Dichiarazione di voto
Data: 
Lunedì, 13 Maggio, 2019
Nome: 
Gennaro Migliore

A.C. 1616

Signor Presidente, mi farebbe piacere raccontare a quest'Aula quale potrebbe essere la prospettiva di questo Paese nelle mani di una serie di improvvisati riformatori costituzionali che si sono arrogati il diritto di intervenire senza coerenza su una serie di argomenti decisivi per lo sviluppo della democrazia nel nostro Paese, invece sento un clima distratto, all'interno di quest'Aula e anche, a dir la verità, nel Paese, rispetto ad un metodo che viene utilizzato per rammendare alcune bandiere logore, strappate, che il MoVimento 5 Stelle ormai sta perdendo per strada e che di volta in volta vuole cercare di rinvigorire, addirittura con una tecnica, quella dello spezzatino della riforma costituzionale, che, a nostro giudizio, a giudizio del Partito Democratico, rappresenta un rischio, sia dal punto di vista del merito e del contenuto sia dal punto di vista della prospettiva che apre rispetto ad una stagione che, invece, si poteva anche discutere con serenità a valle di un tentativo realmente riformista, come era stato quello che poi ha portato al referendum che ha bocciato la riforma costituzionale che avevamo proposto noi, e che invece si perde all'interno di una dinamica più di carattere parlamentare che di una vera capacità di interessare le persone su questi argomenti.

Stiamo attraversando, quindi, una fase molto complicata, una fase nella quale questa sequenza di riforme veniva immaginata come una potenziale crescente dismissione - dal nostro punto di vista - del potere della democrazia rappresentativa a favore di un avvicinamento - presunto, ovviamente - nei confronti delle persone. Insomma, un'idea, a partire dal referendum propositivo passando per la riduzione del numero dei parlamentari e concludendosi con questa sorta di eternizzazione di una legge elettorale pensata per un altro contesto, che proponesse una specie di geometrica potenza della capacità riformatrice di questo Governo di fronte ad un'esigenza, che sarebbe quella di avvicinare le persone e addirittura, come ho sentito dire, di rendere più autorevole la figura del rappresentante in Parlamento.

Ebbene, dalla geometrica potenza, che io non percepisco, perché in realtà mi sembra che sia soprattutto una bandiera ideologica, si arriva all'aritmetica impotenza di definire quelle che sono le circoscrizioni, quelli che sono i perimetri elettorali dentro i quali si manifesteranno una serie di sbarramenti impliciti, di limitazione della rappresentanza, di impossibilità di avere i propri rappresentanti seduti all'interno di quest'Aula, perché a un certo punto bisognava dare il segnale che la riforma dei parlamentari, della riduzione dei parlamentari, fosse incastrata ad una legge elettorale che non dovesse essere più discussa. Eppure io vorrei ricordare che i principali oppositori alla legge che pure noi abbiamo votato, quella del Rosatellum, che ovviamente rivendichiamo come legge sostenuta dalla nostra maggioranza di allora, furono proprio i rappresentanti del MoVimento 5 Stelle. Assolutamente incongrua, quindi, questa opposizione, senza nessun tipo di questo favore, senza nessuna considerazione di quella che era stata l'opposizione precedente; una posizione incongrua che rappresenta esattamente il sentimento dell'eternamente presente che viene rappresentato oggi dal MoVimento 5 Stelle. Voi vi state assumendo la responsabilità di rendere questa legge elettorale come un vestito stretto nei confronti di una possibile riforma costituzionale. Dico possibile, perché è del tutto evidente la scena piuttosto patetica che viene offerta dal Governo giorno per giorno, nel momento in cui vi sono sempre crescenti motivi di tensione, di incapacità a governare, che cercano di mascherare anche facendo la voce grossa nei confronti di chi sta operando in questo Paese per il bene e non per il male. Voglio qui utilizzare questi pochi minuti per ringraziare l'elemosiniere del Papa per un gesto di disobbedienza civile, al quale un Ministro dell'Interno non può rispondere “allora paghi 300 mila euro di bollette arretrate”, perché lui di arretrati ne ha 49 milioni. Questo solo per dire che abbiamo bisogno di maggiore rigore istituzionale, e rigore istituzionale si vede anche quando si applicano le leggi.

Quindi, voi fate una legge rispetto ad un Parlamento ipotetico di 400 deputati e 200 senatori, ma ci sono stati altri colleghi che, prima di me - il collega Fornaro, il collega Magi, altri colleghi -, hanno spiegato che cosa significhi in termini di limitazione della libertà dei cittadini di esprimere i loro rappresentanti. Certo, se uno pensa che questi cittadini poi potranno autorappresentarsi attraverso ipotetici strumenti di democrazia diretta, è evidente che non esiste la connessione, ma siccome esiste ancora una Costituzione che prevede un regime parlamentare, voglio fare una semplice valutazione: ci sono delle regioni che, in virtù della riduzione - in particolare al Senato, ma anche alla Camera -, penso al Friuli Venezia Giulia, al Molise, alle Marche, alla Basilicata, alla Liguria, al Trentino Alto Adige, avranno una rappresentanza solo nei partiti maggiori.

 

E ovviamente questa limitazione della rappresentanza riguarderà anche, per formazioni che magari sono parte del pluralismo democratico del nostro Paese, formazioni che, non per lo sbarramento previsto dalla legge, ma per lo sbarramento implicito all'interno delle singole circoscrizioni elettorali, non potranno avere una rappresentanza, in particolare al Senato, ma anche alla Camera. Allora, vorrei chiedere alla maggioranza, in particolare al MoVimento 5 Stelle: Voi chi intendete rappresentare? Quali sono le esigenze che volete rappresentare, diminuendo il potere democratico dei cittadini e degli elettori? Perché non avete immaginato che almeno vi potesse essere un adeguamento - questo sì - di una nuova legge elettorale rispetto alla quale si potessero valutare anche le congruità che vengono legate anche ad una diminuzione, che non è solo aritmetica? Perché siete impotenti, denunciando peraltro, con le relatrici che erano nel precedente provvedimento, che queste sono delle aporie, dei problemi ben noti a chi sta scrivendo questa legge e magari, non dicendo neanche ai vostri colleghi - e concludo - che la precedente legge non potrà essere più emendata e che quindi il terzo e il quarto passaggio, le seconde letture di Camera e Senato, saranno solo eventualmente o confermative o negative? Perché? Ed è per questo ovviamente, che in continuità con il precedente provvedimento, votiamo contro. Voi non state facendo il vostro dovere di spiegare agli italiani di cosa oggi ha bisogno il Paese. E perché - lo dico proprio con una battuta, perché non voglio rubare tempo né agli altri interventi, né ad un'interlocuzione che io avrei preferito più salda -, oggi ascolto la voce così opposta di Forza Italia e ieri invece - e ho concluso - abbiamo dovuto vedere il soccorso di Forza Italia alla riduzione dei parlamentari? Non sono due cose collegate, collega D'Ettore, non sono due cose collegate? Io penso di “sì” ed è per questo motivo che vanno dismessi qualsiasi atteggiamento e qualsiasi attitudine ipocrita e va detta la verità. Voi state facendo solo propaganda.