A.C. 4200-A
Grazie, Presidente. Il mio compito naturalmente è quello di riferire all'Aula sul provvedimento di cui sono relatore, un provvedimento che è stato chiamato un po’ impropriamente «Decreto sud»; dico impropriamente perché la nostra valutazione è molto semplice: è del tutto evidente che questo è un provvedimento che si occupa innanzitutto di alcune vicende complesse e importanti di alcune aree del Mezzogiorno, ma il fatto che abbiamo ritenuto impropria questa definizione, che è stata un po’ una definizione giornalistica deriva dal fatto che non possiamo immaginare che la discussione su un tema così complesso e così importante come quello dello sviluppo delle aree del Mezzogiorno possa esaurirsi nell'ambito e nel perimetro di un decreto, seppure importante come detto, e immaginiamo invece che la discussione sulla vicenda delle aree del Mezzogiorno, che resta un tema da porre al centro dell'agenda politica, debba svilupparsi in altri ambiti e con altri strumenti. Naturalmente noi oggi mettiamo un tassello importante e lo facciamo attraverso alcuni interventi su cui dirò alcune cose molto brevemente e poi saranno altri colleghi in sede appunto di discussione generale ad approfondirli. Questo è un provvedimento composito che si è anche allargato, si è arricchito nel corso dell'esame in sede referente, di aspetti importanti su cui mi soffermerò. Penso ad esempio al tema del credito d'imposta, in particolare agli strumenti che abbiamo cercato di mettere in campo per aumentarne il tiraggio e questo è uno strumento che noi riteniamo utile per lo sviluppo del tessuto produttivo, a maggior ragione per lo sviluppo produttivo delle aree più depresse del Paese. Si è arricchito di ulteriori strumenti di coesione territoriale: c’è una vicenda importante che noi insomma rivendichiamo anche con un certo orgoglio e cioè il tema dei beni confiscati alla mafia e quell'allargamento che abbiamo immaginato e previsto per le aziende, per le attività sottratte alla criminalità organizzata, che vengono messe a disposizione per il bene comune. Il provvedimento – come ho già anticipato – è un provvedimento complesso e composito. Se dovessi tratteggiare le aree di intervento, direi che principalmente il provvedimento interviene sulle questioni di carattere ambientale.
C’è una vicenda molto complessa di cui trattiamo, che rappresenta il tassello probabilmente più importante, forse persino più evocativo, che è quella dell'Ilva, ma non solo – come dirò –; ci sono questioni legate alle politiche del lavoro, alle politiche sociali, con alcuni interventi importanti di cui, anche in questo caso andiamo orgogliosi, e ci sono interventi che riguardano più strettamente i temi della coesione sociale e territoriale, quindi dello sviluppo economico più alcune questioni che esulano da queste aree, ma che riteniamo comunque ugualmente importanti.
Vado un po’ più nel dettaglio nell'illustrazione degli articoli delle materie trattate, naturalmente chiedendo già in anticipo di essere autorizzato, nel caso in cui non dovessi stare nei tempi, a consegnare il testo, ma insomma cercherò di fare in modo che questo non accada (in ogni caso se dovesse accadere non ne farei un grande dramma). Intanto, con riguardo alle disposizioni in materia ambientale, ci sono quelle rinvenibili negli articoli dall’ 1 al 3-quinquies, in particolare nell'articolo 1, modificato nel corso dell'esame in Commissione, che modifica la tempistica di restituzione dell'importo di 300 milioni erogato nell'anno 2015 dallo Stato a favore di Ilva Spa: l'articolo estende il termine di durata del programma di amministrazione straordinaria di Ilva, dopo il trasferimento dei complessi aziendali, sino alla scadenza del termine ultimo per l'attuazione del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria, come eventualmente modificato o prorogato. Entro tale termine, i commissari straordinari sono autorizzati ad individuare e realizzare, sentiti ARPA Puglia naturalmente e ISPRA, ulteriori interventi di decontaminazione e risanamento ambientale non previsti nell'ambito del predetto piano, ma allo stesso strettamente connessi anche mediante formazione e impiego del personale delle società in amministrazione straordinaria, non altrimenti impegnato, allo scopo di favorire il reinserimento del personale stesso nell'ambito del ciclo produttivo. Sempre nel corso dell'esame in Commissione è stato inserito l'obbligo per i commissari straordinari di specificare, nella relazione di