Dichiarazione di voto di fiducia
Data: 
Lunedì, 17 Febbraio, 2025
Nome: 
Marco Simiani

A.C. 2184-A

Grazie, grazie Presidente. Io devo dire che, dopo gli interventi anche dei colleghi – ho sentito anche, poco fa, l'intervento della Lega - credo che ci sia poco da festeggiare dal punto di vista sociale. Voi festeggiate, oggi, l'ottantesimo fiducia fra Camera e Senato e credo che questo sia un dato politico rilevante, visto che sono passati solamente 26 mesi dalla vostra elezione del settembre del 2022, ma soprattutto state dimostrando, ancora una volta - vista la vostra compattezza che dal punto di vista politico emerge ogni giorno - di fatto voi state proponendo tre fiducie al mese. Credo che questo sia un dato politico rilevante, che secondo me ha bisogno di una riflessione che, però, si trova chiaramente anche nei decreti che voi state facendo, e devo dire che siete a un livello enorme di decreti-legge. Ma, soprattutto, oggi il Paese non sta veramente rispondendo a tutte quelle azioni di cui effettivamente ha bisogno, basti pensare che oggi, se non ci fosse stato il PNRR, questo sarebbe un Paese in recessione: avevate promesso 1,2, oggi siamo allo 0,25, il prossimo anno ci sarà una crescita dello 0,5 e, nel 2026, la crescita sarà zero. Credo che questo sia un dato politico che fa capire quanto è corto il fiato, ma, soprattutto, quali sono le scelte che oggi questo Governo sta facendo, anche nell'ambito delle emergenze. Si parla, infatti, del decreto Emergenze, ma di emergenze non ne tratta neanche una o, comunque, veramente piccole cose, quando, invece, siamo in piena difficoltà ed emergenza sociale, economica ed occupazionale, basti vedere il numero delle casse integrazioni, che oggi sono di fatto aumentate, ma, soprattutto, l'aumento dell'energia elettrica. Voi avete previsto l'articolo 8 in questo provvedimento, nel decreto Emergenze, ma, di fatto, non c'è niente su questo tema. Ne farete un altro? Si poteva discutere su questo, ecco perché credo che da parte vostra ci doveva essere una discussione molto più ampia, perché il tema c'era. Oggi il Paese è in emergenza: è in emergenza idrica, c'è un problema di siccità, c'è un problema legato alla possibilità di avere una casa popolare, c'è la difficoltà di avere un lavoro migliore dal punto di vista salariale, e la nostra proposta sul salario minimo era una di quelle da mettere in campo. C'era in discussione la questione del dissesto idrogeologico, perché è un tema reale: proprio l'altro giorno, io ero all'Elba e abbiamo visto le difficoltà che ci sono nel nostro Paese per quanto riguarda questo tema, dopo varie alluvioni. C'è il problema climatico, che, di fatto, è un'emergenza per il Paese, ma, soprattutto, ci sono difficoltà per le aree interne. Avete previsto un articolo sulla scuola e il problema del dimensionamento scolastico, che noi avevamo posto come elemento centrale per dare prossimità a una serie di comunità locali, che potevano, in questo caso, avere una garanzia in più per mantenere il primo e, forse, più importante ed utile presidio scolastico per ogni realtà, ma non lo avete assolutamente accettato.

E devo dire un'altra cosa, guardando bene l'articolo 1, che era il centro della discussione di questo provvedimento. Lo dico anche alla maggioranza: ci potevamo veramente mettere insieme e ragionare del disagio sociale in molti quartieri delle città e, invece, niente. Avete scelto voi, in maniera assolutamente unilaterale, alcuni quartieri, senza pensare, invece, che oggi esistono strumenti della programmazione, come il PINQuA, come la legge sulle periferie o tutta la parte legata alla programmazione sulla rigenerazione urbana. Sono tutti strumenti che oggi voi avete utilizzato grazie ai Governi di centrosinistra, che hanno messo in campo una serie di azioni - il PINQuA cuba 2,8 miliardi fino adesso, finanziati -, che voi avete tagliato, addirittura, in legge di bilancio. Quindi, l'articolo 1 riguarda città scelte in ordine sparso sicuramente importanti, ma oggi dovevano risultare in un contesto di programmazione generale.

