Dichiarazione di voto finale
Data: 
Venerdì, 30 Dicembre, 2022
Nome: 
Silvio Lai

A.C. 705

Signor Presidente, colleghe e colleghi, mi sembra che con questo decreto forse avete provocato danni collaterali e li segnalo, perché mi sembrano interessanti, anche rispetto alla prospettiva del Governo. In altre parole, essere riusciti a ridimensionare, con un solo decreto, il primo decreto sottoposto alla giustizia, i due tecnici più autorevoli che questo Governo aveva, almeno quelli che, in qualche modo, non hanno parlato soltanto per fare polemiche: con un solo colpo, è un colpo da maestro. Il primo, ridimensionato sui primi annunci, quelli della riduzione delle intercettazioni, e il secondo, ridimensionato oggi perché, dopo aver riferito quali erano iniziative del Governo per contrastare la pericolosità di un possibile ritorno pandemico che arriva dalla Cina, ha rappresentato una strategia che è esattamente quella del Governo precedente, quella che, in qualche modo, ha preservato l'Italia dai danni. Eppure, anche lì, con una sorta di ritorno alle origini, siete stati capaci di agire in direzione esattamente ostinata e contraria rispetto al vostro autorevole Ministro della Salute.

Per questo motivo e per alcuni altri motivi, che cercherò di illustrare, è abbastanza facile dichiarare il voto contrario su questo decreto, a partire da una serie di motivazioni. È facile dichiarare il voto contrario per chi è onesto intellettualmente, per chi non ha il problema di aver assecondato le teorie no-vax, no-mask, no green pass, quelle di complottisti e negazionisti vari che, in questo Paese, passano dal manifestare contro l'euro, alla negazione del virus, alla negazione dell'effetto delle terapie antivirali, ai danni presunti dei vaccini anti-COVID, per passare poi al terrapiattismo, alla negazione dello sbarco sulla luna e ai complotti demo-pluto-giudaici sul governo mondiale dell'economia o sul debito dell'Italia, sino ad arrivare alla sostituzione della popolazione italiana con quella africana, magari pensate in Svizzera a qualche milionario annoiato. Questa è la sequenza di alcuni dei complotti che, con parole, con gesti e anche con i silenzi, avete reso possibili e assecondato nei social in questi anni di opposizione o, come altri partiti, contemporaneamente, di lotta, spesso, e di Governo, altrettanto spesso.

E ciò se guardiamo all'ultima legislatura con la Lega al Governo per oltre due terzi di legislatura, senza dimenticare che i suoi esponenti, talvolta presidenti di Commissione, hanno vissuto in quel difficile equilibrio tra affermazioni fatte e registrate nei social e nelle comparsate TV e la realtà concreta dei Governi a cui partecipavano, con grande imbarazzo per le affermazioni che, contemporaneamente, venivano fatte da parlamentari e, al contrario, da esponenti del Governo.

Insomma, è facile scegliere come votare per chi ha mantenuto una linea costante, invece di adesione al profilo scientifico, della lotta a una pandemia, inaspettata per gravità e diffusione, privi di esperienze recenti nell'affrontarla, ma confidenti nella competenza scientifica internazionale maturata nella lotta ai virus, perché niente nasce senza un grande o un lungo percorso dagli anni Novanta in poi. Perché la scienza non nasce nei social, vive di sperimentazioni, di percorsi, di condivisione delle competenze e delle ricerche. Non è facile, magari, per quelli che l'hanno negata, invece, per convinzione o per interesse, come non è facile per chi nella scienza dichiara di credere, ma, per tenere in piedi il Governo dei diversi complottisti e negazionisti, è costretto a negare se stesso nel voto al provvedimento. Certo, manda i suoi segnali, come nella Commissione giustizia al Senato, come nelle dichiarazioni di qualche ora fa, oppure nel voto del suo capogruppo nello stesso ramo del Parlamento, ma sono inutili, però, nel concreto della politica del Governo a cui partecipate, se non per lavarvi la coscienza.

La realtà è che state votando sì, state votando per far rientrare e avete già fatto rientrare in corsia e negli ambulatori medici che non hanno adempiuto all'obbligo della vaccinazione, non si sono vaccinati e né, certamente, hanno consigliato la vaccinazione ai propri pazienti. Avete fatto rientrare in questi mesi, in questi due mesi, in ospedale, nei reparti di lungodegenza, nelle strutture sanitarie e sociosanitarie, infermieri, tecnici di radiologia, ostetriche, operatori sociosanitari, quelli che si occupano delle persone quando stanno male oppure dei nostri anziani, con un colpo di spugna che non sarà senza conseguenze, in primo luogo, sulla credibilità delle Istituzioni. Perché quale credibilità ha un Governo che, oggi, per bocca della Presidente Meloni, solo poche ore fa, dice che il decreto Rave è un segnale per chi viola la legge? Scusi, Presidente, ma quale parte del decreto è questa? Quella che sanziona con 6 anni di prigione - così si possono fare le intercettazioni - chi organizza un raduno musicale o la parte che cancella l'obbligo e la sanzione a chi era obbligato a vaccinarsi per professione e non ha rispettato la legge? E, ancora, “è finita l'Italia che si accanisce con chi rispetta le regole e fa finta di non vedere chi le viola”: così ha affermato la vostra Presidente del Consiglio, la nostra Presidente del Consiglio. Un esempio fattuale di doppiopesismo: non vedere chi viola le regole, cancellandole per non applicarle e, insieme, annunciare che si applicheranno finalmente. Ecco, solo per fare un esempio: se la Presidente Meloni fosse stata Presidente degli Stati Uniti negli anni Settanta avrebbe mandato in prigione gli organizzatori di Woodstock e, magari, accolto alla Casa Bianca i disertori del sistema sanitario americano.

