Discussione generale
Data: 
Lunedì, 26 Maggio, 2025
Nome: 
Toni Ricciardi

A.C. 2355

Grazie, Presidente. Sottosegretario, colleghe e colleghi, Presidente, vorrei cercare di fare con lei un ragionamento. E partirei, Sottosegretario, da quello che un dì scrisse Max Weber. Max Weber si chiedeva: ci dobbiamo chiedere se la libertà e la democrazia siano possibili a lungo termine sotto il dominio del capitalismo maturo. E già su questa domanda di Max Weber noi potremmo interrogarci e riflettere per ore.

Però, la domanda di fondo, Presidente, che io volevo pormi, leggendo gli atti di questo ennesimo provvedimento, era la seguente: come si spegne una democrazia, Presidente? Questa è la domanda di fondo: al di là del dettaglio dei singoli articoli, come si spegne una democrazia. Ora, vi risparmio le grida manzoniane, perché abbiamo già dato. E mi venivano in mente due autori che hanno scritto, pensato e riflettuto sul Governo, sulla libertà, sulla sicurezza, sulla democrazia o le forme di Governo in generale. Voi potevate scegliere Foucault, la “governamentalità”, quando tratta di come si applica la sicurezza per il governo dei processi umani, e no, non lo avete fatto.

Potevate affidarvi ai classici, a Hobbes, al Leviatano, ma forse era eccessivo. E avete preferito - guarda caso - affidarvi a un pensatore che non è nemmeno del vostro campo, del vostro pantheon ideale: a Chomsky. Voi state adottando quella che Chomsky definisce la teoria della rana e dell'acqua bollente. Così si spegne una democrazia. Ora, qual è la teoria, Presidente? È che, se tu prendi una rana e la metti nell'acqua bollente, la rana d'istinto salta fuori, perché ha lo shock. E invece come fai a farla ammorbidire e a non farle sentire lo shock del cambio, del lento e progressivo cambio paradigmatico?

La metti nell'acqua fredda, accendi il fuoco e piano piano fai alzare la temperatura. E la rana che fa? Si accomoda, perché l'acqua diventa tiepida, ancora più tiepida, tendente al caldo, ed è quasi assuefatta dal piacere che il lento bollore le dà; e nel momento in cui l'acqua bolle, non è più in grado di reagire e perirà. Ecco, credo che voi stiate adottando, con questo provvedimento, esattamente la teoria della rana e dell'acqua bollente.

E ancora, Presidente, se tra qualche lustro qualche storico ascolterà il dibattito parlamentare e leggerà quello che verrà scritto di questa epoca, di questa fase di Governo - mi veniva in mente, Presidente, un riadattamento lessicale che erroneamente è stato sempre ascritto a Bertolt Brecht, ma non è tale -, pensateci un attimo, colleghe e colleghi, se qualcuno, tra qualche anno, pensando a questo provvedimento, dirà: ma io c'ero, sono intervenuti, hanno proibito i rave party e tutto sommato non ho detto niente, perché erano ragazzacci che davano fastidio, sporcavano, imbrattavano, creavano insicurezza, e tutto sommato andava bene. Hanno messo sotto pressione la libertà di stampa e, tutto sommato, i giornalisti rompono le scatole, anzi, era meglio che facessero un po' di pulizia narrativa.

Hanno punito la resistenza passiva, quelli che si ispiravano a Gandhi, e tutto sommato che volete? La legge è disciplina e va rispettata. Hanno dichiarato la GPA reato universale e tutto sommato io sono un fervente tradizionalista e mi andava bene. Hanno stabilito che i bambini andassero in carcere con la donna incinta perché, in questo provvedimento, viene definito come facoltà di chi giudica determinare se debba andare o non andare in carcere con il minore, e non ho detto niente perché aveva commesso un reato. E poi hanno pensato di togliere la cittadinanza a chi aveva commesso dei reati non ben definiti, con una variabilità interpretativa indefinita, e non ho detto niente perché poi non erano di razza pura, non erano italiani puri.

Hanno bloccato la trasmissione della cittadinanza a tanti doppi cittadini, a generazioni che hanno reso grande questo Paese attraverso i sacrifici e le immigrazioni, e non ho detto niente perché gli italiani all'estero danno fastidio, ma che cosa vogliono? Pretendono e non danno. E ancora, hanno vietato lo sciopero, era inguardabile, penoso assistere agli operai che bloccavano un'autostrada per evitare la chiusura dei propri stabilimenti. Meglio così, perché debbono circolare, debbono circolare con comodità. E ancora, hanno deciso di dare più armi, anche al di là di quelle in dotazione, perché, tutto sommato, bisognava far rispettare la legalità e la sicurezza.

Ecco, credo che, probabilmente tra qualche anno, qualcuno dirà queste cose e la domanda che noi ci dovremmo porre, colleghe e colleghi, è se ha ancora un senso - questa domanda, purtroppo, Presidente, ce la poniamo sempre più spesso, in quest'Aula -, ha ancora senso la funzione che noi assolviamo? Ha ancora senso quello che noi, quotidianamente, facciamo qui? Ha ancora senso la funzione legislativa? Ha ancora senso parlare di democrazia rappresentativa in questo posto? E soprattutto, Presidente, ha ancora senso di parlare di democrazia in Italia? Ha ancora senso immaginare quali possano essere le conseguenze di questo provvedimento?

Ed è questo il Paese che voi immaginate per voi? Ed è questo il Paese che voi immaginate per i vostri figli, per i vostri nipoti? Ed è per voi questo il Paese che immaginate di aver fatto rinascere con il Governo della prima Presidente del Consiglio donna, quella che ha rotto il tetto di cristallo? E per che cosa l'ha rotto il tetto di cristallo? Per ingabbiare le donne e questa società in una schiacciante e progressiva cappa repressiva? O perché lo fa? Lo fa probabilmente perché - come diceva, appunto, Chomsky -, Presidente, se vuoi spegnere una democrazia devi far acclimatare le persone, farle disinteressare, far finta di coccolarle e, lentamente, farle spegnere nel bollore di quell'acqua e non rendersi conto di quello che sta accadendo.