cui al comma 10-bis dell'articolo 1 del DL n.191 del 2015, i predetti interventi di decontaminazione e di risanamento ambientale, nonché lo stato di attuazione degli interventi stessi. L'articolo modifica inoltre la tempistica di adozione del decreto di cessazione dell'esercizio di impresa, che deve essere adottato in deroga alla disciplina generale sull'amministrazione straordinaria, e si prevede l'integrazione del programma di amministrazione straordinaria con un piano per attività di sostegno assistenziale e sociale per le famiglie disagiate nei comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola. Questo è un passaggio che noi riteniamo importante. Intanto c’è uno stanziamento di 300.000 euro che serve per avviare le attività propedeutiche alla realizzazione di questo piano, che viene posto a carico delle risorse del programma nazionale complementare «imprese e competitività 2014-2020» e poi l'articolo interviene sulla destinazione delle risorse rinvenienti dalla restituzione dei finanziamenti statali (sono concessi fino a 800 milioni di euro, ai sensi dell'articolo 1, comma 6-bis del DL n. 191 del 2015), che vengono destinati in questo modo, intanto nel limite di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2017-2019 al finanziamento delle attività relative alla predisposizione e attuazione del citato Piano per l'attività di sostegno assistenziale e sociale per le famiglie disagiate dei comuni del tarantino a cui facevo prima riferimento, e poi nel limite dei 50 milioni di euro per il 2017 e 20 milioni di euro per il 2018 al Ministero della Salute, successivamente trasferiti alla regione Puglia, per la realizzazione di un progetto volto all'acquisizione dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione di interventi di ammodernamento tecnologico delle apparecchiature e dei dispositivi medico-diagnostici delle strutture sanitarie pubbliche ubicate nei suddetti comuni. Infine, l'articolo provvede alla compensazione degli effetti finanziari determinati dalla destinazione delle risorse oggetto di rimborso, agli interventi nelle zone dei comuni sempre di cui sopra e autorizza il Ministro alle conseguenti variazioni di bilancio.
Sempre nel corso dell'esame in sede referente è stato introdotto il comma 5-bis, il quale differisce dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2017 il termine di durata degli incentivi per i progetti di efficienza energetica di grandi dimensioni, con risparmi non inferiori a 35 mila TEP all'anno (TEP sono «tonnellate equivalenti di petrolio»).
L'articolo 1-bis, introdotto nel corso dell'esame in Commissione, autorizza una spesa di 24 milioni di euro per il 2017 allo scopo di integrare il trattamento economico dei dipendenti impiegati presso gli stabilimenti produttivi del gruppo Ilva per i quali sia avviato o prorogato, nel corso dello stesso anno, il ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria. La richiamata spesa è utilizzabile anche ai fini della formazione professionale per la gestione delle bonifiche, secondo quanto precisato nel corso dell'esame in Commissione.
L'articolo 2 è un articolo importante di questo decreto perché detta disposizioni finalizzate a garantire un rapido adeguamento alle sentenze di condanna della Corte di giustizia dell'Unione europea pronunciate il 19 luglio 2012, evitando l'aggravamento delle procedure di infrazione in essere mediante interventi sui sistemi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue. Per perseguire questo obiettivo con questo provvedimento sostanzialmente affidiamo i compiti di coordinamento e realizzazione dei citati interventi ad un commissario straordinario unico; quindi, un unico commissario straordinario del Governo in sostituzione dei precedenti commissari nominati con l'articolo 7 del decreto-legge n. 133 del 2014, cosiddetto «sblocca Italia». L'articolo in esame provvede, quindi, a disciplinare la nomina, le funzione e le prerogative del nuovo commissario unico, a cui viene affiancata una segreteria tecnica composta da non più di sei membri nonché il trasferimento delle funzioni dei commissari in carica al nuovo commissario unico. Tralascio una serie di aspetti tecnici, ma la sostanza è che con questa previsione noi vogliamo sostanzialmente accelerare l'attività che era appunto prevista precedentemente a legislazione vigente dei commissari, a cui invece dovrà subentrare questa figura che noi pensiamo possa mettere in campo maggiore efficienza e maggiore rapidità.
