Discussione generale
Data: 
Lunedì, 16 Maggio, 2022
Nome: 
Cecilia D'Elia

A.C. 3609

Grazie Presidente, quello che ci accingiamo a esaminare è il decreto che contiene misure urgenti per contrastare gli effetti sanitari e umanitari della crisi dell'Ucraina. Credo, quindi, come altri colleghi hanno sottolineato, che far riferimento anche all'evoluzione di quella crisi non sia, qui in quest'Aula, questa mattina, in discussione, ma parla di altro.

Signor Presidente, dopo il decreto n. 17 del 2022 sulle energie, quello in esame è il secondo provvedimento di quest'anno finalizzato a contrastare lo straordinario aumento dei prezzi dei prodotti energetici e delle materie prime, che inevitabilmente sta impattando, con effetti fortemente negativi, ormai da mesi sulle condizioni di vita e di lavoro delle famiglie, delle imprese e della popolazione tutta, e non solo in Italia, limitando l'accesso a risorse indispensabili come cibo ed energia. Il contesto in cui ci muoviamo è noto a tutti ed è stato ricordato qui in più interventi: l'uscita dalla crisi economica, sanitaria e sociale, durata ormai due anni, è stata purtroppo ostacolata dal processo inflattivo creatosi con l'esplosione dei costi energetici e delle materie prime dovuto alla repentina ripresa e all'aggressione russa all'Ucraina, con tutte le conseguenze economiche, ma non solo, che ne derivano e che sono purtroppo in continua evoluzione. Un contesto all'interno del quale ogni azione intrapresa si rivela spesso insufficiente o superata da quanto accade e, nonostante si mettano in campo soluzioni, sembra ci sia sempre la necessità e l'urgenza di agire di nuovo, di agire in modo più concertato come Europa e su cui noi crediamo, come Partito Democratico, si debba intervenire con politiche strutturali a sostegno delle famiglie e del lavoro, penso, ad esempio, alle politiche salariali.

Governo e Parlamento sono intervenuti a più riprese per calmierare gli aumenti di questi costi attraverso l'abbattimento degli oneri generali e riducendo il carico fiscale e parafiscale sulle bollette per famiglie, piccole e medie imprese e imprese energivore, stanziando finora, nel complesso, circa 17 miliardi di euro, a cui vanno sommate le risorse presenti nella legge in esame, che ha una dotazione iniziale di 3,6 miliardi, ai quali si sono sommati ulteriori 2,3 miliardi per un totale di quasi 6 miliardi di euro, come è stato detto, e a cui andranno aggiunte le risorse disposte con il “decreto Aiuti”, che esamineremo a breve.

Stiamo parlando di interventi su una platea di milioni e milioni di cittadini e cittadine, tra l'altro finanziati, come è stato detto, con una tassazione degli extraprofitti, una grande operazione anche redistributiva. Dunque, contenimento dei prezzi di gasolio e benzina, bonus carburanti ai lavoratori dipendenti, credito d'imposta a favore delle imprese, bonus sociale su elettricità e gas - e abbiamo alzato l'ISEE di riferimento -, la rateizzazione delle bollette, la cessione dei crediti di imposta, l'integrazione salariale, le misure a sostegno di autotrasporto, agricoltura, pesca, turismo, ma anche del teatro e di tutti gli enti pubblici. Sono misure che, come abbiamo visto, stanno aiutando a contenere la corsa all'aumento dei costi e a reggere soprattutto l'impatto della crisi, che sta mordendo, in particolar modo, le fasce sociali più deboli, le imprese energivore, gasivore e quelle del settore autotrasporto.

Il testo contiene, poi, misure che cercano di dare risposte di natura strutturale, come quelle relative alle semplificazioni burocratiche per impianti fotovoltaici e quelle con cui si estende il golden power alle concessioni idroelettriche, al fine di evitare acquisizioni ostili in una fase in cui questi ambiti assumono sempre più una rilevanza per l'interesse strategico nazionale.

Nell'ambito del turismo è importante il riconoscimento di un contributo, sotto forma di credito d'imposta, alle imprese turistico-ricettive pari al 50 per cento dell'importo dell'IMU versata a titolo di seconda rata per l'anno 2022, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività esercitate.

