Esame di una questione pregiudiziale
Data: 
Lunedì, 16 Maggio, 2022
Nome: 
Stefano Ceccanti

A.C. 3609

Grazie, Presidente. Pur tenendo conto che nel testo della pregiudiziale alcuni argomenti, presi isolatamente, non sono infondati, sono due ragioni di fondo per cui voteremo “no” alla pregiudiziale. La prima è questa: nell'ampia ricostruzione che il testo fa della giurisprudenza costituzionale, mancano almeno i riferimenti, e non casualmente, alle sentenze n. 32 del 2014 e n. 24 del 2016, perché, in quelle due sentenze, si dice che alcuni provvedimenti che sono ab origine a contenuto plurimo, sono, però, caratterizzati, in alcuni casi, fatta la verifica volta per volta, da una omogeneità di scopo. È l'omogeneità di scopo che dà coerenza al provvedimento, anche se, a prima vista, noi ci troviamo di fronte a materie dal contenuto plurimo. Quindi, come in quei due casi solennemente la Corte ha ritenuto l'uso della decretazione assolutamente legittimo, è difficile negare che anche questo caso non ricada esattamente nella stessa tipologia. Questo è l'argomento più importante che ci fa votare contro la pregiudiziale; ce ne è, però, anche un secondo.

Il secondo argomento è quello più delicato della convergenza di più decreti in sede di conversione, il fenomeno che abbiamo detto varie volte dei cosiddetti “decreti matrioska” o “decreti Minotauro”. È vero che questa convergenza, in sé, crea problemi a tutti gli operatori del diritto che riescono male a capire che fine hanno fatto i decreti e come si sono incastrati tra di loro. A volte facciamo fatica anche noi a capirlo, figurarsi gli operatori comuni. Questo è un argomento che ha, indubbiamente, una maggiore pregnanza, però il Presidente Mattarella, nel luglio 2021, ci ha mandato una lettera con cui ha fissato dei criteri sulla base dei quali questa convergenza, che è sempre di per sé da evitare, può essere, più o meno, negativa.

Il caso peggiore in cui la convergenza è negativa è quando si fanno confluire dei decreti che non c'entrano granché l'uno con l'altro, perché, in quel caso, è un vero Minotauro, sono proprio delle specie diverse che finiscono per incrociarsi in modo confuso nello stesso decreto. Un altro caso è, invece, quando finiscono per convergere in un'unica legge di conversione dei decreti che sono, sì, in origine diversi, ma che trattano materie analoghe. In questo caso - come ha già detto anche il collega Di Maio - la materia accise sulle benzine era già trattata anche del decreto n. 38, quindi non possiamo parlare esattamente di “Minotauro”, ma di convergenza di decreti che trattano materie analoghe.

Ciò detto, evidentemente, anche stavolta, anziché occuparci tutti quanti degli effetti, come fatalmente siamo indotti a fare ogni volta che discutiamo di queste pregiudiziali, il confronto sul Regolamento, che è in corso con i colleghi che meritoriamente stanno lavorando, dovrebbe servire ad affrontare le cause che producono questi effetti, perché sugli effetti, come abbiamo visto anche nella storia di questa legislatura, si può fare poco, se si lavora sulle cause, si può fare molto (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).