A.C. 2845-A
Signor Presidente, onorevoli colleghi, prima di richiamare i punti salienti del provvedimento in esame, vorrei, anzitutto, ringraziare tutte le deputate e i deputati delle Commissioni referenti I e V per il grande sforzo che è stato loro richiesto nelle scorse settimane. Al pari, mi permetterete di ringraziare i colleghi Navarra e Corneli, originariamente individuati come relatori, e i presidenti delle Commissioni affari costituzionali e bilancio per aver assunto il loro incarico in itinere, a garanzia istituzionale durante il delicato passaggio di consegne tra il Governo precedente e il nuovo Esecutivo.
Credo che, nel contesto in cui siamo stati chiamati a svolgere le nostre funzioni, il lavoro svolto dalle Commissioni sia stato encomiabile. Il testo che oggi approviamo è senz'altro il frutto di uno spirito leale di collaborazione, che mi auguro contraddistingua il prosieguo di questa nuova fase politica.
Un sincero ringraziamento, infine, anche alle forze di opposizione, che non hanno mai manifestato intenti ostruzionistici, pur avendo valide ragioni, e che, al contrario, non hanno mancato di sollevare temi di grande rilevanza e attinenza con le difficoltà che vive il nostro Paese, come, ad esempio, quello che riguarda la proroga per gli sfratti, una questione di primaria importanza, su cui siamo certi che il Governo interverrà presto, raccogliendo le indicazioni degli ordini del giorno approvati oggi, per individuare e proteggere le persone più fragili e tutelare, al contempo, i diritti dei piccoli proprietari di immobili.
In secondo luogo, signor Presidente, mi sia concesso di fare un appunto sul metodo che ha caratterizzato in ultimo l'esame del decreto-legge che oggi convertiamo. Credo di farmi interprete del pensiero di tutti quando dico che è indispensabile, già a partire dal prossimo provvedimento, ricostituire condizioni di normalità nei lavori delle Commissioni e di questa Assemblea; un contesto che ci permetta di procedere con serenità all'esame dei provvedimenti soprattutto quelli di iniziativa governativa e restituire al dibattito parlamentare lo spazio dovuto, nel solco di un rinnovato bicameralismo e secondo le modalità che sono riconosciute dalla nostra Carta costituzionale. In merito a ciò, siamo fiduciosi che il nuovo Governo, superate le comprensibili incombenze dell'insediamento, raccoglierà questo appello e darà avvio a una stagione rispettosa delle sacrosante prerogative del Parlamento.
Venendo ai contenuti del decreto-legge, come accennato in precedenza, l'attività delle Commissioni si è dovuta limitare alla trattazione di un numero di interventi contenuto, ma non per questo di poco rilievo; tanto si è fatto per integrare la portata complessiva del testo trasmesso dal Governo, soprattutto per agevolare le imprese in questa complessa fase di emergenza e per dare alle pubbliche amministrazioni il sostegno che abbisognano in termini di strumenti per rispondere con maggiore puntualità alle esigenze dei cittadini.
Partiamo dalle imprese. Vi sono misure che intervengono su due fronti fondamentali, quello della liquidità e quello del sostegno al reddito. In primo luogo, infatti, si è provveduto ad ampliare fino al prossimo 30 giugno l'operatività della Garanzia Italia, ossia della garanzia straordinaria fornita da SACE sulle emissioni di titoli di debito da parte delle imprese colpite dagli effetti della pandemia; non un intervento qualsiasi, ma il presupposto per permettere alle aziende maggiormente danneggiate di fronte alla crisi pandemica di far fronte alle difficoltà di cassa determinate dalla pandemia.
In secondo luogo, interveniamo, come detto, sul versante delle misure di integrazione salariale, implementate a causa dell'emergenza. Vengono, infatti, differiti al 31 marzo 2021 i termini posti a pena di decadenza relativi alla richiesta di accesso alla cosiddetta Cassa COVID, alla trasmissione dei dati necessari per il pagamento e per il saldo degli stessi trattamenti, un canale in cui rientrano i trattamenti di integrazione salariale, gli assegni ordinari e l'ammortizzatore dedicato ai lavoratori dipendenti in agricoltura.