Quale credibilità avrà il Governo quando imporrà - e potrà capitare - obblighi per la salute pubblica nei confronti di chi ha aderito alle indicazioni di legge, condividendo la necessità di un obbligo in ragione della tutela della salute dei più deboli, in un contesto di cura, in particolare, negli ospedali e ora si ritrova i propri colleghi che hanno anteposto se stessi e il loro egoismo, che hanno tradito il giuramento di Ippocrate o gli indirizzi dei propri ordini professionali o le società scientifiche? Con quale sicurezza personale e verso i propri pazienti stanno riprendendo in queste settimane a lavorare fianco a fianco nei reparti? E questo mentre ancora non conosciamo il comportamento del virus nella stagione invernale, confidenti nell'attenuazione degli effetti della variante nel periodo estivo e autunnale. Cosa potrà dire di credibile questo Governo, d'ora in poi, ai medici che hanno visto morire 379 colleghi - a qualche settimana fa -, la maggior parte medici di medicina generale, nell'espletamento del proprio dovere, in due anni di pandemia oppure anche agli infermieri, che hanno perso quasi 100 colleghi? Quale credibilità, nelle sue prossime decisioni, avrà un Governo che ha un Sottosegretario, se non sbaglio per la giustizia - adesso non ricordo bene -, che, alla sua prima uscita pubblica televisiva, pone in dubbio il rapporto dell'Istituto superiore di sanità, quello che si intitola “Infezioni da SARS-CoV-2, ricoveri e decessi associati a COVID-19 direttamente evitati dalla vaccinazione”, e afferma che non c'è controprova sull'efficacia dei vaccini, come chi confronta studi scientifici pubblicati nelle maggiori riviste indicizzate con revisori scientifici a controllare le procedure e ripetibilità, con articoli sul web firmati magari - quando va bene - da qualche gruppo di medici? Sì, il rapporto dell'Istituto Superiore Sanità dice così: direttamente evitati dalla vaccinazione. Perché sono 150 mila morti evitati in un anno dal gennaio 2021 al gennaio 2022, 55 mila ricoveri in terapia intensiva. Proprio oggi al Senato il rappresentante di Fratelli d'Italia ha detto, affermando questa cifra, che in Italia sono morti più persone di tutti i Paesi dell'Occidente. Falso, falso, perché sono morti purtroppo molto di più in Gran Bretagna, sono molti di più negli Stati Uniti e anche quando si fa riferimento ai casi di decesso ogni 100 mila abitanti l'Italia è superata largamente da diversi Paesi, per esempio l'Ungheria, la Romania, ovvero quelli dove la vaccinazione e sotto il 60 per cento e sotto il 40 per cento addirittura. Ecco siete ancora affezionati a lisciare il pelo ai no-vax, tra l'altro il rapporto dell'istituto - vado a concludere, saltando molte parti che avrei potuto in qualche modo rappresentare - dice anche che ci sono molti danni collaterali che si sono potuti evitare grazie alla vaccinazione. Ecco perché è quanto mai sbagliato togliere l'obbligo vaccinale per i sanitari, lo ha ribadito il 2 dicembre anche la Corte costituzionale, ed è sbagliato giuridicamente, scientificamente, moralmente, perché la libertà individuale in una comunità ha dei limiti, finisce dove iniziano i diritti del prossimo. In particolare per un medico che sceglie di dedicare la propria vita ai pazienti e nel sistema pubblico lo fa per vocazione, non per reddito. Ed è sbagliato ridurre le protezioni negli ambienti sanitari, infatti oggi avete detto che vanno reintrodotte per l'attenzione dei più fragili. Ed è sbagliato dire “si rivolgano al proprio medico”, se non hai costruito un percorso credibile, comunicato e condiviso. È sbagliato considerare archiviata la vigilanza sulla pandemia, perché non è ancora sconfitta. Ed è sbagliato non mantenere vigile una macchina dell'emergenza e derubricarla come invece l'insieme delle decisioni di questo decreto, confuso e disordinato, fa.

Ecco da questa vicenda cinese di queste ore dobbiamo imparare delle cose, dobbiamo imparare che non esiste un modo originale per affrontare una sfida sanitaria e scientifica, esiste un modello condiviso che diventa giusto per l'esperienza che si fa e sbagliato quando è sconfitto dalla pratica sperimentale pubblica. Qui la mia preghiera, e concludo, il motivo del mio voto sta in questo: non mettiamo, non mettete, il nostro Paese dalla parte sbagliata delle scelte scientifiche, dalla parte imprudente e ragionevole, proseguiamo nel fare bene ciò che fanno i migliori, e tra i migliori il nostro Paese c'è ancora.