Un'altra cosa. Negli emendamenti noi abbiamo proposto anche elementi positivi, come il coinvolgimento del Terzo settore. C'è qui la Sottosegretaria, l'onorevole Siracusano, che ha lavorato, in questo caso, anche per trovare una soluzione nell'ambito del coinvolgimento del Terzo settore - e io la voglio ringraziare -, ma c'è stato un “no” di un partito politico di maggioranza, perché? Perché nel quartiere Quarticciolo c'è un'occupazione di un sistema di associazioni che, in questo momento, danno un aiuto sociale, vero, continuativo. Sicuramente questa cosa va messa a posto, sicuramente va legalizzata, ma non ci può essere un diniego da parte di Fratelli d'Italia , quando, invece, si possono portare avanti, ad oggi, ancora occupazioni da parte di un movimento politico, che ha un nome e un cognome, che si chiama CasaPound.

Credo che questo debba essere assolutamente, invece, riportato in una discussione anche qui dentro. Perché noi non è che siamo a favore dell'occupazione, noi non siamo a favore, noi però vogliamo farlo, vogliamo risolvere un problema sociale di povera gente che ha bisogno di essere accompagnata, trovando soluzioni vere, che siano socialmente compatibili, non prendendo le persone e buttandole in mezzo alla strada. I problemi non si risolvono buttando via la chiave, i problemi si risolvono accompagnando nella legalità, perché voi dovete dirci questo: siete per risolvere i problemi sociali o volete essere solamente contro la criminalità? Noi vogliamo essere contro la criminalità, ma i problemi sociali rimangono e noi dobbiamo assolutamente, in questo caso, risolverli.

E poi, guardate, c'erano temi anche importanti, così importanti, così importanti, come il commissariamento dell'ACI e credo che questo sia un tema che vedremo nelle prossime ore. Noi inviteremo, noi abbiamo presentato un ordine del giorno su questo in cui chiederemo, effettivamente, se è vero o no che nel commissariamento dell'ACI, come dicono i giornali, ci sarà qualche figlio di qualche importante carica dello Stato o no. Ma ce lo dovete dire, perché noi chiederemo esattamente questo: se è vero o no che in quella posizione ci possano andare tutti, all'infuori delle persone che hanno qualche attinenza con i deputati e, in questo caso, le cariche dello Stato. Perché questo è stato l'elemento veramente che ha reso la discussione più banale e, comunque, anche poco utile. Cosa ha di emergenza il commissariamento dell'ACI, ove fino all'altro giorno è stato eletto un presidente con oltre il 90 per cento dei voti? Questo voglio capire.

Noi avevamo presentato un provvedimento perché, giustamente, quelle nomine non devono essere nomi, comunque elezioni o comunque presidenze che devono andare oltre i tre mandati, ma bisognava trovare una soluzione da quel momento in poi. E invece no, avete continuato in questo commissariamento, credo che sia un errore, ma credo che nei prossimi giorni, anche con le prossime ore, capiremo meglio la cosa. L'altra questione, invece, sulla siccità, io credo che sia un tema che noi potevamo veramente discutere insieme. Io lo dico chiaramente, noi abbiamo fatto proposte, perché è un problema reale che il Paese veramente oggi si deve porre e credo che il Governo deve assolutamente affrontare in maniera seria.

C'è un piano del commissario Dell'Acqua, c'è un piano chiaro dove c'è descritto ogni intervento da fare. Noi ci siamo su quel piano, lavoriamo sulla programmazione, capiamo effettivamente come possiamo trovare le risorse per riuscire a trovare una soluzione, perché quello può essere un elemento, non tre dissalatori per fare un contrattino al presidente Schifani, che oggi, secondo me, le sta toppando tutte, compreso anche il nuovo commissariamento della baraccopoli di Messina e credo che questo sia uno degli aspetti che, a parer mio, sia assolutamente assurdo. Ma detto questo, lo dico al Governo, lo dico ai relatori: noi, se volete parlare di emergenze per questo Paese, noi ci siamo. Noi siamo convinti di poter dare un contributo, perché abbiamo tutte le nostre proposte a disposizione di questa legislatura, logicamente risposte, discussioni serie su questioni serie. E guardate, se voi pensate di riportare la discussione sempre portando avanti l'ennesima fiducia, ecco, da parte nostra troverete sempre un no, perché questo non è il modo di discutere.