Colleghi, Presidente del Consiglio, voglio chiarire da subito quale sarà il nostro atteggiamento sulla politica estera e di difesa. Noi non saremo all'opposizione in modo preconcetto, ma lo saremo se la vostra azione dovesse indebolire la credibilità internazionale dell'Italia e ogni volta che cercherete di allontanarci dall'obiettivo di un'Europa più forte perché unita.
Allora, iniziamo per l'unica novità concreta annunciata ieri da lei, Presidente del Consiglio, sulla politica estera. A parole, il Governo continua a ribadire che l'Europa è la nostra casa, che gli Stati Uniti sono il nostro alleato privilegiato, ma poi, nella pratica, l'atto qualificante con il quale volete presentarvi sulla scena internazionale è stato quello di agire nel consesso europeo con lo scopo di togliere le sanzioni alla Russia: questa posizione isola l'Italia Allo stato, saremmo l'unico Paese europeo a proporlo. Ieri, l'annuncio sulle sanzioni ha scatenato gli applausi al Senato, ma perché vi piace l'idea di un'Italia sola in Europa e più vicina a Putin? Quella contro le sanzioni è una posizione che legittima il comportamento aggressivo della Russia verso l'Ucraina. Le sanzioni esistono perché la Russia ha invaso l'Ucraina e perché continua a non rispettare gli accordi di Minsk. Togliere le sanzioni significa accettare, di fatto,
questo comportamento nell'ordine internazionale (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). È questo che noi vogliamo? Lei, Presidente del Consiglio, ieri, ci ha indorato questo esordio di politica internazionale raccontandoci d'interesse umanitario. Cito il suo discorso: vogliamo togliere le sanzioni che rischiano di mortificare la società civile russa. Ma di quale società civile russa stiamo parlando? Le sanzioni oggi colpiscono 150 oligarchi, alti funzionari russi o della Crimea, guerriglieri e Ministri delle Repubbliche separatiste.
Sono questi la società civile di cui voi vi volete preoccupare (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)? Oppure siete preoccupati delle undici grandi imprese russe, le cinque maggiori banche del Paese le tre major petrolifere e le tre grandi aziende belliche della Russia? Perché se davvero c'è tanta attenzione alla società civile russa, lei, Presidente del Consiglio, non spende una parola per il capo dell'opposizione Naval'nyj, che oggi è incarcerato perché dice di no al Governo che non ammette critiche? Perché l'idea di togliere le sanzioni alla Russia legittima l'uso della violenza contro altri Stati sovrani. Se è una proposta che lascia sola l'Italia in Europa, se è un regalo agli amici di Putin, allora perché tanta insistenza? Ci fate pensare che forse c'è qualcuno tra i partiti di Governo che deve restituire un favore a Mosca (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Noi su questa proposta non staremo vicini alla Russia di Putin; noi staremo dalla parte dell'interesse dell'Italia e dell'Europa. Se, però, voi vorrete promuovere azioni per la stabilità e la pace nel Mediterraneo, in Libia, in Siria, in Libano, se vorrete aumentare le spese per la cooperazione, se vorrete modernizzare le Forze Armate impegnate nelle missioni di pace, se vorrete aprire nuove sedi diplomatiche nei continenti dove c'è voglia e bisogno d'Italia, allora ci troverete; ma, se alle aziende e ai lavoratori italiani del settore dell'acciaio il Governo preferirà stare con Trump, se continuerete, contro ogni evidenza, a dire che il nostro miglior alleato in Europa è Orban che è il primo ad aver rifiutato di prendersi anche solo un migrante nel ricollocamento europeo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), se continuerete a non difendere l'Italia nella revisione di bilancio, a partire dalle politiche agricole, se continuerete a usare frasi razziste, come avete fatto con la Tunisia, quando noi dovremmo rafforzare la collaborazione con questi Paesi impegnati nella lotta contro i trafficanti e contro il terrorismo, allora ci troverete all'opposizione: ogni volta che cercherete di rendere l'Italia più fragile più debole più sola ci troverete all'opposizione, a difesa alla difesa dell'interesse nazionale e dell'Europa nel mondo (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Liberi e Uguali).