Dichiarazione di voto finale
Data: 
Martedì, 25 Maggio, 2021
Nome: 
Lucia Ciampi

A.C. 3113

Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, il decreto-legge che esaminiamo oggi rappresenta uno dei provvedimenti necessari per traghettare il Paese dalla fase emergenziale a un lento ma costante ritorno alla normalità, integrando, quindi, le misure di contrasto alla pandemia con norme necessarie per sostenere la ripresa delle attività quotidiane. Anche per questo motivo, il decreto, che presentava originariamente 12 articoli e 53 commi, è stato ampliato a 21 articoli e 85 commi in sede di esame al Senato. Trattandosi di una legge di conversione di un decreto, alcune norme sono già entrate in vigore e hanno già prodotto i loro effetti, ma sussistono, comunque, altre disposizioni necessarie per superare la pandemia. Mi riferisco, in primo luogo, alla vaccinazione. Per il periodo intercorrente fino alla completa attuazione del Piano strategico nazionale relativo alla vaccinazione contro il COVID-19 e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021, viene, infatti, introdotto l'obbligo della vaccinazione per gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgano la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socioassistenziali pubbliche e private, nelle farmacie o parafarmacie e negli studi professionali. Si tratta di una misura necessaria per evitare che ospedali, cliniche e centri vaccinali, come già purtroppo accaduto nel recente passato, si trasformino da luoghi di cura a cluster di infezioni, per tutelare gli stessi lavoratori del settore che rischiano di contrarre il virus. Le cifre sono chiare. Nella prima ondata, tra febbraio e aprile 2020, sono stati più di 28.000 i contagiati di origine professionale denunciati all'INAIL, mentre, all'inizio della seconda ondata, nel solo mese di ottobre dello scorso anno, sono stati oltre 18.000 i medici e gli infermieri contagiati.

Sempre per quanto riguarda l'emergenza sanitaria, la vaccinazione e la tutela del personale sanitario coinvolto, sono state inserite norme che limitano la punibilità a titolo di omicidio colposo o di lesioni personali colpose per le somministrazioni dei vaccini contro il virus SARS-CoV-2 operate nel corso della relativa campagna vaccinale. Un ulteriore articolo reca, poi, una disciplina transitoria che limita la punibilità a titolo di omicidio colposo o di lesioni personali colpose per i fatti commessi nell'esercizio di una professione sanitaria durante lo stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e che trovino causa nella situazione di emergenza medesima. Siamo di fronte ad un'emergenza sanitaria straordinaria. Il personale medico e paramedico da mesi è in prima linea per salvare vite e merita riconoscenza e tutele.

Al tempo stesso, però, di fronte a oltre 125.000 morti, il sistema sanitario nazionale non può oggi permettersi dipendenti no-Vax.

Tra gli altri macro-temi affrontati dal decreto-legge in esame assume particolare rilevanza quello della pubblica amministrazione, un comparto che nei prossimi mesi sarà strategico per sostenere e promuovere la ripresa occupazionale ed economica dell'intero Paese. Mai come oggi sarà necessario che la pubblica amministrazione perda finalmente ogni accostamento dispregiativo con la parola “burocrazia” per assumere nuove assonanze con i termini “rapidità”, “semplicità”, “correttezza”, “trasparenza”, “efficienza”. Ci sono 240 miliardi di euro da spendere bene e in fretta, ma i dipendenti pubblici devono prima di tutto essere messi nelle condizioni di poter lavorare con modalità rinnovate e con strumenti moderni ed efficaci, per esprimere la propria professionalità e impiegare le proprie competenze. Vanno in questa direzione le norme che introducono, a regime, una nuova procedura semplificata per lo svolgimento dei concorsi pubblici relativi al reclutamento del personale delle pubbliche amministrazioni o le procedure semplificate, anche per le assunzioni di personale a tempo determinato, autorizzate nelle amministrazioni pubbliche operanti nel Mezzogiorno dalla normativa vigente per l'attuazione degli interventi di politica di coesione nell'ambito della programmazione 2014-2020 e 2021-2027. Rientra nell'ottica di una pubblica amministrazione maggiormente efficiente la possibilità per i lavoratori in esame, impegnati in attività di pubblica utilità, di assunzione anche da parte di un'altra pubblica amministrazione in posizione di lavoratori soprannumerari, in deroga alla dotazione organica e alla condizione del rispetto del piano di fabbisogno del personale. Siamo consapevoli che la pubblica amministrazione abbia bisogno di una riforma organica complessiva, ma questi primi passi segnano oggi la strada da percorrere per rendere la macchina statale sempre meno autoreferente e sempre più al servizio dei cittadini e delle imprese.

Il provvedimento oggi in esame interviene, poi, in materia di giustizia, altro settore fondamentale della società che la pandemia ha finito per rallentare. È stata introdotta la proroga delle misure speciali per l'esercizio dell'attività giudiziaria nell'emergenza pandemica, in particolare per la trattazione, in forma semplificata e prevalentemente da remoto, dei procedimenti civili e dei procedimenti penali in ogni stato e grado e per prevedere la sospensione dei giudizi penali, con conseguente sospensione della prescrizione e dei termini di durata della custodia cautelare, quando le relative udienze debbano essere rinviate per impedimenti delle parti legati al COVID-19. Viene, inoltre, differito il termine di vigenza delle graduatorie del personale del Ministero della Giustizia, il cui scorrimento è autorizzato, per l'assunzione complessiva di 1.080 unità di personale amministrativo non dirigenziale, dalla legge di bilancio 2021. Dette assunzioni sono autorizzate al fine di dare attuazione a un programma di interventi temporaneo ed eccezionale, finalizzato a eliminare, anche mediante l'uso di strumenti telematici, l'arretrato relativo ai procedimenti di esecuzione delle sentenze penali di condanna, nonché di assicurare la piena efficacia dell'attività di prevenzione e di repressione dei reati.

Tra le altre norme presenti nel decreto vorrei poi segnalarne due, che assumono anche un valore simbolico, perché superano la contingenza emergenziale e guardano al futuro. In primo luogo, l'articolo inserito, nel corso dell'esame al Senato, che ha ripristinato l'accesso, su tutto il territorio nazionale, per familiari e visitatori muniti delle certificazioni verdi COVID-19 a strutture residenziali socioassistenziali e sociosanitarie e hospice. È stato finalmente possibile abbattere un muro di solitudine e disperazione: dopo mesi di sguardi, lacrime e sorrisi possibili solo virtualmente, in video o a distanza, dietro vetrate e finestre, molte persone hanno potuto visitare i propri cari.

Vorrei poi citare, in secondo luogo, l'articolo che amplia la platea degli istituti tecnici superiori, gli ITS, titolati ad avanzare istanza per l'accesso ai contributi stanziati con la legge di bilancio per il 2019 per investimenti relativi a nuove sedi e laboratori coerenti con i processi di innovazione tecnologica 4.0. Si tratta, anche in questo caso, di una norma che va oltre la pandemia, ponendosi l'obiettivo di accompagnare e sostenere, in modo sistematico, le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo italiano, aiutando, al tempo stesso, i giovani a ricercare la propria strada professionale e formativa.

È con questo auspicio che annuncio il voto favorevole del Partito Democratico