Signora Presidente, colleghi, il Paese, dopo la caduta del Governo Conte, ha rischiato una pericolosa crisi di sistema. Il Partito Democratico non poteva non accogliere l'appello del Presidente della Repubblica. Noi abbiamo avuto sempre stima e fiducia in lei, Presidente Draghi, sappiamo quanto sia stato fondamentale il suo lavoro per rafforzare la moneta unica e l'Unione europea. Per noi, l'appartenenza all'Europa è sempre stata un valore. Lei ha ragione quando sostiene che senza l'Italia non c'è l'Europa, ma fuori dall'Europa c'è meno Italia. Tanti cittadini hanno compreso, specie in questi mesi, l'importanza fondamentale dell'Unione europea. Forse, anche per questa ragione, il sovranismo è stato ridimensionato rispetto a qualche anno fa, anzi, forse è stata proprio la consapevolezza di questa scommessa persa sull'inutilità dell'Europa ad aver spinto alcuni a fare retromarcia su tutta la linea. Noi salutiamo con soddisfazione questo cambiamento radicale di posizione: è un bene che, dopo aver teorizzato l'uscita dalla moneta unica, adesso, si riconosca la strategicità e l'irreversibilità dell'Europa. Speriamo solo che questo riposizionamento non sia solo tattico, ma strategico. Certo, non è semplice credere a chi, per anni, ha inseguito le suggestioni di Putin, di Visegrád, di Trump, di Bannon, dell'Italexit e, ancora oggi, siede nello stesso gruppo di Le Pen e dell'estrema destra tedesca, ma, se la svolta fosse sincera, sarebbe un bene per l'Italia, atteso che contribuirebbe alla trasformazione del nostro sistema politico. Il Paese non ha bisogno di lacerazioni continue e di strappi, ma di confronto civile e risposte concrete. Questo è lo sforzo che deve fare questo Governo di salvezza nazionale. Condividere per una fase così drammatica il Governo del Paese non significa - è stato detto - annullare le differenze tra le forze politiche. Noi e la Lega siamo alternativi e abbiamo posizioni diverse su molti temi. Noi faremo le nostre proposte, lavoreremo sui programmi, anche con l'obiettivo di consolidare l'asse politico con una parte della vecchia maggioranza. D'altronde, è stato proprio lo sforzo unitario del campo democratico a consentire a tutti di arrivare con maggiore convinzione al sostegno di questo Governo. L'unità di queste forze può aiutare l'Esecutivo, ma anche costituire il punto di partenza di un percorso politico da allargare nel Paese ad altre formazioni ed esperienze, con l'obiettivo di ricostruire un rapporto fecondo con la società e i cittadini.
Il successo di questo Governo sarà misurato innanzitutto dalla sua capacità di dare risposte alle diverse emergenze del Paese. Il Partito Democratico ha indicato le sue priorità, ne hanno parlato nel corso del dibattito le colleghe e i colleghi che sono intervenuti: scuola, digitalizzazione, vaccini, sanità, politiche attive del lavoro e di genere, industria verde, per non essere più costretti a scegliere tra salute e lavoro, come purtroppo accade ancora a Taranto e in tante altre parti d'Italia. E poi lotta alle diseguaglianze e alla povertà, fisco progressivo, sostegno alle imprese. Chiederei anche attenzione massima per il Mezzogiorno d'Italia: servono investimenti significativi, sgravi fiscali per le nuove assunzioni, credito d'imposta, opere infrastrutturali, dotazioni tecnologiche, ma occorre anche una visione strategica che assegni al Mezzogiorno, cerniera tra due continenti, una missione straordinaria affinché l'Italia intera possa giocare un ruolo da protagonista nel Mediterraneo.
Il Partito Democratico, e concludo, condivide i propositi programmatici enunciati dal Presidente Draghi e sosterrà questo Governo con grande lealtà. Il suo Governo, come lei ha detto, Presidente, nasce anche grazie al passo in avanti di alcune forze politiche per rispondere alle necessità e alle urgenze del Paese, tra le quali, e ho concluso, secondo noi c'è anche il rafforzamento delle istituzioni e della loro credibilità. Forse è utile cominciare a discutere di quelle riforme istituzionali ed elettorali necessarie per permettere alla nostra democrazia di essere più forte. Per tutti questi motivi, noi voteremo la fiducia al suo Governo.