Data: 
Giovedì, 18 Ottobre, 2018
Nome: 
Emanuele Fiano

La ringrazio, Presidente, anche per dar modo a quest'Aula di discutere di fatti gravi che stanno accadendo in queste ore, che riguardano il nostro Paese. Vorrei associarmi, ma correggere la richiesta della collega Gelmini circa la necessità di audire qui il Governo, perché chiederei, signora Presidente, per il suo tramite, alla collega Gelmini di chiedere che venga qui il Presidente del Consiglio, perché non vorrei mai che, se qui venisse il Vicepresidente Di Maio a parlarci di un testo, poi il Presidente del Consiglio potrebbe dirci che deve ancora rileggerlo, articolo per articolo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), e dunque dovremmo chiedere due volte al Governo di intervenire. La nostra domanda è esattamente per cosa pagano lo stipendio gli italiani al Presidente del Consiglio, se lo stesso è a Bruxelles per discutere di una manovra che contiene come allegato anche il decreto fiscale. Ma di quella manovra oggi non c'è certezza, perché abbiamo, da un lato, il Vicepresidente Di Maio che annuncia agli italiani che ha votato, senza saperlo, il più grande condono fiscale immorale degli ultimi anni (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), che, ricordo a quest'Aula, vale 100 mila euro moltiplicati per cinque anni per ognuna delle tipologie fiscali di questo Paese, compresa l'imposta sul valore aggiunto.

Mai successo! Che valore ha l'idea di Di Maio di annunciarci che andrà alla procura della Repubblica, se nelle stesse ore l'altro Vicepresidente Salvini dichiara in un'intervista che questa manovra è stata approvata all'unanimità dal Consiglio dei ministri (Prolungati applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Liberi e Uguali e di deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente)? Voi non potete prendere in giro gli italiani, non potete prendere in giro gli italiani onesti che pagano le tasse, urlare “onestà, onestà” nelle piazze e dirgli che non farete mai un condono fiscale, e poi, quando si tratta di votare il più grande condono fiscale della storia, piegate la testa e lo votate all'unanimità. Questa è una questione politica, non è la procura della Repubblica che deve risolvere questo problema. Dovete parlarne con i vostri elettori, perché siete voi ad aver votato all'unanimità il condono fiscale.

Presidente Fico, questa è un'offesa per gli italiani, che vogliono sapere i loro eletti, che governano legittimamente questo Paese, che cosa facciano quando si siedono nel Consiglio dei ministri: twittano o difendono i diritti degli italiani, fanno le dirette Facebook o leggono gli articoli che approvano (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Liberi e Uguali)? E, signor Presidente, una manovra economica che contempla anche i suoi collegati è un equilibrio aritmetico di entrate ed uscite, e in questa manovra economica, evidentemente, il mega condono fiscale vergognoso che è stato approvato rappresenta delle entrate nell'equilibrio economico-finanziario di quella manovra. E se oggi il Vicepresidente Di Maio, che si era distratto, scopre che lui e tutti i Ministri del MoVimento 5 Stelle hanno approvato quelle entrate, e quelle entrate le vogliono abolire, che cosa succede della discussione che si sta svolgendo politicamente in Italia e a Bruxelles? Ma noi vorremmo sapere anche un'altra cosa: il decreto del balcone, il decreto che è stato annunciato agli italiani dal balcone di Palazzo Chigi, il cosiddetto Nadef, la Nota aggiuntiva al DEF, è lo stesso che poi abbiamo votato qua dentro o dobbiamo scoprire in un qualche talk show che qua dentro ci è stato fatto votare qualcosa di diverso da quello che è stato votato a Palazzo Chigi? Noi crediamo, signor Presidente, che sia obbligatorio che il Presidente del Consiglio Conte venga qui a spiegarci che cosa ha approvato il Consiglio dei ministri all'unanimità e perché oggi lo debbano correggere, perché la politica non si fa nelle procure della Repubblica: si fa con la chiarezza e la capacità di governare nell'interesse degli italiani.