Dichiarazione di voto sulla questione di fiducia
Data: 
Venerdì, 23 Luglio, 2021
Nome: 
Stefania Pezzopane

A.C. 3146-A/R

Grazie, Presidente. Raccontare questo “decreto PNRR-Semplificazioni” non è affatto semplice. Il testo inviato dal Governo alle Camere era infatti assai complesso ed il risultato finale, rafforzato ed arricchito grazie al lavoro parlamentare, ancora più composito. D'altra parte, ci stiamo giocando molto. L'urgenza di mettere in campo procedure semplificate, ma efficaci e rispettose del Parlamento e degli organismi della democrazia, era da tutti noi molto sentita ed investiva vari campi ed aspetti. La scommessa di utilizzare presto e bene le ingenti risorse del Recovery Plan è di quelle sfide che mettono i brividi e non ti fanno dormire la notte. Questo è uno dei decreti più importanti che abbiamo approvato negli ultimi mesi perché, pur non avendo un suo ingente plafond di risorse, stabilisce le regole, i poteri, le governance e gli organismi utili perché le altre risorse stanziate da mettere a terra vengano effettivamente utilizzate, per dare benefici ai cittadini e rilanciare il nostro Paese. C'è sofferenza per la pandemia e per la crisi che ne è scaturita. Il Partito democratico ha accompagnato questo percorso con passione ed impegno, soffrendo con la nostra gente per le difficoltà che vive il Paese ma anche condividendo le speranze di futuro che attraversano tanti cittadini e, soprattutto, le giovani generazioni. Affrontare le difficoltà e non tradire le speranze: questo è stato il filo conduttore del nostro agire, in queste settimane di intenso lavoro, con giornate interminabili passate con i colleghi e le colleghe, con i relatori, che ringrazio, i rappresentanti del Governo e degli uffici dei Ministeri. Abbiamo ascoltato i sindacati, le forze sociali, i territori, gli amministratori e le associazioni e ci siamo sforzati di produrre i bisogni dentro le nostre proposte emendative. Volevamo fare passi in avanti in più direzioni e per questo ci siamo battuti, perché il Parlamento recuperasse un ruolo. Siamo convinti di aver fatto un servizio al Paese proponendo direttamente e votando emendamenti che andavano in questa direzione. Capiamoci, una volta per tutte: il Parlamento è importante e sarà importante in questo processo, non è un orpello o una zavorra. Su questo ci sarà, da parte del Partito Democratico, sempre la massima attenzione. Poi ci siamo impegnati sui temi e sui contenuti. Perciò, con determinazione abbiamo insistito perché venisse introdotto, attraverso un importante emendamento dei relatori, un corposo intervento normativo per la prevenzione e il contrasto del dissesto idrogeologico, che, incomprensibilmente, mancava in un decreto in cui la tematica ambiente e territorio è, invece, decisiva. L'ambiente, la salvezza del nostro patrimonio naturale e lo sviluppo sostenibile sono in cima agli obiettivi di Governo del Partito Democratico e non potevamo perdere l'occasione di dare una risposta seria ai territori, alle associazioni, ai Sindaci e agli amministratori: procedure più snelle e norme più efficaci per le azioni di prevenzione e contrasto del dissesto idrogeologico. I commissari straordinari, per questo obiettivo, potranno inoltre ridurre i tempi della realizzazione delle opere indicate come prioritarie. Ci sono oltre 20 miliardi da spendere per prevenire danni, frane, alluvioni e calamità naturali e c'è da risanare quanto purtroppo distrutto in questi anni. Non ci piace chiudere gli occhi, non lo abbiamo mai fatto. Avevamo presentato sul tema, a maggio, una proposta di legge a prima firma Roberto Morassut e questo era il momento per dare un segnale al Paese (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) e il segnale lo abbiamo dato e con forza. Con un altro emendamento, a mia prima firma, con i colleghi del Partito Democratico abbiamo inoltre modificato l'articolo 59 del decreto, mantenendo intatto il principio di perequazione infrastrutturale ed evitando così l'assurda e grave cancellazione di ben 4,6 miliardi destinati dall'ultima legge di bilancio alle aree interne e montane e al Sud, per superare lo storico ritardo. Questa per noi è una battaglia importante a cui non avremmo mai rinunciato. Siamo felici di averla vinta per il Paese e per i territori più disagiati.

