Grazie, Presidente. Onorevoli colleghe, onorevoli colleghi, rappresentante del Governo, torniamo anche oggi a chiedere un'informativa urgente, a distanza di circa due mesi dal 12 novembre, quando per la prima volta siamo intervenuti in quest'Aula per chiedere un'informativa urgente della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per informare anche il Parlamento di quello che è lo stato dell'arte delle trattative in corso con Elon Musk.
Torniamo a chiederlo oggi perché, francamente, rabbrividiamo di fronte al fatto che l'Italia, l'Europa, il nostro Paese apprendano degli aggiornamenti e delle informazioni attraverso due fonti: da una parte, fonti giornalistiche d'oltreoceano; dall'altra, comunicazioni su X dello stesso Musk che, anche nelle ultime ore, ha detto di essere pronto a fornire servizi al nostro Paese.
Non stiamo parlando solamente di un miliardo e mezzo di euro. Ecco, è la stessa cifra che ricorre: di un miliardo e mezzo di euro si parlava alcuni mesi fa per la connettività; adesso si parla di un miliardo e mezzo di euro per servizi strategici. Ma stiamo parlando di mettere in mani straniere quelle che sono le chiavi della sicurezza e della difesa presente e futura del nostro Paese, e anche del rischio di dare un segnale devastante nei confronti di un ecosistema di imprese che, in Italia e in Europa, stanno cercando di colmare, nell'ambito di una strategia comunitaria, il ritardo che abbiamo in termini satellitari e che stanno cercando di garantire una possibilità anche per l'Italia e per l'Europa di alzare autonomamente la guardia per quanto riguarda la sicurezza dei dati, che sono il tesoro più prezioso che abbiamo e che avremo nei prossimi anni.
Ora, da questo punto di vista, si possono avere posizioni diverse, orizzonti diversi, orientamenti diversi, ma non si può non essere d'accordo sul fatto che il Parlamento sia il luogo dove si deve discutere di questo tema e si deve realizzare un confronto.
Non possiamo affidarci alle smentite che non smentiscono delle note di Palazzo Chigi. Vogliamo che la Presidente del Consiglio venga in Aula e ci dica che idea di Italia, di futuro e di Europa sta portando avanti nelle sedi internazionali, perché noi come opposizioni - l'abbiamo fatto ai massimi livelli con la nostra segretaria, con i capigruppo alla Camera, al Senato e in Europarlamento - vogliamo che sia ben chiaro un principio fondamentale: l'Italia non si svende, non può essere svenduta e prima di aprire anche solo un confronto su una prospettiva che potrebbe avere un impatto devastante sul presente e sul futuro del nostro Paese, è chiaro che il Governo deve venire qui in Aula e spiegarci chiaramente la strategia che sta portando avanti. Da due mesi chiediamo questa informativa urgente e pensiamo che non si possa più andare avanti senza la calendarizzazione.