Dichiarazione di voto
Data: 
Lunedì, 6 Agosto, 2018
Nome: 
Debora Serracchiani

A.C. 1004

Grazie, Presidente. Ma, vede, di solito la dichiarazione di voto serve per spiegare le motivazioni con cui vota un movimento politico. Io mi aspettavo, dalla dichiarazione di voto del MoVimento 5 Stelle, una spiegazione alla domanda con cui abbiamo aperto, oggi, la discussione sugli emendamenti, una domanda che oggettivamente era nell'aria da un bel pezzo, fin dall'inizio, da quando l'altra relatrice del MoVimento 5 Stelle ci ha spiegato che quello di oggi era il primo intervento di un nuovo corso, la prima pietra che veniva posata.

La prima pietra che veniva posata su un sentiero nuovo, lastricato verso non abbiamo capito cosa, ma insomma qualcosa di nuovo. Gli interventi che invece sono stati fatti dal Governo ci hanno detto, con grande chiarezza, lo ha fatto il sottosegretario Molteni ma anche altri, che questo provvedimento è un provvedimento che viene considerato in assoluta continuità rispetto al passato, in assoluta continuità rispetto alle decisioni già prese sia nel contesto europeo che nel contesto italiano. Ora io mi aspettavo, nella dichiarazione di voto del MoVimento 5 Stelle che questo nodo venisse sciolto, cioè che si ci venisse detto con chiarezza qual era la posizione del MoVimento 5 Stelle dopo aver ascoltato il relatore della Lega e cioè ci dicesse se effettivamente questo provvedimento viene considerato in continuità col passato, oppure se viene considerato un provvedimento nuovo. E, allora, in questo senso, mi aspettavo che la relatrice, o meglio, scusate, che chi ha fatto la dichiarazione di voto per il MoVimento 5 Stelle spiegasse al Partito Democratico anche perché alcuni emendamenti, che sono stati riconosciuti direi in modo anche piuttosto trasversale dall'Aula come emendamenti assolutamente interessanti, sui quali aprire una riflessione, hanno avuto, tutti, un parere contrario.

Ecco, io credo che la dica dichiarazione di voto avrebbe dovuto fare questo e invece ci siamo trovati di fronte ad una dichiarazione di voto che ha parlato soprattutto del Partito Democratico. Ora io capisco perché questo è stato fatto dalla onorevole collega, è stato fatto perché è difficile spiegare qual è la posizione del MoVimento 5 Stelle, è difficile spiegare qual è la posizione del MoVimento 5 Stelle perché il MoVimento 5 Stelle agisce, sul tema dell'immigrazione e della politica estera, esattamente come viene ordinato dal vicepremier Salvini. Quindi, se c'è un noi e se c'è un loro o se c'è un voi, la cosa che l'onorevole collega del MoVimento 5 Stelle non è stata in grado di fare, quindi, guardando da questa parte, diceva “loro” intendendo il Partito Democratico, bene quello che non riusciva a spiegare è che voi siete diventati “loro” e la decisione che avete preso oggi su questo decreto dimostra esattamente l'appiattimento del MoVimento 5 Stelle sulle politiche della destra, in particolare della Lega (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) che sono quelle della campagna elettorale, campagna elettorale che, in quanto a coerenza e affidabilità, non me ne vogliano i colleghi della Lega, sto per leggere quanto non ho scritto io, né ha scritto né mai dichiarato il Partito Democratico però le voglio ricordare, perché se in quest'Aula si fanno lezioni di coerenza, se in quest'Aula si fanno lezioni di affidabilità a chi ha avuto la responsabilità del governo del Paese, io mi sarei aspettata dall'onorevole collega proprio quello che ricordava la collega Quartapelle, Cioè, su un tema del genere, non possiamo avere colore politico. Su un tema del genere si chiede alla opposizione, così come alla maggioranza, di collaborare, si chiede all'opposizione che è stata al Governo e che quella strada l'ha tracciata, in

qualche modo di riuscire a sciogliere insieme i nodi più delicati di un contesto difficile, in cui governare è difficile, e governare questioni come i flussi migratori sono complessissime, in un contesto europeo fluido e incostante. E, allora, leggo, a proposito di lezioni di coerenza e di affidabilità – e scusatemi ancora, colleghi della Lega, ma non è il Partito Democratico che parla –: «Questo Matteo Salvini è un traditore politico, oggi ha perso definitivamente qualsiasi tipo di credibilità. La sua Lega Nord, dopo gli scandali degli investimenti in Tanzania e dei diamanti comprati da Belsito con i soldi pubblici, era arrivata al 3 per cento. Per risollevarsi, Salvini, in questi mesi, ha fatto un lavoro sporco: ha copiato e si è appropriato dei temi e di gran parte del programma politico-elettorale del MoVimento 5 Stelle ed è iniziata una finta campagna elettorale contro il sistema dei partiti, ma è tutto un bluff. Urlano: basta tasse, e le hanno alzate quando sono stati al Governo. Gridano: onestà e mettono i condannati nelle loro liste. Gridano: basta immigrati e hanno firmato il Regolamento di Dublino. Gridano: basta campi nomadi e quando erano al Governo hanno finanziato i campi Rom di mafia capitale, della giunta Alemanno. Gridano: tuteliamo i cittadini, e intanto Salvini in Europa votò il bail-in». Questo è il blog dei 5 Stelle, questo è quello che il MoVimento 5 Stelle ha dichiarato per tanto, tanto tempo, parlando della Lega (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

Quindi, io capisco che, oggi, si sia fatta la dichiarazione di voto, parlando del Partito Democratico, perché dire agli italiani che il MoVimento 5 Stelle sono loro e cioè la Lega è complicato e difficile.

Allora, cara collega, quando farà la prossima volta - e mi rivolgo al Presidente, perché lo riferisca alla collega, per suo tramite - una dichiarazione di voto, pensi al suo gruppo politico, pensi a spiegare agli italiani cosa state combinando, spieghi agli italiani qual è la vostra posizione, perché, vede, noi qui non siamo ancora riusciti a capirlo, noi qui non abbiamo ancora capito qual è la vostra posizione sugli immigrati. Infatti, se oggi sentiamo Di Maio, parla un po' come Salvini; se domani sentiamo il Presidente Fico, dice di non chiudere i porti, e, magari, Toninelli fa finta di non averlo fatto. Quindi, spiegateci qual è la vostra posizione, perché, signori, ho l'impressione che “voi” siate diventati “loro”.