L'articolo 3 interviene sulla composizione della cabina di regia istituita per definire gli indirizzi strategici per l'elaborazione del programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana del comprensorio Bagnoli-Coroglio, prevedendo che sia presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri o da un Ministro ovvero, come aggiunto in Commissione, da un sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri dallo stesso designato.
Quanto all'articolo 3-bis, introdotto in Commissione, con esso si autorizza l'attuale commissario straordinario per l'attuazione dell'intervento di messa in sicurezza e gestione dei rifiuti pericolosi e radioattivi, siti nel deposito ex Cemerad nel territorio del comune di Statte, ad effettuare l'affidamento alla Sogin SpA del servizio di trasporto nonché l'attività finale di bonifica radiologica e il rilascio delle aree prive di vincoli radiologici.
Con l'articolo 3-ter, introdotto in Commissione, si prevede che la regione Puglia provveda, avvalendosi dell'ARPA, l'agenzia per la protezione ambientale, alla predisposizione di un piano straordinario di indagine e di approfondimento volto alla verifica dello stato delle matrici ambientali nel comune di Ugento. L'articolo 3-quater, inserito sempre nel corso dell'esame in sede referente, interviene in materia di incentivi sull'energia prodotta a favore degli esercenti di impianti alimentati da biomasse, biogas e bioliquidi. Infine, l'articolo 3-quinquies, introdotto durante l'esame in Commissione, dispone, per fronteggiare esigenze operative in alcune zone del Mezzogiorno, un incremento di 10 unità della forza media degli ufficiali ausiliari dell'Arma dei carabinieri.
Gli articoli 4, 4-bis, 5, 5-bis e 6 contengono alcune norme, anche queste molto importanti, in materia di lavoro e di politiche sociali. In particolare, il primo di questi articoli, l'articolo 4, reca disposizioni per contrastare la crisi in atto nel comparto del trasporto marittimo, in particolare nel settore della movimentazione dei container e nelle attività del trasbordo di merci, cosiddetta transhipment, attività quest'ultima che interessa alcuni porti del Mezzogiorno.
A tal fine, a decorrere dal 1o gennaio 2017, viene istituita, in via eccezionale e temporanea e per un periodo massimo di 36 mesi, un'agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale, avente lo scopo di sostenere l'occupazione, di accompagnare i processi di riconversione industriale delle infrastrutture portuali e di salvaguardare l'operatività e l'efficienza portuale. Anche qui non mi soffermo sulle specificità di questo articolo. Interveniamo su un settore importante e strategico che negli ultimi anni ha subito dei rallentamenti in ragione, naturalmente, della crisi economica mondiale e che noi vogliamo in qualche modo riqualificare e su cui interveniamo, naturalmente immaginando anche una prospettiva di riconversione industriale di questi siti anche a seguito, appunto, dell'evoluzione di questo particolare settore.
L'articolo 5 è un articolo importante perché sostanzialmente è l'articolo che ci consente di aumentare il Fondo per le non autosufficienze di 50 milioni per il 2017 e all'onere di questi 50 milioni si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per fare fronte ad esigenze indifferibili, istituito dalla legge di stabilità 2015. Quindi, questo intervento fa parte, appunto, di quelle politiche, che citavo all'inizio della relazione, di natura sociale che stanno dentro un quadro che ha l'obiettivo innanzitutto di rivolgersi alle aree più depresse del Paese. Quindi, in questo senso il Mezzogiorno resta l'obiettivo privilegiato anche di una misura di questo genere.
L'articolo 5-bis, introdotto in Commissione, autorizza, nell'ambito della sottoscrizione degli accordi di programma necessari all'assegnazione delle risorse residue del piano pluriennale investimenti in sanità, l'utilizzo di una quota, pari a 100 milioni di euro, per la riqualificazione e l'ammodernamento tecnologico dei servizi di radioterapia oncologica di ultima generazione nelle regioni Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna.
