Discussione generale
Data: 
Lunedì, 7 Aprile, 2025
Nome: 
Stefano Graziano

A.C. 2171

Grazie, Presidente. Innanzitutto è utile ricordare che la legge 46 del 2022, è una legge a cui noi teniamo particolarmente perché è una legge che fu fatta facendo un lavoro sia in Parlamento, sia al Governo, con le nostre rappresentanze e dopo una sentenza della Corte costituzionale che, nella sentenza 120 del 2018, prevedeva la sindacalizzazione e quindi la possibilità di associazioni professionali di tipo sindacale all'interno delle Forze armate.

Iniziamo con il dire che però i tempi non sono stati rispettati. Noi già nel 2024 abbiamo chiesto di rispettare quei tempi, non sono stati rispettati, e siccome per noi è prevalente la posizione della contrattazione sindacale - in questa fase - e siccome non c'è una norma transitoria, da questo punto di vista, siamo stati convinti a realizzare, di fatti, una nuova proroga perché, nei fatti, questo è quello che si sta chiedendo. E allora, mi permetto di dire, se i tempi, da questo punto di vista, non sono stati rispettati la prima volta, è chiaro ed evidente che c'è una posizione molto delicata da definire, però penso che possa essere definita: cioè tra quella che è, in un certo momento, la libertà di espressione sindacale e dall'altro l'esercizio di quella che è la posizione nelle missioni internazionali, nelle operazione di polizia giudiziaria, nelle operazioni che possono essere di svolgimento delle attività operative delle Forze armate, ma dall'altro anche la libertà di espressione sindacale ha un valore.

Quindi è evidente che noi stiamo su un crinale, da questo punto di vista, molto delicato. Però noi abbiamo già definito - e avevamo già definito - una norma, di fatti, transitoria: cioè 1 ora annua per ogni iscritto e 1 distacco ogni 2.000 unità (1 unità ogni 2.000 iscritti). Io penso che però, un po' un lavoro andava fatto, cioè andava realizzata una condizione per la quale ci potesse essere un avanzamento, da questo punto di vista. Allora noi abbiamo detto che siamo ancora favorevoli, perché per noi prevale la contrattazione sindacale, rispetto a questo. Però abbiamo anche chiesto, altresì, che le associazioni professionali - che possono essere sindacati nelle Forze armate - fossero ascoltate lì dove c'è una difficoltà, e si capisse quali sono le loro richieste che stanno arrivando, soprattutto lo dico, Presidente, tramite lei al Governo.

Cioè è importante ascoltare, provare a tenere conto di quelle che sono le loro richieste in particolare, perché è evidente che c'è un crinale delicato, ma dall'altro ci sono anche quelle che si stanno organizzando, da questo punto di vista, che probabilmente possono dare un suggerimento utile che comprenda quelle che sono le reali esigenze di chi poi sul territorio o meglio nel mondo del lavoro - cioè gli operatori che stanno lì nel settore - possono dare una mano, da questo punto di vista.

Quindi noi abbiamo detto, con chiarezza, di portare e di correggere quelle che sono le possibili condizioni che si possono realizzare però, dall'altro, chiediamo quindi la velocizzazione di quella che deve essere una decisione e dall'altro l'ascolto di quelle associazioni professionali di tipo sindacale che possano dare questa condizione. Abbiamo detto che, da questo punto di vista, avremmo votato a favore di questo provvedimento. Lo abbiamo già fatto in Commissione, ma chiediamo l'impegno al Governo di definire quelli che sono poi questi decreti perché già più volte è accaduto, in particolare nel 2024, dove già si è andati in quella direzione.

Quindi penso che questi sono i due punti cardine sui quali, a mio avviso, si può trovare una velocizzazione per la quale è utile, che serva probabilmente a definire quelle che sono quelle linee guida e che possa portare i decreti, da questo punto di vista, a definire per sempre quelle che sono le associazioni professionali di tipo sindacale nelle Forze armate.

Così si conclude un iter che è iniziato con la sentenza della Corte costituzionale del 2018, è approdato in Parlamento attraverso la legge n. 46 del 2022, e che però, attraverso i decreti attuativi, a mio avviso ha bisogno di fare ancora qualche passo per chiudere definitivamente quello che è iniziato quasi 7 anni fa con la sentenza della Corte.