A.C. 2313
Grazie, Presidente. Onorevoli colleghe, onorevoli colleghi, relatore, rappresentante del Governo, oggi siamo in discussione generale per presentare e per affrontare anche nell'Aula di Montecitorio, anche in Parlamento, il disegno di legge n. 507, d'iniziativa del senatore Verducci e di altri senatori, che è composto di tre articoli e mira a promuovere la conoscenza e lo studio dei campi di prigionia, di internamento e di concentramento in Italia, anche nell'ottica di salvaguardare la memoria presso le future generazioni. Un disegno di legge molto importante, che il Senato ha già approvato. Vorrei usare le stesse parole che il senatore Verducci ha utilizzato in Senato per spiegare da dove nasce l'urgenza, l'importanza di questa iniziativa: “C'è una frase evocativa e molto forte di Calamandrei, che tutti noi conosciamo, ma che dovremmo continuamente tenere a mente, e trasmettere a voce alta alle nuove generazioni: se volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne, nelle carceri, nei campi, dovunque è morto un italiano per riscattare la nostra libertà, perché è lì che è nata questa nostra Costituzione”. Ecco, è da qui, da questa frase che nasce l'ispirazione di questa legge, dall'esigenza di non fare inaridire mai, presso le nuove generazioni, la storia grande della nascita della nostra Repubblica. Da qui l'esigenza di avere anche una mappa fisica, storica, di questi luoghi, che in Italia sono tantissimi, molti di più di quelli che conosciamo. C'è una stima fatta da un progetto di ricerca, patrocinato, tra gli altri, dalla Fondazione Museo della Shoah, dall'Archivio centrale dello Stato e dalla regione Toscana: 135 campi di concentramento, 85 campi di lavoro, 109 campi di prigionia, 15 campi speciali della Repubblica di Salò, a cui vanno aggiunte 85 carceri, 566 località di internamento, 34 località di confino e 8 località di soggiorno obbligato. Con l'instaurazione del regime fascista questi luoghi erano il perno del sistema repressivo contro gli oppositori politici: posti insalubri, condizioni di prigionia difficilissime, ritmi lavorativi disumani, sovraffollamento, totale mancanza di igiene, continue vessazioni fisiche e psicologiche. Migliaia di italiani: la meglio gioventù che non si piegò al fascismo e non tornò mai da questi campi.
Ecco, noi pensiamo che avere una mappa di tutti questi luoghi sia fondamentale, che sia importante che questa legge sia stata sottoscritta da tutti i capigruppo del Senato, di maggioranza e di opposizione, perché la memoria deve unire, non deve dividere. La memoria deve nutrire il presente, deve garantirci, attraverso anche la capacità fisica di riconoscere quei luoghi dove si sono consumate le pagine più buie della nostra storia, del nostro passato, di illuminare il nostro futuro.
Noi dobbiamo farlo e dobbiamo farlo insieme come istituzioni, dobbiamo farlo con iniziative come questa iniziativa, che è stata presentata nel primo Giorno della memoria della legislatura e che rappresenta un segnale molto forte, anche nei confronti di quei venti di odio e di intolleranza che si stanno muovendo nel mondo e che si stanno muovendo nel nostro Paese e che devono essere fermati. Ma devono essere fermati da una capacità di essere uniti nel riconoscere ciò che è stato, di essere uniti nel riconoscere i luoghi di ciò che è stato. Io ho provato una forte emozione recandomi, insieme al gruppo del Partito Democratico, a vedere il campo di Fossoli, pochi mesi fa. Ecco, quella è una realtà che è stata custodita, recuperata, spiegata, in cui si vede cosa è stato, cosa ha significato essere presi, portati, costretti a stare in un luogo e, poi, messi su quei treni che partivano per i campi dello sterminio. Io credo che chi entri in quei luoghi poi esca con una consapevolezza diversa, cioè sul fatto che questa pagina così orrenda della nostra storia non sia avvenuta solo lontano da noi, sia arrivata a bussare fino alle porte delle nostre case, sia così vicina alla storia delle nostre famiglie, delle nostre comunità e delle nostre città. Ecco, noi dobbiamo far sì che tutti questi luoghi possano vivere di questa luce e possano aiutarci veramente ad aprire gli occhi, a tenere aperti gli occhi nei confronti del futuro, senza dimenticare le pagine più nere nella nostra storia. Per questo è una legge così importante, per questo speriamo che possa essere, quanto prima, approvata anche dalla Camera.