In materia di coesione e sviluppo, gli articoli da 7-bis a 7-quinquies, tutti introdotti durante l'esame in Commissione, operano significativi interventi, sia di natura programmatoria che finanziaria, volti a favorire la coesione e lo sviluppo. Anche su questo punto non mi soffermo, ma abbiamo immaginato interventi che hanno un obiettivo di coesione sociale e territoriale molto significativo.
Un consistente intervento di natura fiscale viene operato dall'articolo 7-quater, introdotto nel corso dell'esame in Commissione. Se dovessi, appunto, scegliere tra gli interventi più significativi tirerei fuori questo filo, perché questo articolo modifica sostanzialmente in parte la disciplina del credito di imposta per l'acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle zone ubicate nelle regioni del Mezzogiorno. Come dicevo all'inizio, anche qui il tentativo è stato – è ! – quello di aumentare il tiraggio di una misura importante che era già in campo e lo si fa introducendo alcune modifiche importanti: intanto, l'inclusione della Sardegna fra le regioni del Mezzogiorno ammesse alla deroga alla disciplina in tema di aiuti di Stato; poi, l'aumento delle aliquote applicative al credito d'imposta sottostante l'acquisto di beni strumentali nuovi. Non entro nel dettaglio, però stiamo parlando di aumenti significativi di aliquote che hanno esattamente gli obiettivi che dicevo, cioè aumentare il tiraggio di questa misura e l'ammontare massimo di ciascun progetto di investimento. Quindi, anche qui interviene una modifica alla quale è commisurato il credito d'imposta, che è elevato da 1,5 a 3 milioni di euro per le piccole imprese e da 5 a 10 milioni per le medie imprese mentre rimane a 15 milioni per le grandi imprese. Inoltre, è soppressa la disposizione che prevede il calcolo del credito d'imposta al netto degli ammortamenti fiscali dedotti nel periodo d'imposta per beni ricadenti nelle categorie corrispondenti a quelle agevolabili.
È soppresso – e anche questo è un tema importante – il divieto di cumulo del credito di imposta con gli aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che insistono sugli stessi costi, sempre che tale cumulo naturalmente non porti al superamento dell'intensità o dell'importo di aiuto più elevati consentiti dalla normativa europea.
Per finire, ci sono intanto le disposizioni previste dall'articolo 7-quinquies per il completamento degli interventi finanziati con i contributi concessi ai sensi dell'articolo 1, comma 28 e 29 della legge 30 dicembre 2004, cosiddetto «mille opere», consentendo una proroga per un periodo di tre anni a decorrere dalla data di entrata in vigore la legge di conversione del decreto-legge in esame per l'impiego di quei contributi che non utilizzati per l'intervento originariamente autorizzato vengono ora destinati ad altre finalità di interesse pubblico. Gli interventi previsti negli articoli 4-ter, 7, 7-sexies e 7-septies, in particolare l'articolo 4-ter inserito in Commissione demanda a un decreto del Ministero della salute l'individuazione, fatta eccezione per le navi della Marina militare, della modalità per l'accertamento di idoneità delle navi cisterna che effettuano il trasporto di acqua.
Infine, anche qui non ho tempo per soffermarmi, ci sono le misure che riguardano il ricorso alla procedura negoziata per quanto riguarda i bandi di gara che informano l'evento del G7. Qui c’è stata una discussione importante, ci sono state delle modifiche importanti al provvedimento, perché vogliamo tenere insieme un'efficienza assolutamente inderogabile come quella di affrontare quell'evento, di realizzarlo, di far sì che sia assolutamente possibile che si realizzi, con un'altra esigenza, anche questa assolutamente inderogabile, che è quella del pieno rispetto della trasparenza e della legalità. Non ho tempo per soffermarmici, ma insomma questo è un tema che abbiamo affrontato – io penso – con la dovuta cautela e probabilmente anche con il giusto spirito di collaborazione tra i gruppi di maggioranza e di opposizione.