A.C. 2355
Grazie, Presidente. Li lasci festeggiare che fra poco avranno poco da festeggiare.
Guardi, noi siamo qua perché il Governo chiede la fiducia e chiede la fiducia su questo decreto che insiste a chiamare sicurezza.
La verità è che questo Governo non merita nessuna fiducia, questo decreto non merita nessuna fiducia e questa maggioranza - non solo non merita nessuna fiducia - ma merita anche il biasimo di tutti, per quello che qua dentro c'è scritto e anche per quello che non c'è scritto.
E voglio essere molto chiaro. Come si fa a dare la fiducia a un Governo che pensa di risolvere i problemi di questo Paese semplicemente aumentando le pene o inventandosi nuovi reati? È quello che stanno facendo da inizio legislatura fin dal primo provvedimento, ve lo ricorderete, sui cosiddetti rave party. Grande problema di questo Paese sulla cui cosa, tra l'altro, tutto continua esattamente com'era prima.
Come si fa a dare la fiducia a persone, oltre che a governanti, che pongono il tema dell'urgenza su un provvedimento che - ascoltate bene - è andato in Consiglio dei Ministri a novembre, ma non a novembre dello scorso anno, ma a novembre del 2023, per cui c'è un ddl fatto nel novembre 2023, che viene portato avanti per più di un anno e mezzo e quando è nella fase conclusiva al Senato, per cui sarebbero bastati pochi giorni, viene stoppato viene messa una prima tagliola, si ferma tutto per fare un decreto.
Perché si fa un decreto? Guardate, per ragioni non certo di merito, perché sostanzialmente questo decreto coincide col disegno di legge che c'era precedentemente, ma per un motivo. Perché la Lega, come adesso ha detto chiaramente l'onorevole Iezzi, voleva rivendicare evidentemente a se il tema della sicurezza per cui l'ha imposto agli altri partner di Governo - e qui facciamo un momento di raccoglimento per Forza Italia che le beve tutte, dalla prima e l'ultima, e dice pure che sono buone perché questa è la verità - e sapete perché? Perché c'era il congresso, perché Salvini faceva il congresso e doveva poter sventolare qualcosa e quella cosa che sventolava - purtroppo, guardate - è un futuro gramo per l'Italia e per gli italiani.
Perché qua dentro ci sono solamente norme che sono inumane, liberticide o completamente inutili e spesso e volentieri interviene su questioni che già avevano una propria legge - che già le normava tranquillamente - ma pur di mettere la bandierina in alcuni casi le hanno addirittura cancellate per rifarle.
Questo non è solamente il modo sbagliato per governare, ma questa è proprio un'idea sbagliata di società, dove prevale la logica securitaria. Cos'è la logica securitaria? La logica secondo cui alla domanda di protezione - anche alle paure che provano i cittadini in alcune situazioni, paure che spesso vengono alimentate proprio dalla politica e da certa politica - si risponde solamente con l'ordine e con la sicurezza, non con una proposta più complessiva di sicurezza, ma solamente con la forza. Con la forza e con la forza della legge.
Questa è una risposta, guardate, che oltre che essere sbagliata è inefficace. Perché certo, la sicurezza si costruisce su due pilastri: uno è quello della repressione e del controllo, tipica delle forze dell'ordine, ma l'altro è quello della prevenzione, è quello della prevenzione sociale, è quello del lavoro dei comuni, degli enti locali, è quello della prevenzione comunitaria. Non si riuscirà mai a garantire sicurezza se non c'è una tenuta sociale forte e per questo serve la politica, invece voi, invece che rispondere alle paure, alle ansie, voi cavalcate, voi usate le paure e le ansie.
A voi non frega assolutamente niente di andare incontro a quei bisogni, voi volete solamente strumentalizzarli, per questo li amplificate e per questo provate fare anche un'operazione - che ho sentito poco fa rifare all'onorevole Iezzi - che io, guardate, ritengo veramente disgustosa e vergognosa. E cioè provare a rappresentare l'opposizione, come leggo: quelli, i complici morali verso i delinquenti. Vergognatevi, vergognatevi, vergognatevi. È detto da chi?
Qual è stato l'ultimo atto che ha dimostrato una vicinanza verso delinquenti certificati, garantiti, criminali veri, trafficanti di uomini, torturatori di persone? Chi è che ha rimandato a casa sua in Libia il torturatore libico? Voi l'avete fatto: la Polizia l'ha arrestato, voi l'avete liberato.
