A.C. 3614-A
Grazie, signor Presidente. Onorevoli colleghi, il provvedimento sul quale ci apprestiamo ad esprimere il voto finale è stato sinteticamente denominato “decreto Aiuti” perché questo è effettivamente il suo scopo: aiutare le famiglie e le imprese in questo difficile momento.
Vi sono previsti impegni di spesa per ben 16,7 miliardi di euro; a questi si sommano ulteriori 3,2 miliardi di euro del decreto n. 80 del 30 giugno, che lo stesso giorno della sua emanazione è stato trasferito nel disegno di legge di conversione del decreto in esame, volto appunto a ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico.
Complessivamente, le risorse impegnate ammontano a circa 20 miliardi di euro, un impegno importante.
Onorevoli colleghi, facciamo un esercizio di memoria. Proviamo a ricordare le finanziarie precedenti alla pandemia: ebbene, questi numeri erano del tutto impensabili, ma tale è la situazione del Paese che obbliga tutti noi ad operare senza indugi.
Questo decreto interviene in diversi settori, come quello dell'energia, con misure che ne riducono il costo. Sono poi previste semplificazioni nei procedimenti autorizzatori per la realizzazione di nuovi impianti, al fine di potenziare la produzione energetica nazionale. Inoltre, misure finalizzate ad assicurare liquidità alle imprese per fronteggiare il rincaro delle materie prime e dei materiali da costruzione necessari per assicurare la produttività e l'attrazione degli investimenti. Interviene, inoltre, con diverse misure a sostegno dei lavoratori e pensionati come l'indennità una tantum di 200 euro da corrispondere in questo mese e, ancora, il buono per l'acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, nonché per i servizi di trasporto ferroviario nazionale; un aiuto concreto per studenti e lavoratori. Sono previste poi diverse misure a sostegno di regioni, province e comuni.
Per quanto concerne le politiche fiscali e finanziarie, in particolare il decreto prevede la riduzione del costo dell'energia per famiglie e imprese, con l'azzeramento degli oneri di sistema per le bollette elettriche e del gas e proroga l'applicazione dell'aliquota IVA agevolata del 5 per cento per i mesi di luglio, agosto e settembre per le somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali.
C'è stato poi il nostro impegno forte, limitatamente alle imprese esercenti la pesca, per la proroga al secondo trimestre del 2022 del credito di imposta, pari al 20 per cento della spesa sostenuta per l'acquisto di carburante. Sono stati stanziati ben 23 milioni di euro. Avevamo proposto anche un sostegno per le cooperative di fornitura di carburante; purtroppo, questa norma non ha avuto un assenso favorevole. Il decreto interviene, inoltre, con un incremento del credito d'imposta dal 20 al 25 per cento per l'acquisto di gas naturale, consumato nel secondo trimestre, per le imprese diverse da quelle a forte consumo di gas e lo stesso incremento è previsto anche per quelle a forte consumo di gas, le cosiddette gasivore, per il gas consumato nel primo trimestre per usi diversi da quelli termoelettrici. Con riferimento a quanto accaduto in Commissione, con la norma che ha ridotto il credito d'imposta fino al plafond disponibile sul de minimis, anche noi ci siamo mossi per chiedere un impegno al riguardo. Il Governo si è impegnato e interverrà nel prossimo provvedimento. Per l'attività di trasporto merci è previsto un contributo straordinario sotto forma di credito d'imposta pari al 28 per cento della spesa sostenuta nel primo trimestre 2022 per l'acquisto di gasolio.
In tema di superbonus, oltre alla proroga di tre mesi del termine per realizzare il 30 per cento dei lavori sulle unità immobiliari, il decreto interviene anche sulla disciplina della cessione del credito, stabilendo che alle banche sia sempre consentita la cessione a favore dei clienti diversi dai consumatori. Come Partito democratico, riteniamo questi interventi necessari al fine di salvaguardare il legittimo affidamento delle famiglie e imprese, quelle stesse famiglie e imprese che, fidandosi di una legge dello Stato, hanno sottoscritto contratti, assumendosi precise obbligazioni. Oggi non possiamo dire: “ci siamo sbagliati” o far finta di niente.
Quanto alle cartelle di pagamento, è stata innalzata a 120 mila euro la soglia per la rateizzazione, con modalità semplificata, ed è prevista inoltre la possibilità di valersi della compensazione dei crediti maturati nei confronti delle amministrazioni pubbliche per prestazioni professionali con le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo.
Altre misure sono previste per stimolare gli investimenti in beni strumentali e immateriali tecnologicamente avanzati e a questa è collegata la rimodulazione del credito d'imposta sulla formazione 4.0 per le spese di formazione del personale dipendente. Si interviene, inoltre, a sostegno delle sale cinematografiche, penalizzate nel periodo della chiusura, imposta dalla pandemia. Sempre in Commissione è stata approvata la proroga per la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi a fine anno per le società e gli organismi sportivi.
Il provvedimento, inoltre, reca disposizioni finanziarie in favore dell'Ucraina per l'accoglienza e anche per aiutarne il Governo. Quanto al discusso articolo 13, relativo ai poteri in materia di rifiuti, riconosciuto al commissario straordinario per il Giubileo 2025, Roma potrà finalmente predisporre il proprio Piano dei rifiuti.
che non vuol dire solo un impianto di termovalorizzazione, ma una serie di impianti necessari per dare autonomia alla città e per raggiungere il 65 per cento di raccolta differenziata; poi si chiuderà il ciclo con un impianto di termovalorizzazione. Quindi: sostenibilità ed economia circolare. Non dimentichiamo che la filiera dei rifiuti è tradizionalmente la più permeabile a infiltrazioni mafiose, per questo è necessario intervenire ed operare sia sul fronte dell'ambiente sia su quello della legalità.
Onorevoli colleghi, questo provvedimento si iscrive nel complesso di un'azione tesa per essere vicini alle famiglie e alle imprese rispetto alla fase tremendamente difficile che stiamo vivendo: prima la pandemia, con la quale non abbiamo ancora chiuso i conti, poi la crisi ucraina, una guerra nel cuore dell'Europa che speravamo dovesse essere solo un triste ricordo del Novecento. Come Partito Democratico, senza esitazione voteremo a favore di questo provvedimento, un voto che non è solo utile, ma necessario.
Noi ci facciamo garanti della solidità, della stabilità e della continuità del Governo che deve aiutare famiglie e imprese nella prospettiva, purtroppo, di un autunno difficile; un Governo che deve affrontare la situazione pandemica, l'emergenza climatica, la guerra, la crisi energetica, l'emergenza alimentare e le diverse tensioni internazionali come il riesplodere delle situazioni di crisi nel Nordafrica. Questo è un momento cruciale per il Paese, che va accompagnato, mettendo davanti agli interessi di parte quelli del Paese, che sono quelli delle nostre famiglie e delle imprese, della nostra gente. C'è molto da fare per difendere i salari e le pensioni, colpiti dal crescere dell'inflazione: bisogna agire sul cuneo fiscale e sul salario minimo. Per questo, mettere in sicurezza il Governo significa mettere in sicurezza il Paese, una responsabilità che tutte le forze politiche di maggioranza dovrebbero condividere con noi.