Grazie, Presidente. Grazie, signor Ministro, per la sua disponibilità e la chiarezza del suo intervento, che pone anche definitivamente una serie di risposte sul piano anche normativo generale. Il “110” e i bonus edilizi hanno rappresentato, in questi anni di pandemia, una grande boccata di ossigeno, dobbiamo riconoscerlo, per l'economia e per il settore edilizio in particolare. La novità dei bonus edilizi e del superbonus ha rappresentato, sul piano normativo, un'innovazione importante, comportando sin dall'inizio una serie di problemi nella stesura degli atti legislativi e regolamentari. Come detto anche da eminenti studiosi, si poteva scrivere meglio. Diciamo anche che diversi Governi ci hanno messo un po' del proprio, cambiando continuamente la normativa, basti guardare al fatto che negli ultimi tre mesi, abbiamo fatto quattro provvedimenti. Ma, poi, arriva il decreto-legge n. 13 del 2022, che, di fatto, ha allineato le regole più stringenti del superbonus alle altre cessioni delle detrazioni ordinarie, come il 50 per cento sulle ristrutturazioni, come l'ecobonus 50 e 65 per cento, il bonus facciate ridotto quest'anno al 60 per cento. Cioè, la linea di allineamento è stato il superbonus. Un racconto completamente diverso da quello che anche diversi settori della stampa ci hanno raccontato e come abbiamo sentito anche in quest'Aula.
Tutto questo perché si è accertato che il “110” era la norma più stringente in termini di trasparenza e controlli. Bene, quindi, l'estensione dell'obbligo di assicurazione per i professionisti che rilasciano asseverazioni e attestazioni, senza, però, eccedere nella parte penale, perché il settore non va criminalizzato. Bene il vincolo dell'applicazione del contratto collettivo di lavoro per le imprese incaricate per gli interventi di edilizia agevolata, voluto fortemente dal Ministro Orlando (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) anche per cercare di mettere un argine ai troppi morti sul lavoro, anche nel settore edilizio. Bene al codice identificativo, voluto fortemente dalla nostra presidente di Commissione Martina Nardi. È una battaglia del Partito Democratico (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico): cioè si apre una pratica, c'è un codice che ti serve per tutta la vita. Era semplice. Lei, signor Ministro, ha indicato la truffa di tutti i bonus pari a circa 4,4 miliardi accertati al 31/12, come ci ha prima illustrato.
Oggi le norme sono più rigide. Infatti, il superbonus, come è stato detto, si è dimostrato, alla fine, lo strumento più adeguato ad evitare le truffe, visto che solo il 3 per cento - il 3 per cento, ci ha indicato prima i numeri e adesso vediamoli nel dettaglio - è riconducibile al superbonus.
Dispiace che sia passato nell'immaginario collettivo che la grande truffa era legata al “110”, perché, come si è visto, è esattamente il contrario, perché sul “110”, come ha detto lei, giustamente, era previsto il tetto massimo dei lavori, perché erano previste le attestazioni, le asseverazioni, perché le procedure erano più rigide, cose che non erano previste per gli altri sistemi di incentivazione.
Nel corso dell'audizione svoltasi al Senato il 10 febbraio 2022, il direttore dell'Agenzia delle entrate ci ha fatto l'elenco e ci ha fornito il dato complessivo, da lei citato, degli interventi: 4,8 milioni divisi fra i due anni, particolarmente al 2021 e 2020, poca cosa, per un intervento complessivo di 38,4 miliardi; quindi, diciamo, una cosa importante.
Nel corso dell'audizione sono stati presentati, altresì, i dati relativi alle indagini ed è stato individuato con precisione come sono suddivisi questi 4,4 miliardi di frodi. In particolare, 160 milioni di euro sono stati sospesi e scartati dall'Agenzia sulla piattaforma, ed è effetto del “decreto Antifrodi”; 2,3 miliardi sono oggetto di sequestri preventivi da parte dell'autorità giudiziaria, a seguito delle segnalazioni delle agenzie e della Guardia di finanza; i restanti importi sono ancora oggetto di indagini in corso e di richieste di sequestro preventivo inoltrate alle competenti autorità giudiziarie. Quindi, dei 4,4 miliardi, alla fine, vedremo quale sarà il vero peso definitivo, comunque importante, non c'è ombra di dubbio.
Un riepilogo dei bonus: come e dove sono avvenute le frodi? Le frodi sono state divise così: il 46 per cento nel bonus facciate; l'ecobonus, il 34 per cento; il bonus locazioni, il 9 per cento; il sismabonus, l'8 per cento; il superbonus, il 3 per cento. La dichiarazione è del direttore dell'Agenzia entrate, non mi invento nulla.
Abbiamo visto, poi, anche, per completezza dell'informazione, il rapporto che ci ha fatto, al 31 gennaio 2022, l'Enea, in riferimento all'utilizzo degli importi e della somma dei lavori tra i condomini e le case singole, unifamiliari, sia in termini di mole complessiva delle domande sia in termini di investimento. Abbiamo visto che la richiesta delle unifamiliari, delle case singole è molto più importante rispetto ai condomini, però il peso dei condomini è molto più rilevante, al punto tale che le unifamiliari, le case singole, pesano per il 51,9 per cento, mentre la rimanente parte è per la parte dei condomini. Quindi, sono due interventi su cui anche la CGIA ci ha raccontato una storiella che, secondo me, convince molto poco e i dati lo dimostrano. La regione che ha avuto più benefici è la Lombardia, seguita dal Veneto e dal Lazio.
Oggi le imprese, però, hanno bisogno, come ha detto chi mi ha preceduto, di certezza normativa, perché, senza certezza normativa, non si può fare programmazione per le aziende. Dall'11 novembre, le modifiche hanno fermato il sistema del credito, a partire dallo stesso mese. Quello stop che c'è stato, oggi, complica le situazioni e abbiamo bisogno di due cose: abbiamo bisogno di far slittare le scadenze fiscali fino a giugno, perché non riescono più, entro il 7 aprile, a portarsele in credito. Perdono i soldi del 2021, falliranno centinaia e centinaia di aziende in Italia nel settore edile. La seconda cosa è prorogare, come abbiamo detto, il termine riferito al 30 per cento relativo ai lavori sulle case singole almeno al 30 settembre.
Ma c'è un quadro generale che va sicuramente ricordato ed è il fatto di poter dire quanto pesa questo. Sono solo dati negativi, positivi, ma quanto è il valore complessivo? Oggi, questo settore ha dato 170 mila posti di lavoro in più! E quanto incassiamo di IVA, di Irpef, di Ires?
Ci sono studi importanti che danno dei dati molto importanti, dati che adesso avete, dopo l'anno 2021, e potete chiaramente pesare quale è l'esborso da parte dello Stato e quali sono le cose che entrano, e vedremo che sarà molto più ridimensionato.
Concludo, dicendo questo: abbiamo vissuto sicuramente degli anni complicati e le normative sono molto cambiate; molti sono i crediti edilizi, in generale; si porterà anche fuori dal settore dell'edilizia, secondo me, si aprirà…
Io penso che c'è bisogno e, come Partito Democratico siamo disponibili, di costruire una normativa quadro che rimetta ordine a tutti questi bonus. Noi ci siamo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).