Grazie, Presidente. Lo sport ha il potere di cambiare il mondo, ha il potere di ispirare, ha il potere di unire le persone. Lo sport può portare speranza dove una volta c'era solo disperazione. Disperazione è la parola chiave oggi. Siamo nella disperazione, colleghi, ma se ripensiamo alle parole bellissime di Nelson Mandela, lo sport può davvero cambiare il mondo e ridonarci la speranza - la speranza, appunto - tenendo uniti noi come Paese, come oggi questa legge olimpica ci tiene uniti come politica.
Se oggi tutti, qui dentro, non intendessimo lo sport davvero come strumento di coesione sociale, di sviluppo personale, individuale, economico, e non scommettessimo sugli effetti taumaturgici che lo sport ha sullo sviluppo della società, sulla crescita culturale, economica, fisica, morale, della collettività, qui sembreremmo dei marziani oggi, a parlare di una legge, di qualcosa che avverrà tra sei anni, quando qui contiamo ancora i morti e c'è la disperazione intorno. Il Paese è così malato e non facciamo che accrescere, accendendo i media e leggendo la televisione, la nostra disperazione.
E invece eccoci tutti qui, in assoluta unanimità, a insistere sulla legge olimpica come straordinaria occasione di ripartenza del Paese, una iniezione di fiducia, pur nelle tenebre di oggi. Sì, perché i grandi eventi sportivi hanno davvero un forte impatto socio-economico sul territorio che li ospita: non solo ne permettono la valorizzazione, ma sono anche uno strumento di rigenerazione urbana e l'occasione per investire in nuove strutture e nuove infrastrutture, e modernizzare quelle già esistenti.
La costituzione della società in house “Infrastrutture Milano-Cortina 2020-2026”, che opererà su indicazione del comitato organizzatore, persegue appunto questo fine: la realizzazione delle opere infrastrutturali per i Giochi del 2026, che devono essere un volano di crescita e riqualificazione dei territori ospitanti, con benefici per tutta la collettività, e guai - guai! - se si trasformassero in quelle cattedrali nel deserto già tristemente note, che hanno reso meno orgoglioso il nostro Paese di essere testimone di sport.
Milano-Cortina sarà davvero un binomio straordinario di sport e turismo: devono essere concepiti, questi due grandi eventi, non solo come contributo al rilancio economico dei territori ma avranno anche un impatto forte socio-culturale e psicologico sulla collettività. Pensiamo solo a come lo sport riesca a contribuire all'identità nazionale o pensiamo alle strutture e ai servizi che permarranno a disposizione della popolazione a beneficio della qualità psicofisica delle persone.
Più che mai oggi è importante saper sfruttare al meglio queste occasioni per dare un segnale all'intero Paese che lo Stato c'è e vuole aiutare i settori maggiormente colpiti dalla crisi; penso, infatti, al turismo, e che è indispensabile continuare oggi più che mai a guardare al futuro e che l'Italia sta dimostrando di essere un Paese che non si arrende, che non si deve e non vuole arrendersi e che proprio dall'unità trova la sua forza. Numerosi studi sull'impatto economico e finanziario si sono susseguiti ed hanno mostrato ricadute positive sull'intero territorio, sulle intere regioni e i territori interessati: il comune di Cortina, di Belluno, Trento e Bolzano e poi Milano, quella Milano così duramente colpita che fa male al cuore oggi vedere in ginocchio e che è il cuore pulsante della Lombardia e il motore pulsante dell'economia nazionale. Lo studio commissionato dalla Presidenza del Consiglio all'università “La Sapienza”, presentato un anno fa, a marzo del 2019, afferma che il totale degli investimenti previsti ammonta a 346 milioni di euro, finanziati per il 58 per cento dalle amministrazioni locali e per il restante 42 per cento dai privati. Dall'altro lato, c'è poi l'indotto economico che i giochi olimpici genereranno pari a 5,6 miliardi, oltre a 22 mila posti di lavoro creati ad hoc per l'evento. Infatti, gli sportivi con i propri team, gli addetti ai lavori, i tifosi, che poi diventano immediatamente turisti del nostro territorio, possono investire parte del loro tempo libero in attività che non sono solo quelle del dormire, del mangiare, ma sono quelli dello shopping, sono le attività culturali, la visita di mostre, con un indotto di un miliardo circa e 450 milioni di plusvalore. Dunque, l'abbiamo detto che i giochi contribuiranno positivamente alla crescita economica del Paese e gli investimenti saranno compensati da tutti quegli introiti diretti o indirettamente connessi perché lo sport, in combinato disposto con la bellezza del nostro Paese, esercita un'attrattiva unica al mondo. Sì, le olimpiadi faranno crescere il nostro PIL, e lo diciamo con orgoglio in un momento in cui si parla di recessione dell'intero pianeta, in cui si parla di infausti presagi sulla decrescita del nostro PIL; e queste cifre oggi sono una vera e propria boccata d'ossigeno per il Paese. E Torino? A Torino gli ATP Finals costituiscono l'evento che chiude l'anno tennistico; Torino sarà la quindicesima sede dal '70, anno in cui nasce l'evento. È previsto un indotto economico di circa 600 milioni di euro in cinque anni e una spesa di circa 150-200 milioni. L'Italia da anni sta dimostrando di essere un Paese affidabile e leader nel mondo del tennis, sia con gli Internazionali di Roma, sia con le Next Gen di Milano, eppure, anche in questo caso, il bilancio è più che positivo. Un'ulteriore prova sono i dati di Londra, luogo in cui le Finals si sono svolte negli ultimi quindici anni, il cui valore commerciale è di circa 2 miliardi di dollari con una presenza totale di quasi 2 milioni 800 mila spettatori. Però, le ATP Finals non sono solo una fonte di guadagno ma anche un evento prestigioso che porterà visibilità a tutto il movimento tennistico italiano. Il grande tennis torna a casa nostra e sarà compito della Federazione Italiana curare ogni attività organizzativa ed esecutiva inerente allo svolgimento dell'evento. Nasce in questo senso l'emendamento all'articolo 9, comma 2, in cui sono disposte le risorse destinate alla Federazione Italiana Tennis, pari a 3 milioni di euro per il 2020. Sarà compito della FIT trasmettere annualmente, oltre che alla conclusione delle attività organizzative, una relazione consuntiva precisa al fine di garantire la massima trasparenza sull'utilizzo dei fondi pubblici, cosa di cui oggi più che mai si sente la necessità: trasparenza.
Milano, Cortina e le Finals di Torino saranno quindi un'opportunità per il turismo locale e quello straniero, una fonte di ricchezza che non si deve limitare alle attività olimpiche; comporteranno, infatti, un aumento in termini di ricchezza: immobiliare, commerciale, crescita occupazionale e valorizzazione del brand Italia.
In conclusione, mi piace ancora una volta sottolineare e ripetere che parlare oggi, in un momento in cui tutto è drammaticamente fermo, è essenziale per riaccendere la speranza perché, per dirla con il grande poeta Valléry: la vita non ha valore se non è un fuoco che rinasce senza sosta.