Grazie Presidente, anch'io consegnerò l'intervento scritto, perché è chiaro che siamo tutti delusi dei tempi terribili in cui siamo costretti.
Io volevo introdurre il tema di questa mozione. Perché è così importante signor ministro e perché noi ci teniamo molto? Perché tutto il Parlamento e le Commissioni di merito hanno monitorato con attenzione, in questo anno, il grave disagio determinato dall'allontanamento dei nostri bambini e ragazzi dalla scuola, a causa dei vari lockdown; ci siamo confrontati con tutti, con il CTS, con i ministri di riferimento, con le regioni, i comuni, con le istituzioni scientifiche e i soggetti professionali di qualsiasi natura, così da mettere bene a fuoco alcune indicazioni, pensare a tutti gli aspetti necessari per poter contribuire, come Parlamento, a trovare soluzioni che tenessero conto della grave situazione e che, comunque, i nostri giovani, vedevamo, stavano soffrendo. Una situazione di cui i nostri giovani stavano soffrendo.
Senza la scuola in presenza la vita è molto più complicata per i giovani, più povera. Le relazioni cadono, il disagio cresce nelle forme più varie oltre a determinare una disuguaglianza di base, difficilmente recuperabile, determinata dalla diversa condizione economica e sociale delle famiglie. Il sistema della didattica a distanza - l'hanno detto i colleghi, lo ripeto qui anch'io, ce lo diciamo da mesi -, sebbene abbia dato esempi di eccellenza in varie parti del territorio nazionale, grazie all'impegno di docenti e famiglie, si è dimostrato, tuttavia, insufficiente a coprire quello che io qui non esito a chiamare un vuoto di vita, perché di questo si è trattato.
Siamo, quindi, giunti a questa mozione condivisa e per questo è importante, ministro, perché è il frutto di un grande lavoro delle Commissioni di merito e di tutto questo Parlamento. E l'abbiamo elaborata fra tutti i gruppi politici di maggioranza.
Io ringrazio l'onorevole Bella che ha fatto un enorme lavoro su questo. E quindi siamo arrivati a questo punto, ritenendo che sia ineludibile ormai quella riapertura delle scuole di ogni ordine e grado, garantendo agli studenti e al personale scolastico tutte quelle misure di sicurezza che il Governo, il sistema scolastico, le regioni e i comuni devono mettere in atto, attraverso la necessaria collaborazione istituzionale. Le scuole, secondo noi, siamo nel momento in cui si possono aprire, certo garantendo il massimo della sicurezza, perché nessuno vuole fare avventure qui dentro. La scuola in presenza, quindi, qualora vengano utilizzati in maniera rigorosa tutti i protocolli, è possibile ed è una grande sfida per tutti. Lo abbiamo detto e anche gli altri colleghi qui l'hanno detto, è una grande sfida, perché deve vedere tutti i livelli istituzionali. Ma devono anche fare in modo veloce e devono lavorare con convinzione, perché i mesi volano e i ragazzi hanno diritto alla priorità negli interventi. Ecco, quindi, che la chiusura delle scuole - signor Ministro, noi siamo d'accordo su questo, lo so, anche lei ce lo ha detto tante volte - deve essere l'estrema ratio cui ricorrere, quando tutte le altre misure di contenimento del contagio siano state esperite senza successo. La scuola l'ultima a chiudere!
Il Partito Democratico sta accanto alle famiglie e ai giovani di questo Paese, sente su di sé tutta la responsabilità di questo momento così difficile per l'Italia intera. Noi non vogliamo che i bambini e gli adolescenti paghino il prezzo più alto della pandemia, perché strappiamo loro la conoscenza, le relazioni, il loro equilibrio e le loro opportunità, cui invece hanno molto diritto. La scuola, quindi, è un diritto intangibile e nostro dovere è garantire il più possibile, nella modalità più efficace, la didattica in presenza. Questo è l'impegno che noi le chiediamo e l'impegno che sta in tutta la nostra mozione. Quindi, alla luce di tutte queste considerazioni, annuncio il voto favorevole del Partito Democratico.