Grazie, Presidente. Onorevoli colleghe e onorevoli colleghi, intervenire oggi in quest'Aula, a nome del gruppo del Partito Democratico, e farlo dopo le relatrici, dopo gli onorevoli Gardini, Ascari, Patriarca, Giachetti e Nisini, ci consente di non dover ripetere tante argomentazioni che sono state rappresentate, se non condividere un impegno, che non è solo delle forze politiche, ma di tutto il Parlamento, per costruire le condizioni per portare parole di verità e piena giustizia circa un fatto che ormai si è svolto 10 anni fa e che ancora richiama l'attenzione di tutti e tutti noi e ancora richiede un impegno del Parlamento. Però è un impegno, questo, che parte da un grande lavoro fatto nella scorsa legislatura. È stato detto e lo voglio sottolineare anche io: questa è una Commissione che ha lavorato veramente tanto nella scorsa legislatura. Come Partito Democratico abbiamo contribuito col vice presidente Lacarra, col segretario Fornaro, con i parlamentari Cenni e Andrea Rossi. Andrea Rossi interverrà in quest'Aula per la dichiarazione di voto e potrà meglio e ancora di più qualificare il lavoro che è stato fatto. Un lavoro che, comunque, è stato fatto anche grazie - fatemelo aggiungere ai ringraziamenti - al grande lavoro della Camera dei deputati, dei funzionari della Camera, di tutte le donne e gli uomini che hanno lavorato per produrre, poi, la mole importantissima di incontri, di audizioni di oltre 76 soggetti in un anno e mezzo, e poi tutto quello che ha portato alla stesura di una relazione finale, che non ha raggiunto gli ultimi passaggi. Noi stessi non abbiamo avuto il modo, nella scorsa legislatura, di avere sufficiente tempo per poterla valutare, ma che rappresenta, comunque, un fondamentale e importante punto di partenza, che ha consentito anche degli avanzamenti e degli elementi di chiarezza ulteriori che sono stati portati avanti nella scorsa legislatura. Ed è proprio da qui che si muove una nostra considerazione. Noi non partiamo da zero, partiamo da un lavoro importante che è stato fatto nella scorsa legislatura. Proprio per questo crediamo che si debba cercare - e da questo punto di vista presenteremo anche un emendamento all'articolo 1 di questa proposta, che inserisce come termine temporale del lavoro di questa Commissione tutta la durata della legislatura - di finalizzare nel prossimo anno e mezzo, nei prossimi 18 mesi, i lavori necessari per arrivare alla conclusione, alla deliberazione della bozza finale e all'espressione di una parola chiara. Io penso, infatti, che sia fondamentale - anche in un momento come quello di oggi, in questa discussione generale, perché è al mio fianco il collega Morassut, che interverrà per l'istituzione di altre due Commissioni d'inchiesta, su Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, e sul tema delle periferie; solo oggi noi affrontiamo il tema di tre commissioni d'inchiesta -, che sia importante ricordare e ribadire, come è stato fatto all'articolo 82 della Costituzione e agli articoli 140, 141 e 142 del nostro Regolamento, quanto sia fondamentale la prerogativa di poter istituire inchieste parlamentari con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria. Però, queste Commissioni - dobbiamo ricordarlo sempre - sono un mezzo, uno strumento, non sono un fine.
Non si costituiscono Commissioni d'inchiesta per avere più Commissioni d'inchiesta; si costituiscono Commissioni d'inchiesta per arrivare alla fine dei lavori della Commissione d'inchiesta, per avere delle relazioni e fare sì che il Parlamento svolga la sua funzione. Dato che questa Commissione d'inchiesta si muove da un lavoro già fatto nella XVIII legislatura, credo che sia dovere di tutti noi concentrare gli sforzi e le energie per capire cosa si può fare e garantire, proprio per il rispetto che dobbiamo alla famiglia, alla comunità senese e alla comunità nazionale, che, nell'arco temporale dei prossimi 18 mesi, questi lavori giungano a conclusione. Nella XVIII legislatura abbiamo avuto un esempio concreto del fatto che questo si può fare in relazione a un altro caso, che chiede ogni giorno verità e giustizia, il caso drammatico di Giulio Regeni: c'è stata una Commissione d'inchiesta, è stata guidata da Erasmo Palazzotto, ha concluso i suoi lavori e noi, al termine di quei lavori, abbiamo continuato in altre sedi - accertato il lavoro da fare, ai sensi dell'articolo 82 della Costituzione e del nostro Regolamento -, come Parlamento, a chiedere verità e giustizia - e continuiamo a farlo ancora oggi - per Giulio Regeni. E così continuiamo a chiedere la stessa cosa per David Rossi, ma vogliamo che i lavori di questa Commissione - come hanno avuto un inizio e si sono svolti lungamente nella XVIII legislatura - abbiano un nuovo inizio adesso nella XIX legislatura e si concludano nei prossimi 18 mesi.