Grazie, signor Presidente. In premessa, vorrei dire una cosa che probabilmente in un'altra temperie storica e politica sarebbe stata superflua, ultronea; vorrei dire alla collega Meloni che noi non pronunceremo mai parole come: un Paese libero dalla destra o dalla sinistra, perché abbiamo troppo amore per la democrazia e sappiamo, quando hanno iniziato a circolare frasi di questo genere, poi, come è andata a finire Lo dico nel rispetto dei ruoli istituzionali e anche nel ricordo di chi, qui, ha passato una vita e forse avrebbe dovuto passare molto più tempo rispetto a quanto gli è stato concesso da chi riteneva di liberarsi di lui. Una domanda a lei, Presidente, nel rispetto del suo ruolo e della sua funzione. Dov'è il Ministro Salvini? Continua a disertare tutti gli appuntamenti che riguardano questa istituzione parlamentare, anche su un provvedimento che porta la sua impronta, che porta la sua demagogica propaganda, che porta la sua ideologia paranoica. Anche in questo momento, lui si rifiuta e latita. Latita da tempo nella I Commissione - gliel'ho scritto più volte, da dodici mesi si rifiuta di venire nella nostra Commissione a illustrare il suo lavoro -, dalla Commissione antimafia poi si guarda per non rispondere delle sue amicizie compromettenti (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) e in quest'Aula non viene perché ha paura di rispondere, diciamo le cose come stanno, di rispondere alle domande che legittimamente l'opposizione pone sul tema della sicurezza nazionale, in particolare, in relazione a quello che è stato definito Moscopoli, il nostro casalingo Russiagate.
Ha paura di dire alcunché, paura perché forse le sue frasi potrebbero essere smentite da successivi sviluppi dell'inchiesta e quindi dalla possibilità di essere contestato per menzogna. Un Ministro che latita è un Ministro latitante e, come tale, chiede la fiducia in contumacia. A lei chiedo perché non ha difeso fino in fondo le prerogative di noi parlamentari, anche la sua prerogativa di Presidente, perché non lo ha fatto quando si è trattato di rinunciare a quelle che erano le prerogative nostre di poter audire le organizzazioni non governative umanitarie: perché c'era un diktat di Salvini che impediva alla Camera di ascoltare le parole della Sea-Watch, si badi bene, non di quella che lui ha definito in maniera sprezzante, da bullo, “sbruffoncella” o “zecca tedesca”, ma un'organizzazione che ha nella trasparenza e nel prestigio internazionale anche la forza di raccogliere tanti finanziamenti che poi le consentono di fare un'opera utile anche per il nostro Paese, oltre che per il senso di umanità.
Vi dava fastidio la discussione e, pur avendo presentato pochi emendamenti, i nostri diritti sono stati prima conculcati e poi esibiti ad una irrilevanza parlamentare.
Presidente, questo decreto scade il 14 agosto, più o meno, credo, adesso le date mi possono sfuggire: dov'è l'urgenza di troncare completamente la discussione su tutti gli emendamenti? È un atto contro le opposizioni si dirà, è un atto anche contro la maggioranza perché da quei banchi, dai vostri banchi, colleghi del MoVimento 5 Stelle, non poteva venire un dubbio, non poteva venire un emendamento, non poteva venire una dichiarazione, non poteva vedere niente, perché, quando viene tolta la parola, non si appartiene più alla propria comunità. La parola, in questo Parlamento, è sacra (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) e, come tale, deve essere difesa.
