ignora Presidente, colleghe e colleghi, signor sottosegretario, bentornato, buongiorno, io spero che sia davvero un buon giorno questo, soprattutto se riusciremo a non permettere la conversione in legge di questo decreto; questa è la vera urgenza, io credo, per l'interesse nazionale del nostro Paese, in questo caso. Voglio, quindi, motivare il voto contrario, mio personale e del gruppo del Partito Democratico: non pensiamo che sia affatto urgente permettere ai medici che non vogliono vaccinarsi di tornare in ospedale, non comprendiamo questa urgenza; non lo è per l'efficacia del lavoro di cura negli ospedali e non lo è per l'insieme dei medici e degli infermieri che hanno fatto il loro dovere con molti sacrifici. Per la scienza medica non può essere accettabile sostenere l'inutilità o la pericolosità dei vaccini, perché questa non è una libera opinione, ma una falsità. La negazione dei risultati delle sperimentazioni scientifiche è la negazione del senso della propria professione per chi si dice medico. Una libertà che danneggia gli altri non è libertà, ma prevaricazione, in nome di un ottuso egoismo e di un dannoso individualismo.
Non è possibile, quindi, non è giustificabile sostenere nei fatti, come fate con questo provvedimento, i medici no-vax, neanche su questioni particolari, temporali o corporative ed è assurdo farlo ora, soprattutto, quando forti tornano i segnali di una ripresa della pandemia e, quindi, della necessità che ogni Paese, in coordinamento con gli altri, ripristini misure di prevenzione e di salvaguardia della salute delle persone.
A.C. 705
Questo decreto urgente invece fa rientrare i medici mentre il Ministro della Salute ha riproposto proprio ieri misure come le mascherine nei luoghi di cura. Questa è semplicemente confusione, dare messaggi contraddittori, e sicuramente non aiuta a convincere quanti ancora non hanno deciso di vaccinarsi, come sicuramente non premia certo tutti i medici e gli infermieri che finora, ripeto, stanno facendo il loro dovere e insieme dà un messaggio sbagliato ai tanti che per civismo e per l'azione dei Governi precedenti hanno seguito le indicazioni di vaccinarsi.
Vedete, le azioni di un governo dovrebbero essere equilibrate e mirate in caso di pandemia, soprattutto non dovrebbero essere confuse e contraddittorie, ma per farlo mi rendo conto occorre una visione coerente razionale e costante, e mi chiedo come possa averla questo Governo, che oggi è guidato dalla forza politica che fino a poco tempo fa ha votato contro i provvedimenti sanitari in nome di un'idea di libertà che fa rima con l'irresponsabilità, con la accondiscendenza verso chi è contro i vaccini, come può farlo con coerenza un Governo che ha appena fatto approvare dalla sua maggioranza in quest'Aula un taglio ai fondi per la Sanità, prevedendo due miliardi rispetto ai sei almeno necessari. Votare questo decreto significa per questo aspetto ritenere urgente il messaggio simbolico, il contentino a parti della società ostinate nel loro egoismo al di là degli interessi generali che richiede la situazione e significa dire, come voi del resto avete detto ieri, che chi ha appoggiato con coerenza le indicazioni scientifiche lo avrebbe fatto per motivi di opportunità politica usando la scienza a fini di parte. Questo anche avete avuto il coraggio di dire e questo è davvero vergognoso rende chi lo afferma solo un gruppo di faziosi!
Noi rivendichiamo, come Partito Democratico, di avere lavorato per combattere la pandemia e di avere sostenuto tutti i provvedimenti necessari. Non posso dimenticare gli anni da sindaco di Bologna durante la pandemia, quando abbiamo dovuto lavorare, come è nostro dovere, perché si applicassero le misure stabilite a livello nazionale ed europeo, e non posso dimenticare quanto gli esponenti della destra, allora, su ogni provvedimento avanzavano critiche o cercavano di sminuirne la necessità: dalle mascherine ai divieti di assembramento. Era una situazione inedita che comportava anche errori, quella della pandemia, ma richiedeva per questo unità di intenti e collaborazione, ne avete fatto un'occasione di demagogia e di divisione.
Ora siete al Governo, io mi auguro che cambierete opinione, che cambierete atteggiamento prima che vi costringono i fatti, come avete dovuto fare finora, ad esempio con il rapporto con l'Europa. Mi auguro che lo cambierete nell'interesse della nostra comunità nazionale, sarebbe meglio ripristinare infatti i dati della Sanità sul numero dei contagiati decessi, ripristinare le misure necessarie di prevenzione sanitaria contro il COVID e togliere quelle contraddittorie con quelle misure, come questa che proponete per i medici no-vax. Sarebbe bene tornare a guardare alla realtà, la vostra coalizione ha avuto 12 milioni di voti circa, non vi hanno votato quasi 14 milioni di elettori, altri 18 milioni si sono astenuti. Siete al Governo legittimamente e avete vinto le elezioni, ma, ve lo ripeto, visto le vostre pulsioni autoritarie: siete la maggioranza in Parlamento non tra gli italiani, e in tema di diritti in generale, ve lo voglio ricordare, soprattutto in tema di diritto alla salute, non basta votare a maggioranza, ma bisogna rispettare i diritti di tutti anche se non votano o votano diversamente da voi: si chiama democrazia liberale, non “democratura”!
Cos'è la norma sui rave se non la voglia di affermare la propria identità di parte, di dare un messaggio simbolico alla propria parte? Non vi basta avere dato un segnale forte di comprensione diciamo così agli evasori e ai furbi che non pagano le tasse con i condoni e la flat tax ? No, dovete fare una legge che non serve!
Non serve perché le vecchie norme funzionano ancora e per farlo dovete introdurre una pena minima di tre anni fino a sei, pena maggiore, ad esempio, anche di quella prevista per l'omicidio colposo, ma tale da permettervi di prevedere le intercettazioni! Anche su questo, malgrado il ministro Nordio dica di volerle limitare. Quindi, ancora confusione e incoerenza, anche su questo siete lontani dalla vita quotidiana delle persone e delle città, mi permetto di sottolineare.
Il primo effetto del vostro decreto sono state manifestazioni che hanno usato le strade della città, anche della mia, per fare rave con inquinamento acustico potente e degrado, che i prefetti non potevano contenere a cui i sindaci hanno dovuto rimediare con spese di pulizia e riverniciatura. Ma anche per chi ragiona come voi solo in termini di legge e ordine, tra virgolette, e mai di attenzione alle cause sociali dell'illegalità, mi chiedo: se da luoghi o campi isolati si passerà a remi per le strade urbane nel cuore delle nostre città quale sarà il vantaggio per la sicurezza dei nostri cittadini?
Il populismo in materia di sicurezza promette molto di più di quanto può mantenere senza efficacia. Mi ricordo, ad esempio, la vicenda dei rimpatri degli immigrati clandestini: tanti proclami dall'allora Ministro dell'Interno Salvini smentiti dai numeri effettivi di quelli eseguiti, ma ho l'impressione che per questo Governo non conti l'effetto reale di questo provvedimento ma il messaggio, la propaganda, e il messaggio prevale anche su considerazioni di giustizia ed equità, viste le pene previste, che rendono più difficile per i condannati accedere alla messa in prova, che per i reati di minore allarme sociale può essere affidato all'Ufficio di esecuzione penale esterna, cioè l'imputato può svolgere le attività riparative volte a eliminare le conseguenze dannose derivanti dal reato. Questa, vi assicuro, sarebbe una cosa molto più gradita molto più pragmatica e molto più efficace per tanti sindaci del nostro Paese, e credo anche più educativa in generale.