Dichiarazione di voto finale
Data: 
Mercoledì, 1 Dicembre, 2021
Nome: 
Stefano Lepri

A.C. 3374​

Presidente, onorevoli colleghi, il decreto-legge che ci accingiamo ad approvare in via definitiva si può considerare un provvedimento a contenuto multiplo, pur con una sostanziale omogeneità di scopo. Lo scopo è noto: contenere la pandemia e consentire il più possibile una normalità nelle attività lavorative, familiari, del tempo libero. In particolare, in questo decreto sono precisate le capienze massime per le varie attività. Il fatto che siano già passati quasi 60 giorni dall'approvazione in Consiglio dei Ministri, ci consente già oggi di trarre un giudizio positivo rispetto a quanto è stato previsto nel decreto, perché gli effetti sono sotto gli occhi di tutti.

Infatti, a condizione di possedere il green pass e di essere in “zona bianca”, oggi i tifosi sono tornati allo stadio, pur con una capienza ancora limitata al 75 per cento; oggi i turisti sono tornati a visitare i musei senza necessità del distanziamento; oggi gli amanti della musica e dello spettacolo possono tornare al conservatorio e ai teatri senza distanziamento e a piena capienza; oggi i giovani possono tornare nelle discoteche e i meno giovani nelle sale da ballo, pur con una capienza ancora ridotta. Anche molte delle altre misure che sono contenute nel decreto, ad esempio, le modalità del concorso per avvocato, il potenziamento delle sedi per le elezioni del 18 dicembre, le precisazioni sul trattamento dei dati personali, vanno tutte nella direzione di applicare le misure che ci hanno consentito di contenere la pandemia, ossia vaccinazioni di massa, green pass, uso della mascherina, distanziamento e igiene personale.

In queste ultime settimane, tuttavia, i dati sono in peggioramento e, pur non certo paragonabili, fortunatamente, a quelli drammatici dello scorso inverno, possiamo dire che occorre tenere alta la guardia, nonostante il fatto che l'Italia sia sicuramente, oggi, tra le Nazioni più virtuose. Ma è proprio per evitare un repentino peggioramento che il Governo ha previsto che, a partire dal 6 dicembre, sia necessario un green pass rafforzato, cioè non basterà più un tampone recente per ottenerlo per poter accedere agli spettacoli, agli stadi, alle sale da ballo, ai bar e ai ristoranti al chiuso.

Avremo modo nelle prossime settimane di discutere di questo, ma fin d'ora non possiamo che sostenere che anche questo previsto inasprimento è assolutamente ragionevole. Infatti, se la nostra Nazione è oggi indiscutibilmente un modello, ciò non ci deve esaltare o rassicurare, anzi, deve spingerci a mantenere alta la guardia. Per questo, ad esempio, consideriamo con favore la maggior tutela di chi viaggia. In questo decreto si prevede l'obbligo del green pass per i passeggeri di autobus con conducente, mentre nel nuovo decreto si prevede l'estensione del green pass ordinario anche nel trasporto pubblico locale e sui treni regionali. Eppure, ci sono ancora alcuni, nel nostro Parlamento, ormai solitari (mi riferisco ai colleghi di Fratelli d'Italia), che si ostinano, per solo calcolo politico, a negare la bontà della certificazione verde. Invece, il green pass appare sempre di più un potente, quanto rispettoso, incentivo. Sì, rispettoso: rispettoso non solo del molto discutibile rifiuto a vaccinarsi, ma rispettoso anche della salute di chi si è vaccinato e vuole vivere in sicurezza e rispettoso anche dei non vaccinati, che sono così almeno messi meno a rischio.

In questa sfida che l'Italia sta provando a vincere, grazie alla barra dritta tenuta dal Governo Draghi - e gli italiani lo hanno capito -, credo che sia stata finora esemplare la coerenza e la linearità tenuta dal PD e dai nostri gruppi parlamentari. Noi abbiamo sempre detto che occorre guardare con fiducia alla scienza e ai suoi progressi. Noi pensiamo che il vaccino serva anche per proteggere il prossimo e i più prossimi, perché non c'è libertà senza responsabilità. Noi crediamo che il green pass serva e rassicuri, perché riduce le paure e fa ripartire i legami, le relazioni, l'economia. Noi vogliamo che la faticosa normalità che abbiamo riconquistato non sia nuovamente messa a repentaglio. Noi, insomma, crediamo che gli italiani capiscano bene che cosa per loro è bene e apprezzino l'attuale guida. Per tutte queste ragioni, annuncio il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico.