Dichiarazione di voto finale
Data: 
Martedì, 21 Marzo, 2023
Nome: 
Roberto Morassut

Le indagini in corso presso il Parlamento europeo su casi di corruzione di alcuni esponenti politici non hanno prodotto nel Partito Democratico alcuna incertezza nel chiedere da subito un passo indietro alle responsabilità pubbliche delle persone coinvolte e che vi fosse, da parte della magistratura, un'azione immediata per accertare i fatti ed assumere tutte le decisioni conseguenti.

Come delegazione italiana presente nel gruppo del Partito socialista europeo, abbiamo aderito all'iniziativa assunta dalla Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, con la presentazione di un piano in 14 punti per contrastare la corruzione e le ingerenze esterne. Già il 13 dicembre il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, aveva affermato con chiarezza il carattere scandaloso e terribile dei fatti emersi, denunciando il danno che essi producono per tutti noi, per i nostri ideali e per l'Europa che amiamo, e chiesto una reazione immediata e inflessibile delle istituzioni e della magistratura.

Sempre il 13 dicembre, il PD ha annunciato l'intenzione di costituirsi in giudizio come parte lesa.

Noi siamo il partito di David Sassoli, che affonda le sue radici in una storia di culture politiche di cui fanno parte Enrico Berlinguer, Aldo Moro, Pio La Torre, Piersanti Mattarella, Sandro Pertini (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista). Per noi la corruzione costituisce il tradimento di un mandato che va esercitato con disciplina e onore. In questo caso, con l'aggravante che i fenomeni corruttivi avrebbero come oggetto questioni attinenti alla tutela dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori in Qatar, in Marocco, e dei diritti del popolo Sahrawi, questioni vitali per la nostra idea di Europa, di politica e di impegno civile.

Ricordo in particolare l'impegno che il Parlamento ha sviluppato dalla XVII legislatura con l'attività dell'intergruppo parlamentare sul Sahrawi, promosso e guidato dall'onorevole Stefano Vaccari del nostro gruppo. Questo non impedisce che si presentino situazioni individuali gravi, con la tentazione per alcuni di approfittare di posizioni di potere per tradire il dettato costituzionale di principi politici e morali che sono alla base della nostra comunità. Ma questo tema - ammesso che sia così al termine dei procedimenti in corso - non può consentire a nessuno di descrivere un sistema, come fanno i rappresentanti della destra con la loro mozione, per puntare l'indice contro il Partito Democratico, i suoi rappresentanti in Parlamento europeo e, ancora una volta, il mondo delle organizzazioni non governative. Questo non lo accettiamo e lo rispediamo con forza al mittente, che non ha titolo per avanzare queste critiche, per due motivi. Il primo è di carattere generale e riguarda tutte le forze politiche: la tutela delle istituzioni pubbliche e dei partiti dai rischi di infiltrazione, di compromissione, di sudditanza ad interessi economici geopolitici ristretti.

È un problema che può riguardare tutti. Ricordo il caso dell'onorevole Luca Volonte', esponente dell'allora Casa delle Libertà, condannato a 4 anni dal tribunale di Milano per corruzione e per aver favorito, attraverso l'azione di lobbisti, gli interessi dello Stato dell'Azerbaijan in seno al Parlamento europeo.

Parliamo di un problema serio che non può essere usato come una clava, in modo strumentale. Ma alla resa dei conti e dei fatti non tutti stanno sullo stesso piano. Noi non solo abbiamo aderito al piano della Presidente Roberta Metsola, ma voglio ricordare che, già dalla XVII legislatura, su impulso della Presidente della Camera, Laura Boldrini, fu introdotto alla Camera il primo regolamento per la gestione delle attività di lobbying, con un preciso codice di condotta dei deputati, che tutti i colleghi conoscono perché ancora tuttora vigente. Ma su un piano più generale, che riguarda il ruolo dei partiti e dei loro rappresentanti nella vita pubblica, noi poniamo da anni il tema della piena applicazione dell'articolo 49 della Costituzione, attraverso una legge dello Stato che definisca con maggiore chiarezza il ruolo e anche i limiti che i partiti devono assumere all'interno dell'ordinamento democratico, in particolare per quello che riguarda gli aspetti legati ai rischi di occupazione dello Stato e delle istituzioni, tema sul quale intendiamo tornare. Così come il tema che riguarda tutti in Italia è l'approvazione, finalmente, di una legge elettorale che restituisca ai cittadini il potere e il diritto di scegliere i propri rappresentanti, liberandoli il più possibile dal peso delle sovrastrutture che spesso imprigionano i partiti e li rendono più facilmente attraversabili dalla forza delle lobby, perché non hanno base democratica e adeguati contrappesi popolari.

