A.C. 2355
Grazie, Presidente. Colleghi e colleghe, una cosa ormai è sotto gli occhi di tutti, che questo Governo sta cercando di trasformare la nostra democrazia in una democratura. Dietro alla forma di un provvedimento che avete chiamato furbescamente decreto Sicurezza si nasconde una sostanza di un “decreto repressione”, ma sappiate che i cittadini e le cittadine non ci credono più alla favoletta che li state proteggendo e assicurando loro sicurezza, mentre li private dei diritti fondamentali, come quello a manifestare. Non ci credono più. Il re è nudo e i primi ad accorgersene sono stati i giovani.
Avete iniziato questa legislatura con la penalizzazione dei rave party, avete proseguito con provvedimenti liberticidi come Cutro, Caivano, decreti Immigrazione, avete aggiunto 48 nuovi reati al codice penale da quando governate e nessuna prova che questo abbia aumentato il livello di sicurezza personale dei cittadini, anzi, i dati del Ministero dell'Interno confermano proprio che non è così.
Ma se c'è qualcuno che si è accorto che state cercando di imporre ordine e disciplina, sono proprio le nuove generazioni. Lo hanno capito forte e chiaro sui propri corpi gli studenti, per lo più minorenni, che l'anno scorso a Pisa e a Firenze manifestavano per la pace in Palestina e sono stati manganellati. Il Presidente Mattarella riprese allora il Ministro dell'Interno perché “con i ragazzi i manganelli sono un fallimento”, disse (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
Ma Piantedosi ha avuto l'ardire di venire in quest'Aula e dire che quei manganelli sono il fallimento sì, ma delle famiglie e della scuola, totalmente incapace di leggere i fenomeni e di riconoscere che l'autorevolezza delle Forze dell'ordine non si misura sui manganelli, ma sulla capacità di assicurare sicurezza e, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni, come ha detto il Presidente della Repubblica. Che cosa hanno capito, colleghe e colleghi, questi ragazzi e ragazze, i nostri giovani più attivi e impegnati?
Che voi, con questo decreto, legalizzate la repressione del dissenso dentro un sistema democratico. Cosa credete, che i nostri ragazzi non conoscano la storia della repressione del dissenso nelle dittature? Perché sono i regimi, com'è stato quello fascista, le dittature autoritarie che hanno paura delle libere espressioni dei cittadini e delle cittadine, non le democrazie. Cosa dimostrate oggi a questa bella gioventù? Che il Governo Meloni ha sottratto al Parlamento un provvedimento corretto perfino dal Presidente della Repubblica per incompatibilità con la nostra Costituzione.
E lo avete fatto perché? Perché c'era l'urgenza di affrontare pericoli gravi e imminenti per la sicurezza pubblica. Quali? Quelli rappresentati da una ventina di donne, con altrettanti bambini piccoli, da assicurare alle pubbliche galere? Oppure dai produttori di canapa industriale, che potrà essere importata, ma non prodotta? O dagli operai disperati delle fabbriche in crisi? O dai comitati che contestano opere pubbliche assurde e di grande impatto territoriale e finanziario? O ancora, dai liceali che manifestano per la pace o il clima?
O quelli che voi condannate per rivolta se fanno resistenza passiva alle condizioni disumane che vivono nei CPR? Dunque, gli italiani saranno così salvi, protetti e staranno meglio? Che cosa vedono i giovani e le giovani di questo Paese? Che lo state trasformando, norma dopo norma, provvedimento dopo provvedimento, in una democrazia autoritaria, con la limitazione forzata di libertà fondamentali e collettive, per cui il dissenso non è proprio proibito ma semplicemente ne viene legalizzata la repressione. Per fingere di garantire sicurezza personale ai cittadini li state privando di libertà fondamentali, facendo leva subdolamente sulle paure, sull'insicurezza di questo periodo storico così incerto, in cui sfruttate in modo fraudolento il timore per un futuro imprevedibile al fine di fare leggi classiste, che se la prendono sempre con i più fragili, non certo con i ricchi evasori fiscali, inventandovi 14 nuovi reati e nove aggravanti, ma non prevedendo nemmeno un euro in questo provvedimento per nessuna - dico nessuna - azione di prevenzione, né di contrasto alla criminalità vera e organizzata.
Infine, avete anche rifiutato di assumervi la responsabilità degli esiti di queste decisioni, bocciando tutti i nostri ordini del giorno che vi chiedevano di venire in quest'Aula e dire quali risultati queste vostre norme demagogiche e repressive porteranno in termini di vantaggio ai cittadini e alle cittadine. Non siete venuti, non avete accettato di venire, perché sapete che non ci sarà alcun vantaggio, ma solo più paura e repressione.
State per approvare una legge ignobile, colleghi e colleghe, e ipocrita, che mistifica la realtà sulla sicurezza e dimostra quanto siate vigliacchi nel lanciare il sasso e nascondere la mano, con una norma indegna per la nostra storia democratica.