Dichiarazione di voto
Data: 
Lunedì, 6 Agosto, 2018
Nome: 
Enza Bruno Bossio

A.C. 1004

Presidente, onorevoli colleghi e colleghe, ho sentito l'esigenza di intervenire perché bisogna francamente fermare questo rovesciamento della realtà. L'abbiamo già visto in quest'Aula con il decreto-legge cosiddetto Di Maio: un decreto-legge presentato come tutela del lavoro, così almeno sui social abbiamo letto, che supera il Jobs Act, che ripristina i diritti, che ripristina l'articolo 18; e invece poi è stato approvato un decreto-legge che non solo non supera nessun Jobs Act, e meno male, ma soprattutto aumenterà i rischi di licenziamento per i lavoratori, come già sta avvenendo. Ci si dice che si è d'accordo sull'obbligo vaccinale, e poi si è approva un emendamento che nei fatti abroga rinviandolo questo obbligo, coprendolo dietro l'ossimoro, ancora una volta del rovesciamento della realtà, dell'obbligo flessibile.

Oggi parliamo di diritti umani; e poi si chiudono i porti, perché si sono chiusi i porti senza che il Ministro Toninelli avesse il coraggio di dire che li aveva chiusi ! Anzi, è venuto il sottosegretario Dell'Orco, dicendo che non erano chiusi, ma semplicemente il Ministro dell'interno Salvini non aveva trovato il tempo, fra un tweet è un post su Facebook, di dire alle navi delle ONG di poter approdare nei nostri porti. Siamo al silenzio dissenso!

E poiché i dati non sono opinioni, e se leggiamo i dati dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni abbiamo il dato drammatico di 1.500 persone decedute mentre tentavano di raggiungere le coste europee, la rotta del Mediterraneo centrale verso l'Italia resta la più letale: 1.104 vittime registrate da gennaio, quasi quattro volte gli annegamenti sulla rotta della Spagna dove il numero degli arrivi oggi è superiore. E vogliamo parlare dell'UNHCR, di cui si sono riempiti la bocca tanti interventi del MoVimento 5 Stelle? Bene… Purtroppo male: più di 1.500 rifugiati e migranti hanno perso la vita, e questa situazione drammatica è avvenuta soprattutto dei mesi di giugno e luglio. La domanda, attraverso di lei, signor Presidente, ai colleghi del MoVimento 5 Stelle e al Ministro Toninelli: come si sentono oggi, quando ci sono questi 1.500 morti, a continuare a parlare di diritti umani?

E da ultimo, il sottosegretario Sibilia oggi ha dichiarato: non ci sono i soldi per lo SPRAR, non ci sono i soldi per Riace, perché non ci sono i soldi per il business.

Ma quale business? Quello di un sindaco povero che da vent'anni fa integrazione attraverso progetti gestiti con tutta la comunità. Perché non si va a toccare l'interesse del business speculativo privato e si blocca, come ha detto la collega Carnevali, la graduatoria dei progetti SPRAR? E su questo vogliamo chiedere (e l'abbiamo già chiesto in un'interrogazione): dove sono finiti questi soldi? I soldi e il finanziamento erano stati assegnati. La graduatoria è pronta, ma la dirigente dice che non ci sono i soldi e oggi il sottosegretario dice che non ci sono i soldi. Perché la verità - e concludo - è che in questo momento ci sono due maggioranze e due Governi: una sui social, che continua a fare la propaganda fatta in compagna elettorale, e una nelle Aule. Ma la democrazia italiana è solida e, prima o poi, qualcuno dovrà rispondere e rendere conto di queste bugie.