Si deve chiudere la stagione della “legge porcata”, inaugurata nel 2008 dal Ministro Calderoli, che ha conformato per 15 anni, con la selezione dall'alto dei membri del Parlamento, la vita di tutti i partiti. Sono temi che riguardano tutti, quindi, se davvero vogliamo che la gente torni a votare, a farsi parte della vita pubblica, a riempire i partiti con le proprie idee e il proprio entusiasmo, cosa che rappresenta il primo e più efficace antidoto a ogni forma invadente e corrosiva di lobbismo.

Ma c'è un altro motivo per il quale non accettiamo i contenuti della mozione di Fratelli d'Italia, e questo riguarda la differenza tra destra e sinistra in termini di trasparenza. Una differenza che si evince dai fatti, senza inutili strumentalità, ma citando un dato nudo, statistico: è un fatto che il partito di Fratelli d'Italia sia quello con il record assoluto, in proporzione, di esponenti con procedimenti penali o con condanne che siedono in Parlamento (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista), o in altre aule, e che molti di questi esponenti sarebbero stati eletti, per lo più, in zone ad altissima densità di attività illecite solo grazie alla loro capacità di raccogliere voti e preferenze attraverso l'uso spregiudicato di sistemi clientelari (Commenti di deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

Prendiamo atto che, a un certo punto, il fenomeno è diventato talmente imbarazzante che la leader di quel partito, l'onorevole Meloni, ha dovuto nominare un commissario per rimettere in qualche modo ordine in questo vespaio di situazioni e lo ha fatto indicando l'onorevole Donzelli. Ma intanto quei voti erano stati incassati e sono serviti non poco a sospingere il consenso elettorale della destra. L'onorevole Donzelli, dalla sua, si è messo subito al lavoro e per prima cosa è inciampato, invece, nel pasticcio sulla rivelazione di atti non divulgabili in merito alla vicenda Cospito. E questa mozione - che è stato imposto di discutere subito in Parlamento - è assurda e trasuda di propaganda e di strumentalità.

Intanto ci state costringendo impropriamente a trattare un tema che riguarda un'altra assemblea elettiva, un fatto tanto singolare quanto rischioso e tutto ciò mentre c'è un procedimento penale in corso e non concluso.

Attraverso lei, Presidente, mi rivolgo ai colleghi di Fratelli d'Italia per dire che la stessa Farnesina vi ha fatto notare, in questi giorni, costringendovi a modificare parte del testo, come con il vostro iniziale documento si rischiasse un clamoroso caso di conflitto diplomatico con lo Stato del Marocco. Già questo la dice lunga sul vostro senso delle istituzioni e sulla rozzezza con la quale vi muovete nei luoghi della democrazia.

Il dispositivo del testo è vapore acqueo. Chiedete che il Governo italiano sostenga tutte le misure in sede europea per contrastare la corruzione e che si costituisca parte civile. Ma il PD questo lo ha già fatto, come ho ricordato, dal 13 dicembre, e non ha aspettato la vostra mozione. Per pura propaganda avete voluto a tutti i costi discutere questa mozione prima di altri ben più importanti e urgenti provvedimenti e mozioni, come quella sulla siccità, che, invece, rappresenta davvero un'emergenza e una grave preoccupazione per milioni di famiglie e di imprese.

Cosa c'è di importante per il Paese? La vostra propaganda o queste drammatiche emergenze? Di cosa dovrebbe occuparsi il Parlamento? Noi aspettiamo ancora le comunicazioni del Ministro Valditara sulla feroce aggressione squadrista di Firenze, per la quale egli non ha ancora speso una sola parola di condanna (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista - Commenti di deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

Il Ministro Salvini ha scelto di non affrontare il Parlamento per rispondere alle sue responsabilità sulla strage di Cutro. Di fronte a tutto questo - e ho concluso, Presidente - voi scappate, vi presentate con la propaganda e preferite un karaoke, piuttosto che rendere omaggio alle vittime innocenti del naufragio di Cutro (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista). Ma avete sbagliato strada. Il Paese vi aspetta sui fatti e, a pochi mesi dal vostro insediamento, già oltre la metà degli elettori considera inadeguato il vostro operato. Noi non abbiamo problemi. Siamo e saremo sempre inflessibili, senza mai giustizialismi, rispetto a quanto può accadere, in primo luogo tra le nostre fila, in termini di trasparenza. Fate lo stesso voi, con la stessa nostra nettezza, senza alibi e senza strumentalizzazioni (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).