Vedete, colleghi pentastellati, oggi la descrizione della giornata dovrebbe porre un'epigrafe: Qui giacciono i principi del MoVimento 5 Stelle (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Ne danno l'annuncio il Ministro Fraccaro, indefesso sostenitore della democrazia diretta, nel senso che è diretta da Salvini, giunto al sedicesimo decreto e alla quattordicesima fiducia o, meglio, nella nuova numerazione, alla tredicesima fiducia perché poi c'era anche la fiducia zero (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), quella che non conta. Lo annunciano i presidenti delle Commissioni e il Presidente della Camera per aver messo il bavaglio alle opposizioni e alla società civile; lo annuncia il Presidente del Consiglio che ormai, in tempi di campionati del mondo di nuoto, è un campione del nuoto sincronizzato con il suo vice e capo Matteo Salvini. Intanto avete cercato di distogliere l'attenzione dei vostri sostenitori nascondendovi dietro una menzogna infame e mi aspetto parole da lei rispetto alla manipolazione che si è fatta su una vicenda tragica che coinvolge sei bambini a Bibbiano (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), perché quei bambini meritano giustizia, non sciacalli (Commenti dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier); sciacalli, sì! E, come tali, li tratteremo, Presidente, gli sciacalli vanno trattati così, come si meritano. Intanto vedo che ci sono degli ululati da parte di altri sodali; intanto avete applaudito convinti (Commenti dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier) alla richiesta di fiducia…
E lo so che vi do fastidio, mi dispiace… In democrazia abbiamo ancora il diritto di parlare.
Avete applaudito convintamente alla fiducia. Vi voglio chiedere, lo chiedo anche al presidente del gruppo: da che parte starete? Da quella che hanno fatto adesso i vostri colleghi senatori uscendo all'ingresso del Presidente del Consiglio Conte? Sono usciti in massa al Senato (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Oppure sarete di nuovo quelli che ripetono l'applauso fragoroso, scrosciante al rappresentante della Lega e quanti ne ho sentiti più convinti anche degli stessi applausi al proprio gruppo, a Molinari, per esempio, il capogruppo che ha spiegato oggi - ve lo ha spiegato - chi comanda (andate a leggere le agenzie)? E, quindi, voi siete pronti all'applauso o alla messa in discussione di questa legge obbrobriosa? Forse più all'applauso, perché se qualcuno viene beccato a dissentire poi viene messo nella lista nera Voi avete espulso solo quelli che difendevano le persone in mare. Avete espulso sistematicamente questi. Del resto, ci si vergogna solo la prima volta, ma il vostro applauso serve a nascondere e anche a coprire il rancore.
Questo è il compimento di un uovo di serpente, Presidente. Avete iniziato dicendo “taxi del mare”: vi sembrava bella, levigata; fungeva da attrattore di consensi e oggi invece vi ritrovate a votare uno scempio che è contro ogni principio, sia della legge del mare sia delle convenzioni internazionali sia per quanto riguarda i principi costituzionali (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Liberi e Uguali) e noi vi diciamo che questo provvedimento vi sarà fatto rimangiare esattamente perché è una legge ingiusta, così come oggi la Corte costituzionale ha ribadito rispetto al decreto sicurezza uno (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). A noi non piace, a noi non piace, Presidente, quel “caro Matteo” che l'ambasciatore russo, rivolgendosi a Salvini, dice: per favore, evita che ci siano manifestazioni. Noi difendiamo la democrazia e i principi costituzionali: chi difende gli amici suoi (Commenti dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier) non ha posto all'interno di un Governo della Repubblica, ed è questo il motivo per il quale noi incontreremo le persone fuori da qui e racconteremo questa storia, quello che avete fatto e la differenza con i nostri Governi. Perché vedete, a un certo punto, voi avete detto, al mio collega Sensi, che eravate dalla parte della legalità e non è così, perché la parte della legalità è quella che rispetta le leggi sovraordinate. Voi, in questo momento, siete dalla parte della cancellazione di ogni legalità, dal punto di vista internazionale (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico - Commenti dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier) e dal punto di vista dei principi e il conflitto - concludo, Presidente - lo si vede anche da una semplice cosa con la quale voglio concludere, perché poi, più di me, i miei colleghi diranno nel merito. Noi abbiamo rispettato la vita salvando le persone e abbiamo rispettato anche la morte, andando a recuperare in fondo al mare (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) una bara di settecento persone. Lo abbiamo fatto perché per noi il vissuto, la storia, le persone come tali valgono di più di qualsiasi marchetta elettoralistica e noi voteremo contro perché ricorderemo fino alla fine da che parte stiamo