Nell'ambito del commercio vi è l'importante e delicata estensione al 30 settembre dell'autorizzazione per l'occupazione del suolo pubblico. Una misura per bar e ristoranti che semplifica anche le relative procedure, una misura - se posso aggiungere un tema che, se volete, è anche personale - in cui andrebbe trovato un migliore equilibrio tra diritti dei cittadini residenti nei centri storici e le esigenze del commercio e del consumo. Penso all'accordo che il comune di Roma, il municipio Roma I, che è anche il collegio in cui sono stata eletta, aveva trovato in questi mesi per aumentare i controlli sul cosiddetto tavolino selvaggio.

Così come è accaduto qui alla Camera, in sede di Commissione referente durante l'esame e l'approvazione del “DL Energia”, il testo di questo provvedimento è stato oggetto al Senato - e solo al Senato - di una proficua attività emendativa, che ha consentito il miglioramento di alcune norme e l'introduzione di altre.

Voglio ringraziare il lavoro dei senatori del PD, che hanno contribuito a portare all'esame e a far approvare modifiche e innovazioni frutto dell'attento ascolto degli stakeholder interessati. Mi riferisco, per citare in parte il lavoro emendativo che abbiamo fatto al Senato, all'ampliamento del meccanismo di aggiornamento dei prezzi per il caro materiale negli appalti pubblici, alle semplificazioni in materia di 5G, all'intervento sul lavoro sportivo a tutela dei vivai calcistici e delle nuove primavere, alle misure sull'acquisto, per le scuole, di impianti di ventilazione meccanica controllata, di cui tanto abbiamo discusso durante la pandemia, nell'ambito del Fondo per l'emergenza epidemiologica da COVID-19, all'integrazione delle graduatorie di merito del concorso ordinario dei docenti per l'infanzia e la primaria, nonché la proroga ulteriore del cosiddetto organico COVID sino a fine anno scolastico.

In tema di trasporti nei settori dei porti c'è una misura per la promozione del traffico ferroviario delle merci in ambito portuale e poi la soluzione di un problema che si protraeva da tempo, con l'ingresso dei lavoratori marittimi stranieri nelle nostre aree portuali a bordo di grandi navi da crociera.

Inoltre, questo decreto interviene a sostegno di quell'importante politica di accoglienza che l'Unione europea e l'Italia stanno facendo per i profughi e le persone in fuga dallo scenario dell'Ucraina. Per i minori non accompagnati provenienti dall'Ucraina, che, purtroppo, costituiscono una quota rilevante dei profughi ucraini, abbiamo ottenuto l'aumento delle risorse a disposizione dei comuni: un contributo fino a 100 euro al giorno pro capite per i comuni che accolgono direttamente e sostengono spese per affidamenti familiari dei minori non accompagnati.

Sempre in tema di enti locali, voglio segnalare l'istituzione di contributi per i comuni di grandi dimensioni che procedono alle fusioni e l'autorizzazione a utilizzare l'avanzo di amministrazione per coprire i maggiori oneri derivanti dalle spese per le energie, cosa che avevamo già provato a risolvere nel “decreto Energia”. Poi, la revisione degli indicatori di deficit strutturali di bilancio e, infine, il ripristino della disciplina relativa alla gestione da parte dei comuni degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, in particolare per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà.

Dunque, il testo è stato migliorato grazie al dialogo in seno alla maggioranza e al confronto col Governo. Un lavoro che sappiamo essere difficile, anche a causa della limitatissima dotazione di risorse disponibili per le modifiche in ambito parlamentare e che non è stato esaustivo nella risposta rispetto a tutte le istanze pervenute. Lo abbiamo visto e abbiamo lamentato tutti il fatto che i provvedimenti sono esaminati e modificati come se fossimo ormai in un sistema monocamerale. È vero! Venerdì abbiamo avuto due ore in Commissione per discutere questo testo. È un limite, ma è anche vero che ci siamo assunti tutti, rispetto a un lavoro emendativo ricco che l'altra Aula ha fatto, la responsabilità di approvare e convertire un decreto che ha misure importanti, davvero importanti per intervenire sulla crisi economica e sull'aumento dei costi, importanti per il sostegno delle famiglie e delle imprese.