Discussione generale
Data: 
Giovedì, 17 Ottobre, 2024
Nome: 
Stefano Graziano

Grazie, Presidente. Innanzitutto, vorrei dire grazie al Ministro per le parole di buonsenso che ha espresso in quest'Aula oggi e che fanno un po'di chiarezza di quello che è accaduto. Mi faccia, però, iniziare da che cos'è UNIFIL, perché altrimenti il rischio è a volte deragliare, come ascolto spesso, poi arriverò alle parole del Ministro. UNIFIL è una missione di pace, una missione dell'ONU, dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, che aveva nel 2007 un obiettivo, che era stabilizzare il Libano, quella regione del Libano, e dare forza, a che cosa? Alle Forze armate libanesi, ai LAF. Ovviamente, dobbiamo anche prendere atto, da questo punto di vista, che c'è una difficoltà, c'è stata una difficoltà, ha funzionato in un momento in cui c'era la la pace; ma, dall'altra, dobbiamo dire che le forze armate libanesi non sono riuscite a fare ciò che dovevano, a costruire le condizioni che ci dovevano essere a dare la mano all'ONU per realizzare quella condizione di stabilizzazioni e abbattere gli Hezbollah.

Questo è un punto ed è una realtà da questo punto di vista. Quindi, che c'è una logica, che sia una logica di revisione, da questo punto di vista, di quello che è il mandato, beh, questo è un punto che l'ONU in qualche modo deve guardare. Tuttavia, sia chiaro: per noi rimangono inaccettabili gli attacchi all'ONU da parte di Israele (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista). Diciamo, senza se e senza ma, che questa è una logica inaccettabile. Ha fatto bene il Ministro a dire che i Caschi blu non prendono ordini né da Israele né da nessun altro, ma solo dall'ONU, perché noi siamo lì per garantire la pace, non per fare altro, per garantire la stabilizzazione di quel territorio.

Allora, cosa bisogna fare? Bisogna rinforzare le forze armate libanesi, da questo punto di vista, e bisogna farlo presto. La comunità internazionale, nel suo complesso, ha sottovalutato quello che poteva accadere lì, lo ha sottovalutato perché ha immaginato che per 17 anni potesse non accadere nulla. C'è un problema: per noi l'ONU è e resta il faro internazionale per le comunità nel suo complesso internazionale. Questo va detto con chiarezza da tutti, perché, vedete, la risoluzione 1701, in cui c'è una distonia tra quello che è il mandato e quelle che sono le regole d'ingaggio.

Tuttavia, attenzione, perché oggi ha funzionato a tenere comunque la pace, ma oggi c'è bisogno di altro rispetto a quello che noi stiamo vedendo. Ecco, perché noi abbiamo molto apprezzato quelle che sono state le parole. Però, dall'altro, bisogna dire che queste parole si devono ascoltare sempre, in qualsiasi consesso, in qualsiasi teatro che sia di guerra, perché purtroppo molto spesso, invece, vengono eliminate, cambiate, sostituite, tergiversato. Ecco, noi questo, da questo punto di vista, non lo possiamo accettare, perché per noi è fondamentale che ci sia, da questo punto di vista, un'azione forte sul piano libanese, ma che allo stesso tempo si denunci quello che in realtà sta succedendo a Gaza, perché anche lì c'è un problema molto grave, che va sottolineato e soprattutto - lo dico con sobrietà e con fermezza - c'è bisogno anche di parlare di più di quella che è la cooperazione internazionale. Anche lì, ancora, sono le cose che mancano nell'informativa del Ministro, io penso che invece vada integrata, da questo punto di vista, la relazione.

Poi mi faccia dire con chiarezza - lo dico perché sono le due cose che ci tengo vengano sottolineate e chiudo il mio intervento -: io penso, sui 200 militari, sui 200 Carabinieri a Gerico, che va bene, però che ci siano condizioni di sicurezza, perché Gerico già è diverso da quello che succede in Libano, è già un'altra condizione. Allora, tutto questo lo dico perché, ovviamente, c'è bisogno di realizzare quelle condizioni.

Poi l'ultima cosa, la voglio dire con straordinaria chiarezza: vedete, giustamente il Ministro ha detto che ci sono le condizioni dell'ONU, bisogna rispettare le condizioni dell'ONU, è gravissimo l'attacco che viene fatto all'ONU. Noi condividiamo tutte queste parole. Ministro, le chiediamo che queste stesse parole lei le dica nel Consiglio dei ministri (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista), le dica alla Presidente Meloni e le dica al suo collega Tajani, che troppe volte abbiamo visto che, invece, all'ONU - e per noi è grave - si sono astenuti alle risoluzioni dell'ONU. Questo perché non possiamo, da un lato, rappresentare questa cosa e, dall'altro, astenerci come Governo rispetto a quelli che sono i consessi internazionali. Per noi quella è un'azione grave, per noi quello che conta è l'azione diplomatica che deve essere fatta, perché per fare la pace c'è bisogno di una forte azione diplomatica, sul piano europeo e sul piano internazionale. Se ci sarà, da questo punto di vista, noi ci saremo, non abbiamo la preoccupazione, perché, da questo punto di vista, noi ci siamo, ci siamo stati e ci saremo per la pace nel mondo.