Dichiarazione di voto
Data: 
Martedì, 10 Gennaio, 2017
Nome: 
Michele Pelillo

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Grazie, Presidente. Il Partito Democratico continua a credere che un argomento così delicato e importante per il Paese debba, possibilmente, essere sottratto dal terreno dello scontro politico; il Partito Democratico continua a credere – questa è un'altra occasione che ci viene data – che su un argomento così importante, così difficile, il confronto tra le diverse forze politiche all'interno delle istituzioni parlamentari possa produrre qualcosa di buono. Certamente, non produce nulla di buono alzare il tono della voce; chi grida di più non ha più ragione di chi cerca di ragionare, questo vale per tutto, ma vale soprattutto per questi argomenti così particolari. L'azione politica del Partito Democratico, Presidente, è stata improntata verso due direzioni in questi ultimi anni: la tutela del risparmio e la maggiore solidità del sistema bancario italiano che sono le due facce della stessa medaglia, la medaglia della stabilità finanziaria, che è una condizione necessaria per lo sviluppo e la crescita economica di ogni Paese. Prima della pausa natalizia, il Governo, parlando sempre di questo argomento, ha detto una cosa molto importante: continuiamo sulla strada delle riforme nel settore bancario, auspicando la massima condivisione possibile col Parlamento e nel Parlamento. Questa apertura del Governo, questa esplicitazione così importante su questo argomento, noi la vogliamo cogliere fino in fondo ed oggi in estrema sintesi ribadiamo quali sono i punti, i sette punti sui quali il Partito Democratico chiede a tutte le forze politiche se effettivamente c’è condivisione, c’è convergenza perché, se c’è veramente convergenza, si può fare qualcosa e si può farla in tempi molto brevi.
Primo punto, prevenzione e contrasto delle condotte scorrette da parte degli amministratori delle banche, eventualmente, rinforzando i presidi normativi e regolamentari; secondo, impedire il collocamento degli strumenti più rischiosi presso i clienti al dettaglio; terzo, promuovere l'educazione finanziaria e, comunque, ottenere una piena e consapevole informazione dei risparmiatori; quarto, assicurare, in questa fase, il più alto grado di tutela dei risparmiatori nei procedimenti di ricapitalizzazione precauzionale da parte dello Stato, attraverso procedure chiare e comprensibili; ancora, la revisione del regime del bail-in. Ricorda male chi dice che il Partito Democratico lo dice per la prima volta, ricorda molto male, dovrebbe andarsi a rivedere tutti gli atti parlamentari di questa legislatura. La direttiva sul bail-in ci offre la possibilità, entro il giugno dell'anno prossimo, di rivedere quella disciplina; noi diciamo che dobbiamo cogliere quell'opportunità e diciamo che quella è una data entro la quale ciò va fatto, proviamo a farlo anche prima di giugno del 2018. Ancora, dobbiamo completare l'Unione bancaria europea, ci manca il terzo pilastro, quello del fondo della tutela dei depositi e, in ultimo, occorre il rafforzamento patrimoniale delle banche italiane mediante interventi di ricapitalizzazione a scopo precauzionale. Ecco, sono sette i punti, è l'estrema sintesi di quello che, secondo noi, manca ancora, su cui dobbiamo ancora lavorare. L'azione politica in questi due anni, in modo particolare su questo argomento, è stata poderosa, ma ancora incompleta. Abbiamo ancora cose da fare anche se riteniamo di aver intrapreso la strada e la direzione giusta.
Presidente, per completare l'azione legislativa nel modo più puntuale ed efficace, serve fare maggiore chiarezza sul passato. Per questa ragione, nella mozione del Partito Democratico scriviamo che il gruppo parlamentare del PD chiede di adottare ogni iniziativa utile volta all'istituzione di una Commissione parlamentare bicamerale di inchiesta in merito al funzionamento del sistema bancario italiano e ai casi di crisi finanziaria che hanno coinvolto alcuni istituti negli ultimi anni, con particolare riguardo alla individuazione delle eventuali responsabilità degli amministratori, al corretto ed efficace esercizio delle funzioni di vigilanza e controllo, nonché all'analisi delle insolvenze che hanno contribuito a determinare tali crisi. Su questo punto il Partito Democratico voterà a favore di tutte le mozioni che sono state presentate – su questo punto –, tranne di quella della Lega, e dispiace non poter votare il punto che riguarda l'istituzione della Commissione nella mozione della Lega, ma, sinceramente, pensare che la Commissione possa verificare lo stato di salute patrimoniale di ogni istituto operante sul territorio nazionale ci sembra davvero un po’ troppo. Allora, occorre guardare al passato per agire in modo più efficace su tutti gli argomenti che ancora ci mancano per completare questa azione di riforma, ma evidentemente siamo molto interessati al presente e al futuro; e il presente e il futuro vorremmo realizzarlo dal punto di vista legislativo con la massima condivisione possibile all'interno di quest'Aula (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).