Discussione generale
Data: 
Lunedì, 4 Luglio, 2022
Nome: 
Claudio Mancini

A.C. 3614-A

Grazie, Presidente. Colleghe e colleghi, esponenti del Governo, il Partito Democratico voterà a favore di questa legge di conversione del cosiddetto “decreto Aiuti”, per le importanti misure in materia di energia, di sostegno alle imprese e agli investimenti e di politiche sociali, che contiene.

Voglio qua esprimere il nostro apprezzamento per il lavoro che è stato fatto in Commissione, che all'Aula è stato illustrato dall'onorevole Cattaneo, il quale ha ricordato anche le modifiche, le riformulazioni e i contributi - provenienti da tutte le forze politiche di maggioranza, anche con attenzione al contributo delle forze di opposizione - che ci consentono di presentare un provvedimento ampiamente discusso e che riteniamo sarà apprezzato.

Mi si consentirà, Presidente, di soffermarmi particolarmente sulle norme relative alle pubbliche amministrazioni locali e alle città metropolitane, in particolare quelle relative a Roma capitale, con particolare attenzione all'articolo 13, relativo ai poteri straordinari in materia di rifiuti del commissario straordinario per il Giubileo 2025. Voglio subito dire che per noi, grazie alla conversione del “decreto Aiuti”, Roma potrà finalmente predisporre il proprio Piano dei rifiuti. Gli impianti, pronti per il Giubileo, daranno autonomia alla città, raggiungendo il 65 per cento di raccolta differenziata e chiudendo il ciclo con un impianto di termovalorizzazione, come avviene in tante città italiane ed europee. Un Piano con le migliori tecnologie disponibili e l'obiettivo di abbassare la TARI, che oggi è la più alta d'Italia, e migliorare il servizio, che oggi è il peggiore d'Italia. L'autosufficienza di Roma sui rifiuti, probabilmente, non piace a chi oggi guadagna dall'inefficienza del sistema, ma piace di certo ai cittadini di tutti gli orientamenti politici. È infatti intollerabile per i cittadini della capitale d'Italia, e credo per tutti gli italiani, che la città di Roma sia considerata un problema irrisolvibile per la pulizia e il decoro della città. Roma è, infatti, inevitabilmente la cartina tornasole dello stato di salute del Paese. Per questo dev'essere sostenuta e supportata, affinché possa essere all'altezza di rappresentare la Nazione, ma anche di garantire un adeguato livello di servizi ai suoi cittadini, e possa essere attrattativa per gli investimenti pubblici e privati, che caratterizzeranno i grandi centri urbani italiani ed europei nei prossimi anni e che saranno il volano di una crescita di produzione di servizi e il terreno vero della competizione tra le grandi città e le grandi capitali.

Noi, per essere all'altezza di questa sfida e per attrarre investimenti che siano frutto di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, dobbiamo necessariamente affrontare il problema dei rifiuti. Ne va della credibilità della città, della capitale e del Paese.

Il Governo Draghi su questo è stato chiaro sin dall'inizio e ha dimostrato attraverso i fatti, con grande soddisfazione del Partito Democratico, come questa volontà sia centrale nel suo operato, a partire dal supporto alla candidatura di Roma per l'EXPO 2030, avviata dalla precedente amministrazione comunale e sottoscritta in campagna elettorale da tutti i candidati a sindaco e sostenuta da tutte le forze politiche, fino alla preparazione per il Giubileo, che ha visto anch'essa, in quest'Aula, in diversi passaggi, un'ampia convergenza di posizioni per sostenere la preparazione della città in vista del 2025.

Questa prospettiva per Roma, arricchita dai finanziamenti del PNRR e dalle opportunità di trasformazione urbana, è un'occasione più unica che rara e noi abbiamo il dovere di coglierla. Lo sanno bene il Governo e il Parlamento, che, a partire dalla legge di bilancio dello scorso anno, hanno assicurato alla città di Roma un fondo per più di 1 miliardo di euro per il Giubileo. È notizia di questi giorni la costituzione della società a supporto del commissario di Governo per l'attuazione degli interventi. Noi auspichiamo che con queste risorse si possa fare una profonda manutenzione straordinaria della città e si facciano interventi che vadano a sanare ferite antiche del tessuto urbano. Un'attenzione, quella del Governo, che è continuata con il decreto-legge n. 68 del 16 giugno 2022, al centro del quale vi è il tema delle infrastrutture per la mobilità e che permetterà, proprio rispetto al Giubileo, un'accelerazione delle procedure al fine di rendere la città accogliente per i visitatori, con un miglioramento della viabilità attraverso interventi diretti e la possibilità di stipulare convenzioni ad hoc con ANAS. Un percorso utile a migliorare le prospettive future di Roma Capitale, in termini di crescita e di benessere per i suoi cittadini e per il Paese, che oggi ha nel provvedimento in esame un passaggio fondamentale. Tanti sono, infatti, gli articoli che permetteranno a Roma, e alla sua città metropolitana, come ad altre pubbliche amministrazioni locali, di favorire la creazione di opportunità di crescita per il Paese e migliorare l'offerta di servizi.

Va in questa direzione l'articolo 40, per esempio, che istituisce un fondo per le città metropolitane in grado di compensare i mancati introiti dovuti al calo del gettito sull'imposta sull'IPT e l'RC Auto. Per questo saranno creati due fondi, rispettivamente di 20 e 60 milioni l'anno, per le annualità 2022, 2023 e 2024. Di questi due, uno è specifico per Roma Capitale e va a sanare le difficoltà di bilancio dell'ente della città metropolitana. Il secondo, quello da 20 milioni, richiede, a nostro avviso, un ulteriore sforzo nei prossimi provvedimenti per rafforzare questo finanziamento, perché questa difficoltà di gettito riguarda le province in maniera più ampia, come è stato segnalato anche dall'UPI.

