, infatti, che c'è stata in quest'Aula la possibilità, nelle passate legislature, di esaminare alcune proposte di legge. Penso, ad esempio, alla proposta “Coccia, Fossati, Molea, Vezzali” nella XVII legislatura che, appunto, cercava di dar valore ai laureati in scienze motorie e oggi noi con questo intervento siamo nelle condizioni, appunto, di dare forza e dare una risposta, seppure ciò rappresenti un primo passo - seppure! - perché è evidente, come diceva il relatore Mariani, che molto probabilmente il passaggio più complicato che noi concediamo al Governo con questa legge delega sarà la necessità di raccogliere quelle che sono le risorse necessarie per un investimento sul mondo della scuola così importante.

In conclusione - anche perché poi avremo la possibilità, anche domani in dichiarazione di voto, di portare una posizione più articolata -, come ricordava il collega Mariani, il Partito Democratico ha presentato una proposta di legge un po' più articolata che non si fermava solo al rapporto tra scuola e sport, che non si fermava solo al tema dei laureati in scienze motorie ma che cercava di porre l'attenzione anche ad altre questioni, e penso a quella che era l'introduzione di una giornata commemorativa, consapevoli del fatto che già oggi esiste la Giornata dello sport del CONI che è il 3 giugno. Però, ad esempio, dato che noi pensiamo che la scuola svolga un ruolo fondamentale nel processo educativo e di crescita dell'individuo, noi avevamo chiesto la possibilità di valutare l'introduzione di una giornata a ricordo dei tanti eventi tragici che il mondo dello sport purtroppo ha dovuto affrontare, eventi di violenza ed eventi che comunque nulla hanno a che fare con il vero aspetto che è contemplato nella parola “sport” che è, appunto, il rispetto della relazione e dell'educazione.

Avevamo fatto questa proposta e avevamo cercato di portare l'attenzione sul tema delle professioni sportive e sul tema della managerialità nel mondo dello sport.

Inoltre, avevamo cercato di portare l'attenzione al rapporto tra scuole e sport per quanto riguarda soprattutto la presenza oggi, in tante scuole italiane, dell'associazionismo sportivo dilettantistico, che trova, appunto, in quelle scuole e in quei luoghi la possibilità di promuovere le specifiche discipline.

Nel momento in cui, appunto, c'è la possibilità di relazionarsi nel mondo delle scuole e dello sport attraverso l'associazionismo sportivo, è altrettanto giusto che ci siano delle convenzioni quadro che - nel momento in cui c'è una relazione con il soggetto comunque debole o potenzialmente debole, che è il ragazzo nella scuola primaria dai 6 agli 11 anni - garantiscano alcune caratteristiche delle società sportive dilettantistiche che, in relazione con il mondo della scuola, garantiscano, appunto, il soggetto potenzialmente debole.

Quindi, queste sono proposte che non disperderemo, sono proposte che ripresenteremo in quella che vorrà essere, da parte nostra, una legge quadro complessiva sul mondo dello sport e sulla sua governance, anche perché ovviamente abbiamo appena concluso una discussione in quest'Aula sulla legge di bilancio e in quest'Aula - e anche nella Commissione specifica -abbiamo portato, anche con un ordine del giorno, la nostra contrarietà, per esempio, al fatto che sul tema della trasformazione della CONI Servizi S.p.A. in Sport e Salute S.p.A. e, quindi, andando a modificare quella che è la governance del mondo sportivo non ci sia stata quell'adeguata attenzione e coinvolgimento non solo esclusivamente di quest'Aula e delle diverse rappresentanze politiche di quest'Aula, ma anche e soprattutto del mondo sportivo nella sua composizione articolata, che, come dicevo prima, non è fatta solo dal CONI, ma è fatta di federazioni, è fatta di enti di promozione sportiva, che sono, ovviamente, un po' il cuore pulsante, le istituzioni vere che governano oggi lo sport in questo Paese.

Ecco, lì abbiamo avuto, dal mio punto di vista, un esempio negativo di come costruire un processo di riforma del mondo sportivo. Qui, oggi, portiamo in quest'Aula, invece, un contributo positivo di relazioni, di condivisione e di sostegno anche da parte del Governo alla proposta che è arrivata dalla Commissione per portare un valore aggiunto nel mondo della scuola attraverso quello che dicevo prima. È una materia che ritengo fondamentale, nonché straordinaria nella sua varia complessità, che è, appunto, la tematica dello sport.