A.C. 2171
Grazie, Presidente. Presidente, colleghi, rappresentante del Governo, preannuncio subito il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico, che esprimeremo con senso di responsabilità perché, oggettivamente, i ritardi si stanno accumulando. Lo diciamo perché abbiamo a cuore questa legge, la n. 46 del 2022, al cui iter abbiamo lavorato per intero con esponenti del nostro partito a livello sia parlamentare, sia ministeriale a seguito della sentenza, che è già stata ricordata, della Corte costituzionale n. 120 del 2018, che è intervenuta su quell'articolo del codice militare che prevedeva l'illegittimità dell'esercizio delle attività sindacali a carattere militare, dando inizio a un percorso partecipato e condiviso caratterizzato da grande ascolto, che ci ha portato all'approvazione della legge. Questa prevedeva tempi ben precisi per l'esercizio delle deleghe che non sono stati rispettati, cosa quindi che ha creato un vuoto in assenza di una disciplina transitoria.
Oggi dobbiamo, pertanto, intervenire, ma non è la prima volta che lo facciamo, siamo già intervenuti quest'anno per garantire che l'esercizio del 2024 andasse avanti in attesa della contrattazione, che deve decidere sulle modalità di svolgimento dei distacchi, dei permessi retribuiti e dell'attività sindacale. Avevamo trovato una norma transitoria che prevedeva un distacco ogni 2.000 unità di personale e un'ora di permesso retribuito a ogni unità di personale. Andiamo a riproporla ancora all'articolo 1 per permettere di andare avanti con la contrattazione. Prevediamo, inoltre, una proroga delicata perché incide su un tema che ancora non permette a pieno di spiegare le potenzialità dell'esercizio delle associazioni professionali a carattere sindacale. Mi riferisco al tema di come normare e definire l'esercizio e la limitazione all'attività sindacale in un comparto oggettivamente delicato, in cui si deve trovare un equilibrio tra diritto ad esercitare le libertà sindacali e le esigenze di servizio, soprattutto nei teatri più complicati come le missioni internazionali o alcune operazioni delicate legate all'ordine pubblico. Il personale impiegato in questione, oggettivamente, ha limitazioni alle attività sindacali, ma bisogna trovare il giusto equilibrio.
Penso che non si debba perdere ulteriore tempo, che si debba andare avanti, anche perché arrivano segnali di preoccupazione da tutti i sindacati in merito alla ricerca di questo delicato equilibrio tra le esigenze di libertà sindacale e le esigenze operative sul teatro, equilibrio che mette insieme sia chi fa attività formativa, sia chi è sul campo. Il fatto che a chi fa attività formativa debba essere impedito di fare una serie di attività sindacali minime è oggettivamente preoccupante.
Quindi, invito il Governo ad accelerare, a promuovere un lavoro di ascolto alle associazioni sindacali. Esprimiamo un voto favorevole su questa proroga e sul fatto che si possa andare avanti in una fase delicata di contrattazione con una disciplina transitoria. Il nostro voto favorevole non deve essere scambiato per una condiscendenza rispetto ai ritardi che non avrebbero dovuto esserci. Il nostro voto favorevole rappresenta, invece, prima di tutto uno stimolo ad accelerare, a mettere in campo la giusta attenzione rispetto ai rilievi che le associazioni sindacali ci hanno fatto pervenire. Tutti noi ribadiamo in tante occasioni - lo stiamo facendo tutti, anche nel dibattito di oggi - la gratitudine per gli uomini e le donne in divisa, per il loro impegno per il Paese, per quanto rendono onore all'Italia nelle missioni di pace. Ecco, dare loro certezze su come esercitare le proprie libertà sindacali è un modo per rendere concreta questa gratitudine.