Nella direzione di supportare questo lavoro degli enti locali, si muove anche l'articolo 42, che istituisce un fondo con una dotazione complessiva di 665 milioni per gli anni dal 2023 al 2026, al fine di rafforzare gli interventi del PNRR nei comuni con più di 500 mila abitanti. Si è discusso forse poco di questo articolo, ma che a nostro avviso riveste grande importanza. I sindaci delle grandi città metropolitane avevano sollevato negli scorsi mesi il problema di una insufficiente dotazione di risorse del PNRR attraverso i bandi per le grandi aree urbane. Questo non è frutto - riteniamo - di una bulimia di richieste di finanziamenti, ma è centrale, a nostro avviso, l'obiettivo, che deve cogliere il PNRR, di produrre una crescita di opportunità economiche nelle grandi città, che saranno, come ho già detto, il volano della competizione internazionale.

L'attuale provvedimento sarà dunque centrale per tante amministrazioni territoriali e lo sarà per Roma Capitale.

Anche l'articolo 52 tocca un punto decisivo. a nostro avviso. Riguarda la trasformazione della società Milano-Cortina in soggetto attuatore per quell'evento, un fatto importante che introduce anche un'innovazione degli strumenti speciali utilizzati in occasione dei grandi eventi, che forse andrà valutata più avanti anche relativamente al Giubileo del 2025.

Vorrei qui adesso approfondire i contenuti dell'articolo 13, relativamente alla norma che garantisce al commissario straordinario del Governo, limitatamente al periodo del mandato, nel territorio di Roma Capitale di esercitare le competenze assegnate alla regione, ai sensi degli articoli 196 e 207 del decreto legislativo n. 152 del 2006. Ciò permetterà di predisporre e adottare il piano di gestione dei rifiuti di Roma capitale, di regolamentarne le attività di gestione dei rifiuti, di elaborare il piano della bonifica delle aree inquinate, di approvare i progetti di nuovi impianti, di autorizzare l'esercizio delle operazioni di smaltimento e recupero dei rifiuti. Tanto si è discusso dei poteri di Roma Capitale in questa Aula in tante occasioni e questo è il primo provvedimento che concretamente attribuisce alla città di Roma i poteri regionali. Tanto si è discusso delle funzioni e del rapporto tra la regione e la città e oggi si fa un passo storico per la capitale (Applausi del deputato Casu). Il collega Casu è parlamentare romano, come me, che sostiene il momento. Intorno a questa norma - è inutile nascondercelo - nelle ultime settimane si è aperto un dibattito vivace, che, a nostro avviso, ha anche avuto delle drammatizzazioni immotivate, che noi pensiamo possano essere superate attraverso un confronto, un dialogo, un ascolto delle ragioni di ciascuno. La discussione di oggi può rappresentare un aspetto e un momento di questo dibattito. Per questo io - mi consentirà, Presidente - vorrei ripercorrere anche alcuni altri elementi di contenuto relativi all'articolo 13.

È noto che il tema legato alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti per la Capitale parte da un dato: attualmente, il ciclo dei rifiuti a Roma trattato nel territorio del comune di Roma ha una quota pari al 2 per cento dei rifiuti prodotti. Cioè, l'attuale impiantistica del comune di Roma smaltisce il 2 per cento dei rifiuti prodotti nel territorio comunale. Il restante 98 per cento dei rifiuti prodotti a Roma vengono trattati e smaltiti fuori dal territorio del comune di Roma. Questo contrasta con le norme esistenti, contrasta con la convenienza economica della città, contrasta con il buonsenso, perché i livelli di inquinamento e di emissioni che il sistema di trasporti fuori dalla città produce sono evidentemente un saldo di inquinamento superiore a quello che sarebbe logico aspettarsi. Allo stesso tempo, lo smaltimento fuori dalla città produce un aumento dei costi che incide direttamente, attraverso la Tari, sulla tassazione a carico dei cittadini romani che hanno - è bene ricordarlo - la tariffa più alta d'Italia e il servizio peggiore d'Italia. Quindi, Presidente - mi avvio a concludere - noi riteniamo che con questo provvedimento oggi, con l'approvazione dell'articolo 13, con i poteri straordinari che vengono conferiti al commissario di Governo, con la scelta del Governo Draghi di affidare al sindaco di Roma la funzione di commissario, oggi si creano le condizioni potenziali per affrontare e risolvere la questione del ciclo dei rifiuti.

Noi riteniamo, come Partito Democratico, che questo sforzo vada sostenuto e apprezziamo i toni del dibattito, perché comunque nessuna forza politica ha messo in discussione - anche chi non condivide la scelta del termovalorizzatore - la necessità dei poteri straordinari affidati al sindaco per affrontare questo problema, la cui emergenza e la cui necessità è sotto gli occhi di tutti. Noi siamo convinti che tra tre anni, in occasione del Giubileo del 2025, la città di Roma si farà trovare pronta per accogliere milioni di visitatori, si farà trovare pronta perché si possa dare un messaggio universale di pace e di speranza alla comunità internazionale, si farà trovare pronta per rappresentare al meglio l'Italia e noi potremo festeggiare, tra le altre cose, la conclusione dell'emergenza dei rifiuti in questa città.