Inoltre, grazie a una nostra proposta viene rinviato il termine di entrata in vigore dell'articolo 177 del codice degli appalti che prevedeva l'esternalizzazione dei servizi pubblici a partire dal 31 dicembre 2021 e che, però, per le condizioni che si sono create con la pandemia, metteva a rischio 150 mila posti di lavoro e la gestione efficiente di tanti servizi pubblici. La pandemia, infatti, ha ritardato processi importanti di riforme in corso, che vanno rimessi in carreggiata in tempi più adeguati a questa speciale emergenza che stiamo vivendo.

Sono stati approvati anche nostri emendamenti, molto attesi nelle comunità dei parchi nazionali, su governance e fruizione delle aree protette, per agevolare la efficacia delle iniziative collegate al PNRR. Approvati emendamenti sulla semplificazione degli appalti pubblici nei territori del sisma 2009, rendendo le norme finalmente omogenee a quelle del sisma 2016-2017, dando inoltre un ruolo di soggetto attuatore agli uffici speciali della ricostruzione, necessari per aiutare i piccoli comuni in difficoltà. Inoltre, abbiamo proposto e fatto approvare una speciale governance per l'utilizzo e la programmazione del Fondo complementare di un miliardo e 780 milioni per le aree terremotate 2009 e 2016, strumento di rilancio di un progetto dell'Appennino, un progetto di riscatto per i territori colpiti non solo dalla pandemia, ma già da due terremoti, un'occasione storica che abbiamo voluto cogliere al volo, accompagnando la decisione già assunta dal Governo Conte di investire un miliardo 780 milioni per lo sviluppo economico e sociale delle aree terremotate con una governance strutturata ed autorevole.

Siamo poi intervenuti sul bando “Bellezza-recuperiamo i luoghi dimenticati”, per tornare a darne vita al progetto. Abbiamo fatto poi un prezioso lavoro con tutta la maggioranza sul superbonus, che per noi è tanto importante, ma non da ora; non è una novità, l'avevamo già individuato e ora l'abbiamo rafforzato, potenziato, esteso, introducendo ulteriori semplificazioni, su cui avevamo presentato diverse proposte confluite nell' “emendamentone” all'articolo 33.

Non eravamo soddisfatti dello spazio e delle modalità previste per garantire trasversalità delle donne e dei giovani dentro il PNRR; per questo abbiamo presentato emendamenti che fanno chiarezza su una caratteristica del Piano che per noi è fondamentale: giovani e donne. Siamo poi intervenuti sul tema della detenzione delle armi per tutelare la sicurezza dei cittadini, stabilendo che i sindaci dovranno comunicare alle autorità preposte l'adozione di misure o TSO connessi a patologie, che possano determinare il venir meno dei requisiti per la detenzione di armi; mai - anche alla luce di quanto accaduto in questi giorni - tema è stato tanto attuale. E con numerosi ambienti ci siamo cimentati su tematiche, quali l'ambiente, i rifiuti l'ISPRA e tanto altro ancora.

Lo abbiamo detto e lo ripeto qui: il PNRR è la nostra grande occasione di mostrarci Paese, con tanta voglia di vincere la sfida, attento ai più deboli, capace di sviluppare i settori produttivi trainanti, di modernizzare l'economia, di superare le disparità, a partire da quella uomo-donna, di favorire la partecipazione e il protagonismo delle giovani generazioni, di eliminare gli squilibri tra Nord e Sud rilanciando aree interne e montane. In questo decreto si affrontano e si toccano tanti temi, anche grazie agli emendamenti che abbiamo voluto portare all'attenzione del Parlamento, riportando risultati importanti. Siamo orgogliosi del lavoro fatto, perché, con i colleghi delle Commissioni VIII e I e con i tanti altri colleghi che hanno presentato emendamenti nel gruppo PD e che hanno sostenuto il nostro lavoro - a partire dalla presidente del gruppo Debora Serracchiani, che ha seguito ogni passaggio -, abbiamo fatto un gran bel lavoro di squadra, convincendo il Governo su tanti obiettivi anche infrastrutturali, come la Tirrenica, a venire sulle nostre idee.

Purtroppo, dobbiamo rammaricarci perché su alcune questioni non c'è stato il giusto atteggiamento, in particolare, sull'appalto integrato riteniamo che le proposte del PD meritassero ben altra attenzione, così come sugli emendamenti sull'end of waste, sull'internalizzazione dei lavoratori call center INPS, sul digital bonus e su altre questioni.

Ma le vittorie sono talmente importanti, questo decreto è talmente importante, che il Partito Democratico, ringraziando chi ha avuto attenzione e capacità di lavoro sulle questioni da noi poste - perché tanti sono i bisogni che volevamo rappresentare -, annuncia il voto favorevole con convinzione su questo importante decreto.