Inoltre, con l'approvazione di un emendamento presentato da tutti i gruppi, si estende l'applicabilità delle norme sullo svolgimento dell'assemblea ordinaria delle SpA e delle Srl disposto già dal “Cura Italia”, da tenersi entro il 31 luglio 2021; guardate, un correttivo non banale, decisivo in sede di approvazione dei bilanci perché permette lo svolgimento delle assemblee anche in modalità telematica a 180 giorni dal termine dell'esercizio finanziario. Ed, inoltre, si è posto finalmente rimedio al disallineamento che si era venuto a creare in tema di organi direttivi delle camere di commercio.
Come anticipato, poi alcune importanti modifiche sono intervenute nell'altro campo principale del decreto “Milleproroghe”, quello che riguarda l'azione della pubblica amministrazione e, in questo senso, due sono le modifiche che meritano forse maggiore menzione. Prima di tutto, il nuovo intervento di modifica in tema di superamento del precariato nella nostra pubblica amministrazione. Come sappiamo, questo è un tema di particolare importanza perché affronta il serio problema della stratificazione del personale assunto con contratti a termine nella pubblica amministrazione, una questione che trova una prima, decisiva risposta con la “legge Madia” e che proprio sulla base di quelle disposizioni occorre pian piano risolvere, grazie anche agli interventi di proroga come quello che abbiamo operato in questo caso. L'emendamento, infatti, estende al 31 dicembre 2021 il termine entro cui maturare il requisito dei tre anni di anzianità per la stabilizzazione e proroga alla stessa data il termine entro cui le pubbliche amministrazioni possono bandire concorsi in parte riservati ai dipendenti precari. Al contempo e per ovviare alle serie difficoltà di svolgere nuovi concorsi nel bel mezzo dell'emergenza pandemica, proroghiamo fino al 30 settembre 2022 la validità delle graduatorie comunali di insegnanti, educatori e personale ausiliario destinati ai servizi educativi e scolastici gestiti direttamente dai comuni.
Fuori dal perimetro dei due ambiti che ho citato prioritari, imprese e pubblica amministrazione, vorrei infine ricordare alcuni interventi che hanno un valore simbolico oltre che un'incidenza concreta. Si tratta di nuovi interventi in favore delle popolazioni e delle imprese dei territori colpiti dai terribili eventi sismici degli ultimi anni. Guardate, non è un intervento risolutivo, ma un altro importante segnale che continuiamo a dare, di vicinanza alle comunità che hanno vissuto quel dramma.
E, ancora, le misure per l'editoria: da un lato, differiamo per due anni l'abolizione dei contributi diretti a favore di alcune categorie di imprese radiofoniche ed editrici di quotidiani e periodici e, dall'altro, riconosciamo un contributo per l'anno in corso alle imprese radiofoniche che svolgono un'importante attività di informazione di interesse generale. Un bel contributo alla pluralità.
Per il mondo agricolo, nel decreto si va incontro alle difficoltà dei lavoratori e delle imprese del comparto sospendendo il pagamento della rata relativa ai contributi di novembre e dicembre 2020.
Per ultimo, signor Presidente, una questione che sta a cuore a tutti: l'individuazione del sito che ospiterà il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e il Parco tecnologico. Grazie a una modifica apportata dalle Commissioni referenti, viene differito da 60 a 180 giorni il termine decorrente dalla pubblicazione della CNAPI per la formulazione di osservazioni sulla proposta da parte delle Regioni, degli enti locali e degli altri soggetti autorizzati, intervento che riteniamo fondamentale per consentire ai territori e alle comunità interessate di formulare e far valere le proprie ragioni su una decisione tanto impattante come questa, nel solco di una sussidiarietà troppo spesso declamata e poco praticata.
Per concludere, signor Presidente, e per dirla con le parole di Franco Cassano (Applausi), grande pensatore del nostro tempo che ha seduto questi scranni e che oggi ci ha prematuramente lasciato, “ci sono giorni in cui lavori tanto ma nessuno se ne accorge e quelli in cui tutti lodano il niente che hai fatto”. Oggi magari non avremo risolto tutte le questioni dinanzi a noi, ma abbiamo compiuto il nostro dovere affermando la centralità del Parlamento, seppure in una delicatissima fase istituzionale.
Per tutto quello che ho detto, annuncio il voto favorevole del Partito Democratico su questo provvedimento.