Questi sono gli amici dei criminali veri non chi - come noi - invece propone un'idea di società e di sicurezza vera, anche sociale.
E guardate che la vostra incoerenza raggiunge dei limiti straordinari, anche per un'altra ragione, perché non solo quello che qua c'è scritto sulle madri detenute - o meglio sui figli detenuti che voi mettete in galera - non solo questo è inumano. Non solo è assurdo quello che fate contro il sistema produttivo e il futuro di tanti giovani nel nostro Paese, penso al disastro che state facendo sulla canapa industriale dove ammazzate un intero settore in cui l'Italia è all'avanguardia, che impiega decine di migliaia di giovani, soprattutto, per cui è un danno per il Paese.
Voi in questo provvedimento producete un danno vero alla qualità della democrazia nel nostro Paese.
Il blocco stradale non parla dei blocchi stradali e non parla di chi deve andare al lavoro o a scuola, il blocco stradale sta dicendo una cosa: statevene a casa, perché altrimenti se protestate, se alzate la testa, se alzate la voce, vi mettiamo in galera. A voi operai che protestate perché venite licenziati, a voi studenti che protestate per la vostra condizione o nell'interesse generale.
Questa è la vostra idea: una società in cui la sera tutti si chiudono in casa perché tutti hanno paura di dire quello che pensano. Questa si chiama repressione del dissenso, questa è una cosa di una gravità straordinaria di cui là fuori si stanno, finalmente, accorgendo e che ci trova, ci troverà, sempre in primissima fila per impedirvi di mettere in campo quel progetto che avete in testa.
Non quello che avete scritto sui programmi elettorali - non quello - bensì quello che state perseguendo giorno per giorno e che ci troverà sempre a combattere contro.
E guardate che la qualità della democrazia si misura anche su come si trattano le Forze dell'ordine, perché il problema non è solo quello che c'è in questo provvedimento, ma anche quello che non c'è in questo decreto.
Dove sono gli aumenti di stipendio che almeno coprono l'inflazione di questi anni per i poliziotti, i carabinieri e la Guardia di finanza? Avete fatto un rinnovo del contratto che dà un aumento del 6 per cento a fronte di un aumento del 17 per cento dell'inflazione e questo è il modo in cui voi volete raccontare di essere vicini alle Forze dell'ordine? Quali sono le politiche abitative verso gli agenti di polizia che vivono nelle grandi città e hanno un problema vero di sostentamento? Quali sono le politiche che mettete in campo per le previdenze integrative per queste persone? Dov'è l'aumento di organico delle Forze dell'ordine? Ci raccontate: abbiamo assunto 4000 agenti. Sì, ma in pensione sono andati in 5000. Questi sono i numeri.
Questo è il bluff che voi volete presentare gli italiani, questo è quello che noi quotidianamente smascheriamo, nonostante i mezzi di informazione non siano esattamente al nostro servizio.
E poi, guardate, rispetto alla democrazia c'è un tema: tutte le tagliole che voi avete messo, anche solo in questo passaggio. Intanto ne avete messa una proprio in queste ore al Senato, poi avete bloccato questo provvedimento, avete messo due tagliole in Commissione e avete messo esattamente questa fiducia che altro non è se non un'altra tagliola. E non solo l'opposizione, anche la maggioranza ha dovuto ritirare tutti gli emendamenti in Commissione, perché la fiducia, guardate, non si mette contro le opposizioni, la fiducia si mette quando non ci si fida della propria maggioranza, quando si fanno ritirare gli ordini del giorno e si fanno ritirare gli emendamenti si impedisce che ci sia una discussione veramente democratica.
Noi siamo di fronte a un pericolo reale: ossia, che l'idea che alcuni di voi cullano di società si possa anche poco tramutare in realtà. L'altro giorno il Ministro dell'Interno diceva: l'opposizione dice che questo è un decreto liberticida, non è assolutamente vero. Mi fa piacere che anche per il Ministro dell'Interno valga la vecchia regola che la lingua batte dove il dente duole, perché mi dispiace tanto, ma quell'idea voi ce l'avete e provate tutti i giorni a metterla in campo. Voi non ci riuscirete, voi non ci riuscirete, voi non ci riuscirete.