Discussione
Data: 
Giovedì, 30 Ottobre, 2014
Nome: 
Antonio Misiani

Doc. LVII, n. 2-ter

 

Presidente, la relazione in oggetto aggiorna gli obiettivi programmatici di finanza pubblica della Nota di aggiornamento che il Parlamento ha approvato lo scorso 14 ottobre e che è stata inviata il 15 ottobre in Europa nella forma di Documento programmatico di bilancio. L'aggiornamento è necessario in seguito al confronto che si è sviluppato tra il Governo italiano e la Commissione europea. Nella Nota di aggiornamento l'indebitamento netto in termini nominali programmatico era stabilito al 2,9 per cento del PIL e il miglioramento del saldo strutturale era pari a 0,1 punti percentuali. Con la lettera del 22 ottobre, il vicepresidente della Commissione europea ha avviato una fase di consultazione chiedendo al Governo garanzie sul rispetto delle regole previste dal braccio preventivo del Patto di stabilità e crescita. Il Governo italiano ha risposto con una lettera del 27 ottobre scorso preannunciando l'intenzione di adottare misure aggiuntive per rafforzare lo sforzo fiscale. Le misure aggiuntive sono strutturate con tre interventi. Il primo è l'utilizzo delle maggiori risorse stanziate sul Fondo per la riduzione della pressione fiscale e sono 3,3 miliardi di euro nel 2015. Il secondo intervento è il rafforzamento delle misure contro l'evasione fiscale e in particolare l'estensione del meccanismo dell'inversione contabile per l'IVA alla grande distribuzione. Un intervento che vale sapere 730 milioni di euro di miglioramento dell'indebitamento netto ed è assistito da una clausola di salvaguardia di eventuale aumento delle accise nel caso in cui non si raggiungesse questo obiettivo di miglioramento. Il terzo intervento è la parziale riduzione delle risorse per il cofinanziamento dei fondi strutturali europei e vale 500 milioni di euro. 
Nel complesso sono interventi che migliorano il deficit programmato nel 2015 di 4,5 miliardi di euro e, di conseguenza, si scende al 2,6 per cento e il miglioramento del saldo strutturale passa dallo 0,1 allo 0,3 per cento del PIL. È uno sforzo notevole che, però, non altera la struttura complessiva del disegno di legge di stabilità, è coerente con il piano di riforme strutturali presentato dal Governo e in via di attuazione e non altera il quadro macroeconomico programmatico presentato nella Nota di aggiornamento. Parere confortato anche dalla valutazione dell'Ufficio parlamentare di bilancio audito questa mattina dalla Commissione bilancio della Camera.
Vengono rivisti anche gli obiettivi di cassa, in particolare il saldo netto da finanziarie programmatico rideterminato in meno 54 miliardi nel 2015. Queste misure addizionali saranno oggetto di un successivo emendamento del Governo al disegno di legge di stabilità 2015-2017. Concludo ricordando che la Commissione bilancio ha valutato di sottoporre al voto dell'Aula una risoluzione che andrà votata a maggioranza semplice. L'Ufficio parlamentare di bilancio ha condiviso questa impostazione assunta dalla Commissione bilancio della Camera e confortata dal fatto che parliamo di una variazione migliorativa dei saldi di bilancio e, quindi, stiamo ampiamente dentro, anzi miglioriamo quel peggioramento dell'indebitamento netto che la relazione su cui abbiamo chiesto il voto a maggioranza assoluta lo scorso 14 ottobre poneva fino a 11,5 miliardi di euro. Noi siamo ampiamente sotto quel livello e, quindi, riteniamo non necessario sottoporre al voto dell'Aula della Camera un'ulteriore risoluzione a maggioranza assoluta degli aventi diritto per uno scostamento rispetto a percorsi di avvicinamento all'obiettivo di medio termine che rimane nei termini già votati dal Parlamento.